Epilogo

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*otto anni dopo*

<Wow... ma quindi è vero che la vostra amicizia è durata per sempre...>
<Sì, Kimberly>
<Mio fratello non mi ha mai voluto raccontare tutta la storia>
<Tuo fratello è uno sfaticato>
<Ma quindi poi dopo cosa successe?>
<Beh, te la faccio breve. Ci lasciammo. Ci perdemmo di vista. Eravamo stati insieme per due anni. Sia io che Travis ci facemmo una nuova vita, io mi trovai un altro fidanzato e lui un'altra fidanzata. Fine>
<Certo che la storia è bellissima ma il finale così così...>
Ridemmo insieme
<Dai, che è ora di mangiare>

Camminai per il corridoio della mia casa e guardai i dischi d'oro che avevo vinto appesi alle pareti. Io e Carter vincemmo quel Talent Show e ci regalarono l'incisione di un disco e una tournée. Carter abbandono l'idea, dicendo di non voler dedicare la sua vita alla musica quindi incisi un disco da solista. Da lì la mia carriera decollò.

Passai poi vicino al mobile dove c'erano, al centro, due foto incorniciate: una era quella di mia nonna, l'altra era quella di me e Travis da bambini, quella che mi aveva dato la nonna. Dietro c'era ancora la sua scrittura. La cosa che mi fa stare bene con me stessa è il fatto che lei se n'è andata sapendo che io e Trav eravamo insieme, come ai vecchi tempi.

Arrivai in cucina, dove c'erano tutte le persone più importanti della mia vita sedute ad un grande tavolo pronti per mangiare. Quello più vicino a me era Colton, che aveva da poco scoperto di essere gay, con al suo fianco Sawyer, il suo ragazzo.

Poi c'era Hazel, che aveva coronato il suo sogno. Era partita per la Finlandia ed era stata lì tutta l'estate. Laggiù trovò anche un ragazzo, il cui nome non pronuncio mai per evitare di fare una figura di merda davanti a tutti. Che volete, non riesco a pronunciarlo...

Poi Autumn. Autumn aveva rincontrato il padre e ora avevano un rapporto davvero bello. Tutte le domeniche (o quasi) lei lo andava a trovare oppure lui andava atrovare lei. Autumn è ancora in cerca dell'anima gemella, perchè sostiene che i maschi sono tutti stupidi e non apprezzano a pieno la sua intelligenza e il suo senso dell'umorismo (e da una parte ha anche ragione).

Poi c'erano Sydney e Carter, i miei due eroi. Fui talmente felice di sapere che mio fratello e la mia migliore amica si fidanzarono che piansi per un giorno intero "Siamo parenti, Sydney, siamo parenti!" continuavo a ripetere

Poi c'era Kimberly che, in realtà, non so bene che cosa ci facesse lì a tavola con noi.

Infine l'ultimo, ma non meno importante, anzi, era lui, quella persona che mi sta venendo incontro in questo preciso istante <Ciao amore!> disse prima di schioccarmi un bacio a fior di labbra. Il cibo era già in tavola, quindi l'amore della mia vita grido <IL CIBO E' IN TAVOLA, POSSIAMO INIZIARE A MANGIARE>poco scenico direi

<Fratellone, Brooke mi ha raccontato tutta la storia di come vi siete conosciuti!> dice Kimberly ad un certo punto <Davvero? Tutta tutta?> dice lui, rivolgendo l'ultima domanda a me <No, beh, in realtà no... sono arrivata al punto in cui ci siamo lasciati.> lui finisce di masticare ciò che ha in bocca e poi dice <Eh ma così, ora l'hai lasciata sulle spine! Pensa che ci siamo lasciati> Dio mio se è stupido <Travis, è tua sorella, sa che ora siamo di nuovo fidanzati> lui annuisce <Brava, Brooke, ti stavo mettendo alla prova... sei davvero intelligente> conclude Trav.

<Propongo un brindisi> dice Cameron dopo aver mangiato <A noi e alla nostra amicizia!> finisce alzando il bicchiere <A noi!> gridiamo tutti facendo sbattere i bicchieri gli uni contro gli altri.

Fu quello sbattere dei bicchieri, quel tintinnio che si diffondeva per tutta la sala da pranzo un altro simbolo della nostra amicizia. Perchè anche quella sarebbe durata per sempre. La prova eravamo noi. Eravamo io e Travis che, dopo dieci anni ed infinite lacrime ci eravamo ritrovati e avevamo instaurato un rapporto come prima, anzi, più bello di prima. Come vi avevo detto, il fato può essere il peggior nemico di una persona perché è un manipolatore. Lui solo sa come andranno a finire le cose e tu te ne stai lì, a subire, privo di potere. Può anche essere, però, il tuo miglior alleato. Nel mio caso il mio, di destino, mi voleva bene. Mi aveva fatto incontrare mia sorella e il mio migliore amico d'infanzia senza che io lo sapessi. Secondo me, però, il mio fato l'aveva capito. Aveva capito che l'amore è troppo forte. Perché noi non avevamo mai smesso di volerci bene e di amarci. Perchè non si è mai troppo lontani per trovarsi.

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