25

1.5K 42 0
                                    

Sprofondo la faccia nel cuscino e incomincio a piangere, avrei voluto urlare, far vedere ai miei genitori che sto male , che loro mi fanno star male ma ho preferito mantenere la calma. Perché? Beh, perché quando mi arrabbio ho il brutto vizio di alzarmi e girare per la stanza in cui mi trovo e non facendola sarei stata peggio. Soffoco le grida con il cuscino, non voglio farmi sentire da nessuno ma non riesco nel mio intento. Una mano si posa sulla mia spalla e di scatto mi giro.

-hey, calma sono io-

-Corbyn- dico e sprofondo nelle sue braccia. Ho legato particolarmente con lui, nonostante io non mi fidi quasi di nessuno, di lui si. Mi ha dimostrato che è veramente una brava persona, soprattutto leale e che non tutti sono spregevoli.

-Mad, cos'hai?- inizio a singhiozzare.

-calma, va tutto bene- mi accarezza la testa.

-non ce la faccio più- riesco a dire a malapena.

-non ce la fai più a fare cosa?- domanda e intanto entra anche Cameron.

-a vivere, non ce la faccio più a vivere. Forse dovevo afferrare la mano di Amanda e non lasciarla più andare, dovevo seguirla senza ascoltarla; probabilmente adesso non sarei qui, in questa situazione di merda- sia Corbyn che Cameron mi guardano con facce stranite.

-come Amanda?- chiede il moro.

-si, Amanda. In ospedale quando ero sul punto di morire l'ho visto, l'ho toccata, beh non proprio col mio corpo, e le ho parlato. MI ha detto che se avessi voluto morire avrei dovuto prendere la sua mano e seguirla ma avessi voluto il contrario avrei dovuto lottare per vivere. Io dovevo scegliere di andare con lei ma dopo il discorso che ha fatto non ho voluto andarmene, almeno in quel momento. Ora guardatemi, sono seduta su questo letto fingendo di essere ammalata quando il realtà non riesco a camminare e non è colpa di Joel, è colpa mia che pur sapendo che la bocca dello squalo fosse territorio nemico, ho deciso di rimanere e non di dire a tutti di andarsene, quindi è colpa mia se sto vivendo questo inferno- Corbyn sbianca e non so per quale motivo.

-che ti prende?- gli domando.

-come fai a conoscere la bocca dello squalo?- spalanco gli occhi.

-come fai a conoscerla tu?- cerco lo sguardo di Cameron per capire qualcosa ma lui è più sbalordito di me.

-secondo te per cosa ci hanno mandato in collegio?-

-perché parli al plurale?- domanda Cameron.

-perché centrano anche Shley, Zach, Jonah, Kylie, Jack e Daniel-

-cosa?- dico urlando.

-adesso mi spieghi come fate a conoscere la bocca dello squalo?-

- i-io sono il capo dei black silence- spalanca gli occhi.

-tu sei bad girl?-

-si, ma ormai nessuno mi chiama così-

-e fammi indovinare tu sei il vice?- chiede a Cameron.

-emh no, anche io l'ho scoperto da poco, ieri per la precisione-

-ma cosa ti è successo?- domanda Corbyn e da lì inizio a raccontare tutta la storia, dalla morte di Amanda fino ad oggi. Per tutto il tempo ho pianto fino al punto di non avere più lacrime, i miei occhi sono gonfi e rossi e Cameron e Corbyn non sanno cosa dire.

-i tuoi lo sanno almeno?- chiede Corbyn.

-no- rispondo.

-cosa?- urla Cameron.

-no e non devono saperlo-

-ma io pensavo che lo sapessero-

-no, non capirebbero soprattutto dopo ciò che ho detto oggi-

-sono venuti qua?- chiedono contemporaneamente.

-si perché la scuola li ha chiamati e loro, ovviamente, si sono resi conto di avere una figlia in quel momento. La cosa che mi ha fatto arrabbiare di più è stato il fatto che hanno cercato di mostrarsi dei genitori severi, che ci tengono ai modi di fare e al linguaggio, in pratica i genitori esemplari quando non è così. Alla fine ho detto loro di andarsene-

-non pensi di aver esagerato?- chiede il biondo.

-per niente, è per quello che stavo piangendo perché stavo schizzando rabbia da tutti i pori ma a loro non ho fatto vedere nulla anche perché quando mi arrabbio inizio a gironzolare e il fatto di non riuscirci più mi fa stare peggio-

-mi dispiace- dice, mentre Cameron abbassa lo sguardo.

-chi altro sa della tua situazione?-

-mio fratello-

-tu hai un fratello?- chiede sorpreso.

-beh, non di sangue. è il fratello di Amanda ma è come se fosse anche mio, noi tre ci siamo sempre reputati di famiglia, la nostra famiglia. Io e Amanda abbiamo la stessa età mentre Jacob è più grande di noi di due anni-

-perché non ce ne hai mai parlato?- interviene Cameron.

-perché non me lo avete mai chiesto e poi io e te non è che siamo stati proprio in ottimi rapporti- si limita ad annuire.

Fino all'ora di cena, trascorriamo il tempo a parlare della mia situazione e a provare a farmi camminare, ma sono tutti sforzi inutili.

-dobbiamo raccontarlo agli altri, lo sai vero?- dice Corbyn prima che escano.

-lo so- abbasso lo sguardo.

-vuoi che lo facciamo noi?- chiede Cameron.

-non lo so, da un lato sarebbe meglio se raccontassi tutto io ma farlo comporta ricordare brutti periodi della mia vita-

-tranquilla, lo facciamo noi allora, precisi come lo se stata tu- dice Cameron mentre mi bacia la fronte.

-non vorrei essere invasi, ma fra di voi c'è qualcosa eheheh?- domanda Corbyn con faccia maliziosa.

-no- rispondo secca.

-okay, ma non ti scaldare- solleva le mani all'altezza del petto. Rido a quella scena e dopodiché escono.

Dopo che hanno cenato, mi portano del cibo in camera dove si riuniscono tutti e Corbyn e Cameron raccontano tutta la verità, appena finiscono Ashley e Kylie, piangendo, vengono da me e mi abbracciano.

Hey tesori! Ecco qua un nuovo capitolo, spero vi piaccia. Scusate per eventuali errori ortografici e grazie per le visualizzazioni, stanno diventando sempre di più. Ci sentiamo al prossimo capitolo.

I RINGRAZIO PER I 2K! NON REALIZZO ANCORA, GRAZIE MILLE!!!

Da Odio Ad Amore || Cameron Dallas, Madison BeerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora