< Che cosa hai fatto Carter?> chiesi tutta preoccupata e forse anche un po' arrabbiata. Lui si grattò la nuca e come risposta voltò lo schermo del cellulare dalla mia parte. Era un messaggio, un messaggio di Alice. Diceva: "Ciao Carter! Ci vediamo alle 5 p.m. in sala 3 per l'inizio del concorso!"
Lessi e rilessi il messaggio più e più volte. < Lì dice che dovevamo essere alle cinque in sala tre. Noi siamo andati alle tre in sala cinque... MA CHE TI PASSA PER LA TESTA CARTER?> chiesi arrabbiata. < Scusa...> disse lui. Non me ne capacitavo. Guardai il telefono. 16:33 c'era scritto. Avevamo il tempo di tornare agli studi e andare in sala tre poi incontrare Alice, andare in scena e andare dal responsabile della sala cinque per dire che noi non facevamo parte di quello stupido talent show. Che casino... < Muoviti, se partiamo ora abbiamo il tempo di arrivare agli studios.> dissi con forse un po' troppa prepotenza. Arrivati la incontrammo Alice. < Oh, finalmente siete arrivati! Ma quanto ci avete messo a prepararvi?> ci chiese ed io risposi per entrambi. < In verità pochissimo se non fosse stato per qualcuno che non è in grado di leggere i messaggi...> dissi guardando Carter. < Hey ma che è successo?> ci chiese lei ma non feci in tempo di iniziare a spiegarle il tutto che un signore vestito di nero ci chiamò sul palco e ci esibimmo per la seconda volta.<Quindi al posto di venire alle 5 pm in sala 3 siete andati alle 3 pm in sala 5?> chiese Alice alla fine del discorso. <Esattamente.> risposi io < Ed ora dobbiamo andare a dare spiegazioni a quei poveretti dei fratelli Davis.> conclusi.
< Ma quindi siete passati?> chiese la ragazza e io e Carter annuimmo entrambi. < Quattro si> mormorò mio fratello.La porta di accesso alla sala 5 era chiusa davanti a noi. Sembrava che avessimo paura di fare anche solo un passo. Fui io la prima a decidersi ed entrare all'interno della sala. La verità era che ne io ne mio fratello volevamo rinunciare all'opportunità che ci era stata data, volevamo tornare di nuovo su quel palco e cantare di nuovo per quel pubblico ma ormai eravamo dentro. Era arrivato il momento di fare la cosa giusta. Bussammo all'ufficio del direttore e quando lui ci aprì notammo che non eravamo i soli lì dentro. C'erano due ragazzi dai capelli rossi, due gemelli. Sembravano irritati. < Che cosa volete?> ci chiese scorbutico il direttore. < Buongiorno... siamo Carter e Brooke Davis e... si, ecco... c'è stato un errore.> spiegò Carter. Uno dei due gemelli si alzò e ci indicò < Eccoli, direttore! Sono loro quelli che ci hanno preso il posto!> io abbassai il capo, imbarazzata. Il direttore ci fece entrare e ci accomodammo vicino ai gemelli. <Allora ricapitolando. I gemelli dovevano esibirsi ma al posto loro sono entrati in scena degli altri ragazzi.> disse il direttore accomodandosi sulla sedia scura posta dietro la scrivania. < Direttore glielo giuro è stato tutto soltanto un errore! Eravamo qui per il concorso di poesia di una nostra amica e abbiamo sbagliato sala e... ora. Poi hanno chiamato i fratelli Davis e noi ci siamo fatti avanti siccome pensavamo di entrare in scena a fianco della nostra amica.> spiegò mio fratello. L'uomo, stanco di averci tutti nel suo studio cercò di trovare al più presto una soluzione. < Allora facciamo così... ci saranno degli altri provini per questo talent show a Philadelphia, anche se la sede centrale rimarrà sempre qua... io vi porterò con me per i nuovi provini. Per quando riguarda voi...> disse guardandoci < Ai giudici siete piaciuti... e sinceramente anche a me... potete rimanere.> in quel momento la preoccupazione si tramutò in gioia. Non ci potevo credere mi sarei mesa a gridare ma, chiaramente non potevo. Mi voltai verso mio fratello con le mani sulla bocca che trattenevano dentro di me un grido di gioia e felicità. Anche lui era felice quanto me infatti quando uscimmo da quella stanza minuscola in cui l'aria era diventata pesantissima (nonostante fossimo rimasti lì sì e no cinque minuti) gli saltai in braccio <Facciamo parte di un talent show!> dissi prendendo il viso di Carter tra le mani. <Si Brooke, ne facciamo parte!>
<Jay? Jay mi senti?> chiesi verso lo schermo del mio laptop. Io e mio fratello eravamo coricati sul letto e stavamo tentando di chiamare Jacopo via Skype. <Sì, sì Brooke, ti sento.> io e Carter ci mettemmo composti e parlai. <Jay... Jay ti dobbiamo dire una cosa...> lui ci rivolse la sua attenzione e fece segno di parlare <Allora... grazie a Carter... in verità è stato uno sbaglio ma va bene così... comunque ora facciamo parte di un talent show... IN TV!> mi faceva felice anche solo dire quella frase... era incredibile. Infatti si vedeva lo stupore e la felicità negli occhi di mio cugino. Lui sapeva che era quello che desideravo ed era come se un pezzettino del suo cuore entrasse in contatto con il mio. Era come se cedessi un po' della mia felicità a lui per fargli sentire, anche solo in minima parte, ciò che stavo provando io in questo pazzo giorno. <Ragazzi state scherzando? Veramente?> chiese incredulo. <Si, lo show si chiama "You'll be a star"> disse questa volta Carter. <Ragazzi sono felicissimo per voi, non potete capire quanto io sia felice! Se io provo tutto ciò figuratevi voi che vi siete esibiti davanti a migliaia di persone!>
<Già è stato proprio una forza!>
Dissero a turno Jay e Carter.
<Cuginetto ci sentiamo domani ora dobbiamo andare!> ci salutammo e misi il laptop in carica.
Andammo a dormire, uno abbracciato all'altra perché noi eravamo così: se stavamo insieme avevamo la forza e la volontà di buttare giù il mondo ma da soli eravamo fragili foglioline che si spostavano ad ogni soffio di vento. E il giorno dopo ci svegliammo così, pronti ad affrontare un'altra sfida e a cercare nuove avventure ma, purtroppo, si sa: con le avventure, a volte, arrivano anche i problemi e quello era decisamente il mio caso.*Spazio autrice*
Ciao ragazzi!
Non sapete quanto mi siete mancati, non sapete quanto mi è mancato scrivere uno "Spazio autrice" come questo è un capitolo che narrava le vicende di Brooke, ma in estate, per un problema e poi per l'altro ho deciso di prendermi una pausa. Spero che comunque dopo questo voi non abbiate perso fiducia in me è che non abbiate smesso di attendere il capitolo 25 di Lost. Spero che continuerete a leggerlo nonostante questa mia lunga assenza, perdonatemi.
In questo periodo cercherò di essere sempre più attiva, datemi il tempo di prendere il mio giro e organizzarmi bene. Spero che continuiate a leggere il mio libro. Se lo farete grazie di cuore, se non lo farete più grazie per avermi accompagnata in questo viaggio fino a qua.
Se vi va lasciate un 💬 e una ⭐️ per farmi capire che continuerete a leggere il mio libro.
Ci vediamo al prossimo capitolo!❤️
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Lost
Roman pour Adolescents♡ COMPLETA ♡ Brooke Davis trascorse la sua infanzia in Italia, a casa della nonna. A sette anni, però, dovette partire per New York, abbandonando Travis, il suo amico d'infanzia. Brooke ci soffre e spera ogni giorno di ritrovare quel suo amico perd...