LEGGETE LO SPAZIO AUTRICE è IMPORTANTE!!!
Sento il suono che odio di più al mondo, la sveglia. Mi alzo con mala voglia. Mi dirigo verso il bagno, dove faccio una doccia veloce, mi lavo i denti, mi trucco un mettendo del fondotinta, il mascara e un lucida labbra.
Torno in camera ed incomincio a rovistare nell'armadio in cerca di qualcosa da indossare.
Ashley e Kylie mi guardano dubbiose, come se stessi facendo chissà che cosa.
Ashley Besson.
Kylie interpretata da Maggie Lindemann.
-cosa c'è?- chiedo scontrosa. La mattina sono così, in realtà ho questo carattere per tutto il giorno ma questi sono "piccoli" particolari.
-ma cosa stai cercando?- chiede la bionda.
-qualcosa da indossare, mi sembra ovvio!- rispondo continuando il mio lavoro.
-lo sai che ti devi mettere la divisa?- interviene la mora.
All'udire di quella parola mi si congela il sangue. Ho sempre odiato tutto ciò che potesse "impedire" la mia libertà; sono consapevole che prima o poi avrei dovuto indossarla ma non pensavo che già dal primo giorno bisognasse essere vestiti come se fossimo dei carcerati.
-ma come io pensavo che almeno oggi potevamo non indossarle!-
-invece no!-
Smetto di cercare e prendo la divisa, è composta da una camicia bianca, una giacca nera con lo stemma della scuola, la gonna anch'essa nera, delle calze alte con due strisce orizzontali azzurre e gialle (sono i colori del collegio) e almeno per le scarpe abbiamo la libera scelta, nel senso possiamo indossare qualsiasi calzatura che non presenti lustrini, paillettes, un tacco che non superi due centimetri di zeppa.
Decido di indossare delle vans nere con il marchio della vans bianche.
Ci dirigiamo verso la mensa e ci sediamo allo stesso tavolo della sera precedente, con le stesse persone e ciò mi piace, in genere chi mi conosce per la prima volta preferisce che quella sia anche l'unica e quindi è strana sta cosa che mi sta succedendo con loro ma anche bella.
A rovinare quella sensazione è la presenza di Cameron, lo guardo ma non ha il solito sorrisetto da ebete ma anche malizioso.
-che c'è Cameron ti sei già stufato della cravatta?- chiede Jack scherzando ma a quanto pare lui non l'ha presa tanto sul ridere.
-ah ah molto spiritoso Jack- dice sarcastico.
A quanto pare non sono l'unica che detesta questa divisa e molto probabilmente ci saranno anche altre tantissime persone.
Passiamo una colazione più o meno tranquilla e a ricordarci che non ci troviamo al bar è la campanella che suona e subito dopo si sente una voce proviene dagli altoparlanti.
-ragazzi e ragazze, dirigetevi tutti nelle vostre rispettive classi in ordine e preferibilmente in silenzio senza spintonarvi o correre che tanto lo sappiamo tutti tanto non vedete l'ora di finire le lezioni, anche se stiamo cercando di farvi cambiare idea, ma comunque esigo ordine- la preside dice quest'ultima parola, scandendo bene le lettere.
Prendo il mio cellulare e il mio zaino e vado a lezione; adesso, da quel che c'è scritto sull'orario, ci dovrebbe essere arte.
Entro e noto che quasi tutti i posti sono occupati, ci credo se entro in dieci minuti dopo perché mi sono trattenuta a parlare con le mie compagne di stanza, come minimo non trovo una postazione.
Meno male che la professoressa non è ancora entrata sennò sarei nei guai. Rimango lì in piedi quando ad un tratto una voce mi risveglia:
-vuole rimanere lì tutto il giorno?-
-eh ma non so dove mettermi!- cerco di giustificarmi.
-vada là infondo vicino a Dallas- guardo gli ultimi banci e... non ci posso credere di nuovo lui. vedo comparire sul suo volto un sorrisetto che prima non c'era.
Mi dirigo al mio banco sbuffando e guardandolo male, spero che capisca che la sua presenza mi infastidisce, anche tanto.
-allora ragazzi, come state? Passate bene le vacanze?-
-si stavamo bene finchè non siamo entrati qui e stavamo in vacanza- si sente una voce che fa fare una risata a tutti.
-ho deciso che dato che oggi è il primo giorno di scuola è meglio non fare qualcosa di tanto pesante così ho deciso che potreste fare il ritratto del vostro compagno di banco-
Mi giro verso Cameron, che fa la stessa cosa.
-non dovete per forza disegnare tutto il corpo, basta anche solo il volto o il busto. Ah e dato che abbiamo due ore lo dovete finire entro oggi così vi metterò già un voto- fantastico, magari adesso ci vuole anche dire che avrà una certa importanta nel voto finale?
Mi volto verso il mio compagno e noto che si è gia messo a lavoro. A me piace disegnare, fare ritratti ma come faccio con sto qua, non mi ispira anche se non serve ispirazione per disegnare un volto, ma da quel che avrete capito sono particolare.
dopo mezz'ora rimasta a fissarlo e a cercare di fare qualcosa mi rendo conto che ho disegnato l'emoji della cacchetta con la faccia sorridente.
-e quindi io dovrei essere quello?- domanda prendendo il mio disegno.
-ti ho fatto bello, hai visto?- lo sto prendendo in giro.
-ah e quindi io non lo sarei anche nella realtà?- si avvicina a me.
-mettiti a freno Dallas e pesa al ritratto che mi stai facendo_
-eh ma dovrò pur osservarti per bene ber rittrarti al meglio- e si avvicina sempre di più.
-Cameron, Madison siamo a lezione di educazione artistica non a educazione sessuale quindi pensate al vostro lavoro-
Tutta la classe si gira verso di noi e le parole della prof fanno sembrare ancora di più ciò che non è. Dallas me la paghi, chissà cosa staranno pensando. Ovviamente giusto per rendere ancora più imbarazzante la situazione ci si mette lui facendo una domanda idiota.
-ma quindi da quest'anno ci sarà anche lezione di educazione sessuale?- sbatto la mano sulla fronte.
Ecco qua il nuovo capitolo! Spero vi piaccia. Spero che abbiate notato che la storia non è come ad altre, dato che c'era qualcuno che pensava fosse copiata. Io non copio nessuno ciò che leggete è tutti frutti della mia mente.
Vi ringrazio veramente tanto per le visualizzazioni.
Questa è la prima volta che scrivo al computer e non so come sia venuto, SCRIVETE NEI COMMENTI.
Scusate per eventuali errori ortografici ma non ho potuto ricontrollare il capitolo però ci tenevo a postarlo.
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Da Odio Ad Amore || Cameron Dallas, Madison Beer
FanfictionE se non fosse vero che gli "opposti si attraggono"? Che ciò che appariamo è quello che siamo? Che si cambia sempre quando tutto non è più lo stesso? E se invece fosse vero che ci si rende veramente conto di amare una persona solo quando ci si trova...