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*Sabato*
Sono giorni che non parlo con Cameron e apparte durante le lezioni che abbiamo in comune non ci incontriamo, nemmeno durante la colazione, il pranzo e la cena.

Abbiamo veramente litigato per una cosa del genere? E davvero mi interessa? C'è praticamente non ci conosciamo e poi io lo odio. Lo odio. Lo odio. Lo odio? Lo odio? No sta volta non cadrò di nuovo sul lo odio! o lo odio?

Stasera c'è anche il ballo e non voglio pensare a nient'altro, voglio ritornare per un po' me stessa e proprio per questo ho intenzione di indossare un vestitino con uno scollo profondissimo e anche molto corto, ma comunque questo è il mio stile e non deve essere un collegio a cambiarmi.

Verso le quattro del pomeriggio incomincio a prepararmi, lo so che è presto tanto fino alle otto c'è tempo ma io sono di una lentezza incredibile.

Vado in bagno e mi faccio una doccia lunghissima, indosso un accappatoio di cotone er evitare di sporcare il vestito e incomincio a truccarmi (vedi foto). Indosso il mio abito nero, dei tacchi aperti neri e come accessori un braccialetto e tanti anelli di diversa grandezza, posti in posti diversi delle dita.

Ashley e Kylie non le vedo da sta mattina ma mi avevano detto che uscivano a farsi fare la messa in piega e a comprare dei vestiti nuovi dato che ci lasciano uscire soltanto in occasioni speciali

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Ashley e Kylie non le vedo da sta mattina ma mi avevano detto che uscivano a farsi fare la messa in piega e a comprare dei vestiti nuovi dato che ci lasciano uscire soltanto in occasioni speciali. Io ho utilizzato quel tempo in modo diverso, diciamo che sono riuscita a recuperare una cosa che mi permetterà di fare tante cose. Lo scoprirete presto perché penso che ne farò uso prima di quanto immaginiate.

Sistemo i capelli, finendo con l'ultimo passaggio della piastra e... ecco perfetto! Ho deciso di piastrarli, non mi andava di fare qualcosa di speciale.

Vado nell'atrio, che è affollatissimo. La festa non si terrà a scuola ma in una specie di giardino privato in cui si svolgono feste, matrimoni... Per raggiungerlo andremo tutti con gli autobus della scuola che utilizziamo per le gite; ci hanno impedito di farci portare le automobili o le moto, sicuramente perchè avranno paura che uno dopo aver presso possesso delle chiavi possa scappare via.

Cerco tra la folla qualche faccia conoscente ma ancora non è arrivato nessuno, certo che ce ne mettono di tempo.

Decido di scrivere un messaggio ad Ashley ma non mi risponde, così provo a chiamare Corbyn:

-hey Mad!-
-Corbyn dove siete? Vi sto apsettando nell'atrio-
-beh in realtà io sono proprio dietro di te- mentre lo dice qualcuno mi tocca la spalla, facendomi girando di scatto.
-e gli altri dove sono?- ma non ricevo nessuna risposta, intanto io con lo sguardo cerco di trovarli.

-Corbyn gli altri dove sono? O mah...- quando le vedo a momenti sbavava, stava fissando la mia scollatura, se si può definire così dato che ci sono solo due pezzi di stoffa che coprono il minimo indispensabile.
-non incominciare a sbavare cagnolino, che dopo ti tocca andarti a cambiare e di conseguenza aspettare dell'altro tempo-

-eh allora tu non dovevi metterti quel vestito e di sicuro non sarò l'unico che ti sbavera dietro-

-ah ma quindi io ti piaccio eh!- dico cercando di punzecchiandolo anche se con lui ho un rapporto del tipo da fratelli.

-ma che stai dicendo! Come può piacermi la mia seconda sorella- afferma abbracciandomi e scompigliandomi i capelli.
-fai piano che ci ho messo un sacco a sistemarli- e lui ride.

Dopo un po' arrivano anche gli altri, tutti tranne Cameron, è impossibile che si perda una festa, non mi sembra il tipo che preferisce starsene a parte. Saliamo sul bus e dopo dieci minuti giungiamo a destinazione.

Appena vedo il giardino, nella mia testa vagano un sacco di giudizi positivi e negativi. L'unico problema veramente importante è che al bancone delle bibite non ci sono alcolici, ma che razza di festa è senza alcool? Almeno la musica è decente e ad alto volume.

Stiamo ballando già da un po' e Cameron ancora non si è visto, non ci posso credere ma davvero non è venuto neanche qui?

Quando ormai ero convinta che non venisse più ecco che tutti si voltano verso l'entrata e come nei film ecco che appare lui, fra del fumo. Certo che però non avevo mai notato che è un gran figo, mamma mia se lo è. Aspetta un attimo, io che penso che Cameron sia figo, Madison ritorna in te TU LO ODI, punto.

Si avvicina a noi e saluta tutti tranne me, non dico che dovrebbe venire ad abbracciarmi e darmi delle pacche sulla schiena come ha fatto con gli altri, ma un semplice 'ciao' non è che gli veniva a costare qualcosa.

Ad un certo punto della serata qualcuno ulrla: "birraaaaaa", e tutti si dirigono verso dei contenitori pieni di birra, non è proprio un gran che ma almeno è sempre meglio di niente.

Verso mezzanotte già più della metà della gente è tornata al college probabilmente perché avranno paura delle conseguenze, se rimangono a lungo.

Siamo in pochissimo, quasi una trentina, e il divertimento non c'è. Questa non si dovrebbe chiamare festa.

Un ragazzo propone di giocare ad obbligo e verità e, dato che ci stiamo annoiando tutti.

Ci spostiamo un po', avvicinandoci ad un laghetto di piccole dimensioni, circondato da della sabbia.

Prendiamo una bottiglia vuota e la facciamo girare. Quella ricade su Zach che era ubriaco.

-obbligo o verità?- chiede uno.
-obbligo- e ride senza capire niente.
-tu e Ashley limonate qui davanti a tutti- Ashley arrossisce mentre Zach si alza per affrontare la sfida.

Non era l'obbligo che mi aspettavo, cioè, loro due sono fidanzati che si bacino davanti a tutti oppure no a loro cambia poco.

Continuiamo il gioco è ci sono stati anche obblighi interessanti 😏 da un certo lato.

Ad un tratto Cameron si unisce a noi e si siede sulla sabbia, le galline corrono subito da lui che dimostra compiacimento.

Appena arrivato Cameron il gioco inizia veramente.

Ora è il mio turno di girare la bottiglia e ovviamente su chi poteva mai fermarsi. Mi guarda a stento e questo mi fa imbestialire.

-bene allora, se fai così ci penso io alla tregua. Dato che se ti facessi baciare qualcuna non ti darebbe fastidio ti obbligo a buttarti nel lago, così magari ti arriva un po' di buon senso al cervello- dico tutto d'un fiato, alzandomi in piedi con aria di sfida mentre gli altri sono confusi ma allo stesso tempo divertiti e le gatte morte mi fissano male come hanno fatto dall'inizio dell'anno.

Cameron si alza e si avvicina a me.
-guarda che non mi hai mica chiesto se volessi fare obbligo o verità-
-Cameron ti conviene fare quello che ti ho detto-
-eh va bene- finalmente, non ne potevo più.

Si dirige verso il lago ed io lo seguo per assicurarmi che non bari. Si ferma sulla riva:
-cosa aspetti?- ma non mi risponde.

Subito dopo mi domanda se sono pronta ma io non capivo per cosa.

Mi afferra per il polso e insieme a lui getta anche me nell'acqua.
-Cameroooooon!- grido io mentre lui se la ride.

Esco e decido di andarmene, già è stata una noia totale questa festa e in più adesso sono anche bagnata fradicia. Qualcuno mi afferra per il polso e quando mi volto per vedere chi fosse...


Ecco qua il nuovo capitolo!!! Ci ho messo tanto a pubblicarlo, lo so, ma non ho avuto tempo. La scuola sta finendo ed io mi devo preparare per gli esami, appena finiranno spero di poter essere molto più attiva e magari entro la fine dell'estate concludere la storia. VI RINGRAZIO PER LE VISUALIZZAZIONI e scusate per eventuali errori ortografici.

Da Odio Ad Amore || Cameron Dallas, Madison BeerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora