Quel pomeriggio andammo a sciare. Si, gli altri sciarono, io girai sempre nello stesso posto con quegli stupidi sci ai piedi. Quelli più intraprendenti (quindi i ragazzi) fecero discesa mentre noi ragazze preferimmo fare un po' di sci di fondo. Era la seconda volta che facevo sci, la prima era stata durante una gita delle elementari. Non facevo proprio schifo ma quasi. Il piccolo percorso era sempre lo stesso e lo avevo fatto minimo cinquanta volte senza sosta. Sembra strano ma è vero: non sono caduta una volta... ok forse una... non mi ricordo! Sta di fatto che mi divertii come una matta tutto il giorno, infatti tra le due miliardi di cadute di Sydney e le battute bruttissime di Autumn non smettevamo più di ridere.
All' ora di pranzo andammo in una piccola baita in cui ci servivano piatti caldi per gente come noi (cioè disperata e stanca) siccome avevamo un disperato bisogno di cibo.Purtroppo la settimana volò. I giorni seguenti erano stati divertenti esattamente come tutti gli altri, io avevo ripreso tutto e avevo scattato tantissime foto che aggiunsi poi al mio album dei ricordi. Travis mi prese in giro per tutta la settimana dicendo che tenere un album dei ricordi era una cosa da vecchi. Ma a me piaceva tenere il mio album, o meglio, I MIEI album. Eh, si, ne avevo due o tre visto che li riempivo sempre tutti di polaroid su polaroid. Compravo tantissime ricariche e ne avevo di tutti i tipi e colori. Se andavo in vacanza da qualche parte e mi portavo con me un libro avevo, inoltre, il vizio di scattare una foto al paesaggio che mi circondava e utilizzare poi quella foto istantanea come segnalibro.
Dopo i due giorni di weekend tornammo a scuola. O Inferno. Come preferite chiamarlo. I nostri cari professori cominciarono già dal primo giorno a pianificare verifiche e interrogazioni e mi veniva la tachicardia solo a sfogliare il diario tanto era pieno. Nella pausa pranzo incontrai Alice. I suoi occhi azzurrissimi erano pieni di gioia e felicità. A volte mi ci perdevo a guardarli. Sembrava che tutto all' interno fosse ghiacciato, sovrastato da una patina leggera e sottile di ghiaccio che isolava tutto ma allo stesso tempo affascinava ogni persona che scontrava i suoi occhi con i loro.
< Hey, Alice! Come stai? È da un po' che non ci si vede!>ormai Alice non veniva più ad assistere alle lezioni di letteratura ed era un po' che non ci vedevamo. < Ciao Brooke! Va tutto bene, grazie e voi?>
< Tutto a posto, grazie, notizie sul concorso di poesia?>
< In verità si... alla fine sarà a inizio marzo... non vedo l'ora!> disse facendo un piccolo saltino. Anche io ero super felice infatti le mie labbra si inarcarono in un sorriso spontaneo. Nel pomeriggio avrei avvisato anche Carter anche se sapevo che la sua reazione sarebbe stata tipo "Ah... si... fico" per poi tornare in camera a fare quello che stava facendo tipo guardare uno stupido video su YouTube o un' altrettanto stupida partita di baseball. Io invece abbracciai fortissimo Alice. Ero più esaltata io di lei, cosa alquanto strana. Alice andò via, lasciandomi finire il mio pranzo in compagnia dei miei amici. Ad un certo punto Piper esultò < Oh mio Dio. Mio padre mi sta assillando da giorni perché vuole che io lo accompagni ad uno stupido raduno di pescatori... ma chi ci vuole andare?> da lì tutti cominciammo a fare commenti sui nostri padri tipo "Ah, anche mio papà avrebbe fatto così" o "No, a mio padre non gliene frega niente della pesca". Vidi Autumn spaesata, i suoi occhi cominciavano a riempirsi di lacrime perciò cercai di fare qualcosa per farla stare meglio.< Hey, Aut... forse non avrai tuo padre ma hai noi. So che non potremmo mai sostituirlo: lui è tuo padre è assolutamente nessuno potrà rimpiazzarlo ma spero che ti potremmo aiutare in qualsiasi modo tu voglia.> dissi prima che tutti schiacciassero in un abbraccio Autumn. La poverina diventò una sottiletta. < Grazie Brooke e grazie ragazzi, siete voi la mia seconda famiglia.> seconda famiglia. Per me no. Erano a livello pari della mia vera famiglia. Anzi, a volte la superavano pure. Ormai, ogni giorno che passava aumentava la voglia di stare con loro e di condividere con loro momenti unici. Ed è quello che avrei fatto. Ogni singolo giorno della mia vita.*Spazio autrice*
Buonsalve!
Come va?
È ricominciata la scuola per Brooke, mentre per noi sta per finire! *gridi e urla di gioia in sottofondo*
Comunque.........
Scusate se non sono riuscita ad aggiornare molto ma sono stata un po' male in questo periodo ma ora sono tornata più forte che mai quindi ci vediamo sabato!
Inoltre mi scuso un sacco, lo so che questo capitolo è decisamente troppo corto ma cercerò di rimediare... capitemi avere la febbre in estate non è il massimo😜
Ricordatevi di lasciare tante ⭐️ e 💬 e....
CI VEDIAMO AL PROSSIMO CAPITOLO!❤️
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Lost
Teen Fiction♡ COMPLETA ♡ Brooke Davis trascorse la sua infanzia in Italia, a casa della nonna. A sette anni, però, dovette partire per New York, abbandonando Travis, il suo amico d'infanzia. Brooke ci soffre e spera ogni giorno di ritrovare quel suo amico perd...