Capitolo 3

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Dopo le lezioni e il pranzo invitai Sydney a casa mia. Girai la chiave nella toppa e la porta si aprì. Per far sapere a tutti il mio rientro gridai <SONO A CASA! E HO PORTATO UN AMICA PERCIÒ VADO IN CAMERA! CARTER NON VENIRMI A DISTURBARE INTESI?> come se mi avesse letto nella mente me lo ritrovai davanti gridando <A PATTO CHE TU ME LA FACCIA CONOSCERE...> appena vide Sydney si immobilizzò. <Sydney, scusa non intendevo... cioè... volevo dire... vado in camera mia...> si girò e salì le scale. Questo suo comportamento mi fece sentire alquanto stranita: non lo avevo mai visto fare così nei confronti di nessuno. Accompagnai Sydney fino in camera mia e lei cominciò a girare per la stanza guardandosi intorno. Andò vicino al letto e guardò ogni singola foto appesa sul muro. C'erano diverse foto appese ma quella su cui si soffermò fu quella di me e lei fatta l'anno precedente. Era una foto bellissima: c'era lei a destra che sorrideva e mi tirava giù il cappello nero sugli occhi mentre io facevo la linguaccia. Entrambe avevamo una felpa nera mentre sul mio cappellino c'era scritto 'Bae' lei la prese mentre le spuntò un sorriso sul viso che lasciò intravedere i suoi denti bianchi. <Ce l'hai ancora! Era la tua foto preferita!> <Certo, non avrei mai potuto buttarla via...> Poi si girò e vide la tastiera e la chitarra nell'angolo opposto  della camera <Suoni ancora... > affermò riattaccando la foto al chiodo. Io annuii... come potrei mai abbandonare la musica.  <A proposito di musica... vuoi metterne un po' ?> chiesi facendo qualche passo di danza strampalato. Lei annuì muovendosi verso di me per raggiungermi così misi il primo cd che mi capitò: HAIZ di Hailee Steinfeld. Così ci mettemmo a ballare e a cantare i pezzi che sapevamo delle varie canzoni, come se non fossero passati sei mesi, come se non fosse il primo giorno in cui passavamo (di nuovo) del tempo insieme.
Arrivata l'ora di merenda Sydney cominciò a lamentarsi che aveva fame perciò uscimmo e andammo in centro, da Dounts. Ci sedemmo ad uno dei tavolini e ordinammo le Dounts, che arrivarono dopo qualche minuto. Lei aveva sempre adorato le ciambelle e molto spesso ci ritrovavamo ad andare in quel negozio perché Sydney non la smetteva più di lamentarsi che aveva fame. Durante la merenda mi parlò delle altre mie amiche: Autumn, Hazel e Piper. Il primo giorno di scuola non erano venute perché stavano tornando dalla loro vacanza a Toronto. Il cellulare di Sydney squillò. Lei rispose. <Ciao Jayden! Sono da Dounts con un amica...> disse sorridendomi. <di già? Viene anche lei però.... si ma dove? Ti ho detto che sono da Dounts!!! Ok, ci vediamo fra un po'! Ah ed avrò una sorpresa per te!> disse sorridendomi di nuovo per poi mettere a posto il telefono nella borsetta <Come sta Jayden?> chiesi riferendomi a suo fratello <Sta bene...> così incominciò a spiegarmi di che cosa avevano parlato lei e suo fratello al telefono. Disse che Autumn, Hazel e Piper erano tornate ed erano a casa di Hazel perciò l'aveva invitata ad andare a trovarle e aveva anche detto che non poteva andare da sola perciò dovevo esserci anche io, così avrei rivisto anche le mie amiche. Accettai. Mi faceva bene stare un po' lontana da casa. In quel periodo non capivo Carter. Era cambiato? Era rimasto il fratello egoista di sempre? Un po' tutti e due. Per il momento preferivo non vederlo ancora.
Dopo qualche minuto arrivò Jayden a prenderci. <Brooke!!!> mi salutò con un abbraccio così stretto da farmi mancare il respiro. Eravamo diventati molto amici noi due. Avevamo legato molto visto che, mesi prima, ero molto spesso a casa loro. Jay mi chiese come stavo, io gli risposi che andava tutto bene (anche se sapeva che cosa mi era successo) e ci fece salire in macchina per condurci a casa di Haz. Appena arrivammo Jayden suono alla porta. La madre di Hazel venne ad aprirci. Non l'avevo vista molte volte ma non trovai che fosse cambiata molto: i capelli rossi e ondulati le ricadevano sulle spalle mentre i suoi occhi verdi mi scrutavano. Lei salutò velocemente i due fratelli e a me diede un lieve abbraccio, poi ci disse che le ragazze si trovavano sopra, in camera di Hazel. Appena mi videro mi saltarono letteralmente addosso. Il gruppo si era riformato. <Che bello riaverti qui!> affermò Autumn
<Ragazze non sapete quanto mi siete mancate!> dissi io come risposta. Quando l'abbraccio si sciolse ebbi modo di rivedere camera di Haz. Non era cambiata affatto. Le pareti erano grigie, l'armadio bianco. Nella parete opposta all'armadio trovava posto la scrivania bianca e il letto matrimoniale. Sopra la testa del letto, sul muro, erano disegnati dei denti di leone. Amavo camera sua: la trovavo molto elegante, anche se molte volte era più una discarica che una camera, come sarebbe diventata anche la mia. Hazel era sempre stata molto disordinata e la sua camera era spesso un porcile. Jayden se ne andò lasciandoci sole a parlare di tutto quanto. Iniziarono Autumn, Piper ed Hazel raccontandoci di Toronto. Dissero che era una città fantastica e che le sarebbe piaciuto vivere lì. Continuarono chiedendomi com'era l'Italia... io cosa potevo rispondere se non <Fantastica...> 
<Con chi sei stata laggiù? Avete una casa?> chiede Piper
<No sono stata dai miei zii e mio cugino> mi fecero altre domande su dov'ero stata. In un batter d'occhio, purtroppo, arrivarono le sei e io dovetti tornare a casa ma ci saremmo viste il giorno dopo a scuola.
La mattina seguente mi alzai, mi lavai e poi mi misi dei jeans aderenti neri ed una maglia maniche corte bianche, tanto faceva ancora abbastanza caldo e nello zaino mi misi una felpa tinta unita grigia. Andai a scuola  a piedi con Carter e poi andai a lezione di biologia. Mentre la professoressa Bailey spiegava si sentì bussare alla porta. Tutta la classe disse all'unisono "Avanti!"ed entrò la segretaria che disse qualcosa alla professoressa e poi se ne andò salutandoci. Noi la salutammo a nostra volta e, non appena chiuse la porta la professoressa Bailey cominciò a parlare: < Allora ragazzi, è stata confermata la data del ballo di inizio anno tra studenti ed è la data definitiva quindi mettetevela bene in testa, o segnatevela sul diario o da qualunque parte voi vogliate. Il ballo sarà questo sabato nella palestra della scuola come ogni anno intesi?> la classe fece un 'si' quasi sforzato e poi riprese la lezione normalmente. Mi voltai verso Sydney, che si era seduta vicino a me <Oddio, il ballo di inizio anno! Me ne ero completamente dimenticata!> dissi a bassa voce.
<pure io! Oggi pomeriggio andiamo in centro? Ci dobbiamo comprare qualcosa da mettere perché se il tuo armadio è lo stesso di com'era sei mesi fa non avrai nulla di sicuro!>

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