Da quel giorno in poi i miei amici, a scuola, non mi mollavano nemmeno un secondo. Avevano iniziato a seguirmi ovunque ma Madison non la smetteva. Trovava sempre un momento in cui non c'era nessuno per dirmi qualche insulto. Ad ogni modo non potevo dirlo agli altri: si sarebbero preoccupati sempre di più e non potevo farli stare male ulteriormente. Erano due giorni che Parker stava sempre di meno con noi ed il nostro gruppo, una cosa strana per lui visto che stavamo sempre insieme. Quel pomeriggio stavo parlando con Travis da qualche minuto fino a quando <Brooke, io ora devo andare, mi raccomando torna a casa oppure stai con qualcuno per favore. Devo accompagnare Colton in carcere.> inizialmente annuii non facendo attenzione a ciò che aveva detto ma poi... <In carcere? Colton in carcere? Cioè... cioè è stato arrestato? Quello vuoi dire? Ma che ha combinato?> iniziai sparando domande a raffica. Lui fece una leggera risata per il mio comportamento. <No, no Brooke, tranquilla...> il sorriso dalle sue labbra sparì e gli occhi si spensero. Era una situazione difficile, l'avevo capito. <È una situazione molto complicata... il fratello maggiore di Colton è stato accusato di omicidio anche se lui non fece assolutamente nulla il giorno del crimine... il giudice non ha voluto saperne e il fratello di Colton è andato in prigione.> annuii, non sapendo cosa fare. Ora capivo perché quella notte, in ospedale continuava a dire che ne aveva passate tante, che non aveva ancora realizzato il suo sogno. Stava male per la perdita del fratello, avevo capito! Travis se ne andò lasciandomi sola sotto l'albero del cortile della scuola. Entrai nell' atrio per controllare di avere preso tutto dall'armadietto. Sentii delle scarpe appuntite rumoreggiare da dietro le mie spalle. Non volevo voltarmi quindi continuai a camminare come se niente fosse. Sapevo che era Madison. Arrivai al mio armadietto e lo aprii. Misi i miei libri nello zaino e chiusi tutto. A quel punto ero obbligata a girarmi. Non c'era un altro modo tipo volare o materializzarsi direttamente a casa? No? Proprio niente? E allora così feci. Appena superai Madison che teneva a braccetto mio fratello la prima mi fermò. <Hey, dove pensi di andare?> mi voltai alla massima lentezza che potevo avere e incrociai i loro occhi, i loro capelli così simili. <Credi di essere più forte di me?> mi chiese. Io non risposi. Non abbassai nemmeno la testa, cosa che avrei fatto fino al giorno prima ma la guardai dritta negli occhi. <Pensi davvero di avere più potere di quanto ne ho io in questa scuola?> disse indicando lo spazio attorno a se. Io la guardai negli occhi senza rispondere mentre Carter le sussurrava un <Madds, basta.> "ah ora la chiama pure con il soprannome? Ma roba da matti" pensai. <Beh ti dico che tu non hai nessun potere, anzi volevo dirti che sei solo una stupida e mi fai schifo!> disse lei gesticolando ma venne interrotta da mio fratello che le disse <MADISON HO DETTO BASTA! E ora andiamo.> disse riprendendola a braccetto e portandola dalla parte opposta. Fantastico: la mia vita stava peggiorando di giorno in giorno e la settimana seguente sarebbe stato Natale. Beh, un Natale fantastico direi...
Nel weekend le ragazze vennero a dormire da me. L'unica serata in cui mi potevo sentire veramente libera da tutti i miei pensieri. Arrivarono tutte le ragazze e salimmo in camera mia. Parlammo un po' di tutto ridendo come matte ad ogni battuta finché arrivò quel momento imbarazzante che puntualmente arriva ad ogni pigiama party inspiegabilmente ma che ci sarà sempre sempre sempre ed è quel momento imbarazzante in cui tu fai una battuta e una del gruppo inizia a raccontare un lato difficile della sua vita riguardante la battuta che hai appena fatto e tu ti senti una persona di merda. Non capisco come ci sia sempre una cosa del genere ma succede e basta. Quella volta capitò una situazione del genere: noi eravamo tutte sedute sul letto mentre si sentì la voce di mio padre <Brooke, ricordati che domani dobbiamo andare dalla zia Joe e mangeremo pranzo da lei!> io alzai gli occhi al cielo come avrebbe fatto qualunque adolescente rispondendo <Si papà!> poi mi girai verso le mie amiche. <A volte non lo sopporto proprio mio padre!>
<A me invece piacerebbe rivederlo mio padre...> accorgendosi di aver detto la frase a voce alta, Autumn, si tappò la bocca guardandosi attorno. Vedendo tutti gli sguardi allarmati qualcuna le chiese <Autumn... ma... ma che cosa è successo?> lei si rassegnò dopo tre o quattro domande uguali e cominciò a raccontare. <Tutto cominciò quando io avevo soltanto quattro anni. A quell'età il mondo mi sorrideva e l'asilo era il mio posto preferito ma tutto cambiò quando i miei genitori divorziarono. All'inizio andava tutto bene: vedevo mio papà molto molto spesso e sembrava quasi che non si fossero nemmeno separati. Poi lui partì. Non sapevo dove fosse andato, anzi a dire la verità non lo so tutt'ora... beh so che è in Michigan! Io ho sempre vissuto con mia madre e mio padre... chi l'ha più visto? Il mio sogno più grande è quello di trovarlo, anche solo per salutarlo o per guardarlo negli occhi e magari abbracciarlo... mi manca tanto...> finito di raccontare la abbracciammo con tutta la forza che avevamo. Qualche lacrima le scese dagli occhi ma se le asciugò subito e il pigiama party continuò. Ballammo sulle note dei nostri album preferiti e ci raccontammo barzellette e cose stupide ridendo a crepapelle. Andammo a dormire veramente molto tardi, forse dormimmo circa due ore per poi svegliarci la mattina e strafogarci nel cibo. Mancavano solo pochi giorni a Natale e la Vigilia si stava avvicinando. Proprio la vigilia avremmo fatto una festicciola a casa Cooper tra di noi per svagarci un po'. La mia festa preferita si stava avvicinando ed io ero super felice.*Spazio autrice*
Salve lettori e lettrici!
Come va?
Perdonatemi, il capitolo è un po' più corto del solito ma oggi ho avuto moltissimi impegni.
Ok, cosa importante:
Questo capitolo lo dedico alla mia pasticcina Emma_rosso che voleva assolutamente farsi dedicare un capitolo. Felice ora, Emma?😂
Comunque... spero che il capitolo vi sia piaciuto!
Lasciate tante ⭐️ e 💬!
Al prossimo capitolo!❤️
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Lost
Teen Fiction♡ COMPLETA ♡ Brooke Davis trascorse la sua infanzia in Italia, a casa della nonna. A sette anni, però, dovette partire per New York, abbandonando Travis, il suo amico d'infanzia. Brooke ci soffre e spera ogni giorno di ritrovare quel suo amico perd...