Dopo essermi chiusa in camera pensai a ciò che mi stava succedendo. Speravo che Travis fosse il bambino corvino della foto della nonna, questo era certo ma c'era un altro problema che non mi spiegavo: Carter. Pensavo veramente che fosse cambiato, invece me lo ritrovo al cinema con quella cozza di Madison. Lei era la figlia del preside. Stava con lei solo per far bella figura e avere buoni voti. Come sempre. Pensava solo a se stesso. In più vengo a scoprire che aveva tradito la mia migliore amica con lei. Come si dice di male in peggio.
Il giorno dopo fortunatamente cominciò abbastanza bene. Dopo varie ore di lezione ebbi chimica. Ero seduta vicino a Sydney in seconda fila. La professoressa quel giorno era di buon umore, perciò dovevamo ringraziare Dio per quel privilegio che ci aveva donato. Sentii un qualcosa colpirmi la schiena. Mi voltai e vidi Travis che mi indicava il pavimento, perciò guardai dove mi stava indicando e vidi una pallina di carta gialla. La presi e la aprii. Sopra c'era scritto qualcosa: "Scusa per ieri. Non dovevo reagire così. Travis" io girai il biglietto e ci scrissi sopra "Tranquillo, sei stato preso dalla rabbia. Può succedere a tutti! Brooke" appena la prof si girò per scrivere qualcosa alla lavagna io glielo rilanciai e lui lo prese al volo. Dopo averlo letto mi fece un sorriso poi mi rigirai a guardare la professoressa. Pensavo veramente ciò che avevo scritto sul biglietto. Potrebbe succedere a chiunque di avere un attacco d'ira, anche se ho avuto veramente paura in quel momento. Suonò la campanella e io ritirai tutto nello zaino per andare in mensa dove mi sarei incontrata con tutti gli altri. Travis mi fermò e mi disse <Hey Brooke io... io sono veramente dispiaciuto... insomma...> lo fermai subito. Non volevo che fraintendesse <No, no Travis, stai tranquillo, veramente! Penso realmente ciò che ho scritto! È tutto a posto!> lui annuì sorridendo <Andiamo in mensa?> <Andiamo in mensa!> acconsentii. Entrammo e trovammo già tutti gli altri seduti al tavolo perciò andammo a sederci anche noi ma solo dopo aver preso i vassoi. <Hey, ciao ragazzi!> <Ciao!> risposero tutti in coro. Al tavolo c'erano tutte le mie amiche e i ragazzi conosciuti ieri. Cameron disse <Ah, ragazze, sabato pomeriggio ci sarà una partita qua in palestra, giochiamo contro una scuola qua di New York... volete venire?> rimasi un po' interdetta da quella sua proposta ma accettai volentieri. Insomma cosa avrei dovuto fare sabato? Assolutamente niente, ecco cosa. Noi ragazze accettammo tutte e ci mettemmo d'accordo su come andare. Autumn ci sarebbe venuta a prendere verso le due anche se il tutto sarebbe cominciato alle tre. Finite le lezioni tornai a casa per studiare un po'.
Erano le due e mezza del sabato pomeriggio quando Autumn non era ancora arrivata. Dopo minuti interminabili composti da chiamate invano ad Autumn vidi una macchina nera arrivare e capii che era sicuramente lei! Quando la vidi fermarsi davanti a me salii salutando le ragazze e rimproverando Autumn per l'estremo ritardo mentre lei continuava a giustificarsi dicendo che era rimasta addormentata. Ci dirigemmo subito alla scuola e entrammo in palestra. Nonostante mancava un quarto d'ora era già tutto pieno. Salimmo sugli spalti e andammo in prima fila, dove i ragazzi ci avevano riservato i posti. I miei occhi ricaddero su una bancarella dove vendevano panini e bevande di ogni genere perciò mi misi a fare storie. <Oh mio Dio! Voglio una di quelle Pepsi giganti che si vedono nei film!!! Chi mi accompagna?> chiesi <Io! Io!> si offrì Autumn <voglio due Pepsi enormi e un hamburger delle dimensioni della faccia di Hazel!> io e Autumn ci alzammo e andammo verso la bancarella. Mano mano che ci avvicinavamo l'odore di carne abbrustolita si faceva sempre più forte. Arrivate al banco io presi una Pepsi mentre Autumn optò per due cole e un hamburger con le patatine. Tornata a posto Presi posto dov'ero prima, tra Sydney e Hazel e mi rimisi a sorseggiare la Pepsi. Come faceva ad essere così buona? Non lo so. Era una di quelle domande a cui l'umanità non saprà mai rispondere: com'è nato l'uomo? Chi è Dio? Come fa la Pepsi ad essere così buona? Ad un certo punto si sentì della musica a palla e la palestra diventò tutta buia. Incominciarono a volteggiare sulle pareti e sul pavimento delle luci accecanti e gli atleti scesero in campo. La nostra squadra era composta da Travis, Cameron, Parker, Sawyer e Colton perciò avremo ovviamente vinto. Travis guardò verso il pubblico e, non appena i nostri sguardi si incrociarono, mi fece un sorriso a trentadue denti. La partita cominciò e, ad ogni canestro segnato dalla nostra squadra tutte le persone sedute sulle gradinate con noi si mettevano a gridare e sostenere i giocatori. La partita stava per terminare quando la nostra squadra era in svantaggio di un punto. Ci mancavano due punti per riuscire a vincere la partita. Il primo punto venne segnato da Cameron, con un tiro in terzo tempo da sotto canestro. La nostra squadra ce la stava mettendo tutta per il prossimo punto. Mancavano pochi secondi. Il cuore cominciava a battere neanche se ci fossi io in campo a correre al posto loro. La palla passò sopra tutti i giocatori. Colton tirò. La palla roteò attorno al cerchio di ferro del canestro. Roteò. Roteò e cascò fuori. Tutti i giocatori della squadra scattarono a proteggere la palla e la volta dopo fu Travis a tirare. La palla entrò con facilità nel canestro segnando ben due punti. È solo ora mi rendo conto che avrei potuto avere una carriera da telecronista... avrei fatto sicuramente fortuna. La nostra squadra vinse e tutti gli studenti seduti sugli spalti si alzarono in piedi a saltare, gridando complimenti ai giocatori e ridendo dietro agli avversari che stavano già tornando negli spogliatoi. Vidi tutta la squadra esultare ancora in campo e sollevare Travis in aria facendogli congratulazioni per l'ultimo canestro. Di nuovo i nostri sguardi si incrociarono. Io, imbarazzata, guardai per terra, dove vidi il mio bicchiere di Pepsi vuoto che vibrava ad ogni impatto degli studenti sul fondo delle gradinate. Il tempo che tutti si calmassero, ci trovammo fuori dalla palestra ad aspettare i giocatori, che ci avevano promesso una pizzata. Appena arrivarono Autumn gli corse in contro <Ragazzi! Siete stati bravissimi! Complimenti!> c'erano tutti e cinque. Erano vestiti normalmente e avevano un borsone sulla spalla. Arrivarono verso di noi e tutti ci complimentammo per la partita poi cominciammo a dividerci per le macchine. La squadra in una macchina, le ragazze in un altra. Appena salimmo sul pick-up nero della mia amica Hazel disse. <Brooke, lo sai? Tu e Travis state molto bene insieme! Non è che sta nascendo l'amore?> dice facendo una faccia sognante. <No ragazze, potrebbe nascere l'amore con chiunque, ma di una cosa sono certa: non nascerà con lui...>
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Lost
Teen Fiction♡ COMPLETA ♡ Brooke Davis trascorse la sua infanzia in Italia, a casa della nonna. A sette anni, però, dovette partire per New York, abbandonando Travis, il suo amico d'infanzia. Brooke ci soffre e spera ogni giorno di ritrovare quel suo amico perd...