Capitolo 32

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*un mese dopo*

Quel giorno sarei dovuta andare a fare il mio solito volontariato in canile come tutte le settimane. Mi stavo mettendo una maglietta brutta e dei pantaloni altrettato brutti perchè non volevo che i cani mi sporcassero della roba pulita. Quel giorno avrei dovuto portare a spasso due dei nuovi cuccioli arrivati al canile in compagnia di Stacey, ragazza con cui ero spesso in coppia per le passeggiate. Fu proprio mentre stavo scendendo le scale, pronta per partire che mi scrisse.

Stacey
Ciao Brooke! volevo avvisarti che il nostro turno oggi salta :( i cuccioli sono andati a fare il vaccino quindi li porteremo fuori la prossima settimana!

Io
Oh, che peccato! Grazie per avermi avvisata, Stacey, ci vediamo la prossima settimana!

Affranta tornai di sopra a mettermi della roba per uscire. Non volevo stare a casa, non di sabato pomeriggio. Scrissi a Travis per sapere se era libero e se aveva vogla di andare a fare un giro. Mi rispose nel giro di un miuto proponendomi di incontrarci dopo mezz'ora e di andare a mangiare una pizza. Io, ovvimente accettai. Aspettai qualche minuto e poi informai mia mamma che non sarei tornata fino alla sera tardi e di non aspettarmi per cena. Poi uscii di casa e andai nel luogo dell' incontro. Quando Travis arrivò ci baciammo come se non ci vedessimo da anni (quando in realtà era passato solo un giorno ma dettagli) <Come sta la mia principessina oggi?> lo guardai d sbieco <Oh, sto bene ma non chiamarmi mai più principessina o ti spezzo le gambe> odiavo quando mi chiamava "principessina" <Aggressiva la ragazza!> concluse ridendo. Ovviamente risi anche io. Aveva la risata più contagiosa che io abbia mai sentito, non sto scherzando!

Andammo in centro e mi offrì un gelato ma verso le sei Travis comiciò a lamentarsi <Ma tu hai voglia di andare in pizzeria? Perchè io te l'ho proposto ma non ho mica più voglia... però ho voglia di pizza, quindi ci andiamo> certo ch è proprio strano eh... il fidanzato strano a chi doveva capitare? Ma ovviamente a me! <Va bene, dai... che dici? Pizza e film da me?> lui mi guardò un po' e sembrò pensarci sù, valutando bene tutte e due le scelte. <Saliremo sul soppalco?> mi chiese <Saliremo sul soppalco> acconsentii <Andata!> si decise infine lui. Era innamorato del mio soppalco e non so bene il perchè. Il più delle volte lo lasciavo lì, quasi inutilizzato ma quando c'era lui eravamo sempre obbligati a salire, portare coperte, cuscini ed il laptop lì sopra per poi guardarci il film. Ammetto, però, che quando c'era lui anche io adorao andarci. Era accogliente e giusto per noi. Non c'era tanto spazio ma per due bastava e avanzava e a me piaceva veramente tanto condividere dei momenti come quelli solo noi due.

Alle sei e mezza fecimo il nostro rientro a casa. Aprii la porta. Mia madre era seduta sul divano con... mi sentii svenire. Feci un passo indietro, finii tra le braccia di Travis. Mi misi una mano sulla fronte. Gli occhi si riempirono di lacrime. Non era possibile. Ma cosa ci faceva lei qui? Perchè? Scoppiai a piangere e non riuscii più a controllarmi. Non avevo mai pianto così in tutta la mia vita. Non era possibile. Le corsi incontro, mi sedetti vicino a lei e l'abbracciai. <Nonna...> dissi tra i singhiozzi, che si facevano sempre più forti e incontrollati. Cosa ci faceva lei qui? Non era possibile. 'Mia madre mi ha sempre detto che era morta e ora me la ritrovo davanti?' Non è possibile. La strinsi più forte, mi calmai e smisi dopo mezzo minuto di piangere. Alzai la testa e Travis non si era mosso da dov'era. Sembrava aver visto un fantasma, come d'altronde sarà stata la mia faccia dopo aver rivisto la mia nonnina dopo circa 10 anni. <Perchè sei qui? Intendo... pensavo fossi morta... non è che sono morta? Sono in paradiso? Nonna sei un fantasma? Che succede?> sorrise <Oh, Brooke, non sei morta e nemmeno io, sono ancora sana come un pesce> disse con un accento italianissimo e facendomi vedere il muscolo. Mi misi a ridere. Entrò anche Carter dalla porta, facendo spostare di qualche millimetro Travis, che però non si avvicinò a noi. <Nonna? Ma non eri morta? Intendo...> disse spaesato pure lui avvicinandosi <Ma perchè pensate tutti che io sia morta? Vieni qua, nipotino mio...> disse per poi abbracciarlo <Sapete, vostra madre vi ha raccontato tante bugie per nascondere delle cose brutte brutte che aveva fatto in passato. Ora siete cresciuti, siete grandi e maturi e mi sembra che sia arrivato il momento di raccontarvi tutto> come imaginavo. Mia madre era una bugiarda, non mi meravigliai più di tanto. Gurdai Travis e lo invitai a sedersi con noi <Perchè non vieni anche tu? C'è un posto vuoto...> dissi rivolgendomi a lui <Brooke, non so se è il caso...> non lo lasciai finire che lo presi per mano e, andando verso il divano dissi <Nonna, lui è il mio fidanzato> <Oh, Brooke, vieni qua davanti a me, che ho male al collo e non riesco a girarmi> mi disse. Io eseguii gli ordini <Si chiama...> non feci in tempo per finire che la nonna mi precedette <...Travis> con gli occhi lucidi si avvicinò a lui, lo accarezzò in viso dolcemente. Vidi che gli occhi di Travis diventarono lucidi <Nonna...> sussurrò. La nonna lo abbracciò. Non mi trattenni in piedi. Era lui. Il mio piccolo amico. Era lui. Il bambino corvino della foto. Era lui. <Dopo tutto questo tempo vi siete ritrovati...> mi alzai lentamente e mi avvicinai ai due sempre con la solita lentezza. Lo guardai negli occhi. <Sei tu..> <Sono io...> ci abbraciammo. Chiusi gli occhi e mi sembrò di ritornare indietro nel tempo. Vidi l'italia, vidi casa di mia nonna, vidi due bambini su un albero. Poi li vidi abbracciarsi, scambiarsi una promessa. Vidi il giorno della mia partenza. Non volevo andarmene e lui non voleva che me ne andassi. <Te l'avevo promesso, Brooke. Ricordi? La nostra amicizia sarebbe durata per sempre> <E così è stato. La nostra amicizia è durata per sempre.> mi staccai dall'abbraccio e corsi in camera a prendere la foto nel cassetto del comodino. Quano tornai giù vidi la nonna, Travis e Carter ridere di gusto mentre la mamma se ne stava in disparte <Brooke, eccoti. La nona ci stava raccontando di quando tu e Travis avete fatto cadere tutto il mobile con le bottiglie di vino in cantina> disse Carter ridendo. Oh, già quell'episodio... <Sento la puzza di vino ancora adesso> dissi anche io ridendo. <Nonna, ti volevo mostrare questa...> le dissi porgendole la foto e sedendomi tra Travis e la nonna. <L'hai conservata bene, vedo> sorrisi, incapace di dire qualsiasi altra parola. Tutti i segreti dovevano ancora essere svelati ed era giunto il momento di sapere la verità.

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