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*prima di iniziare a leggere vi consiglio di mettere la canzone "back to you" di Selena Gomez come sottofondo perché ho scritto il capitolo con quella come sottofondo, non chiediti il perché perché non lo so nemmeno io ahaha*

 - si può sapere qual è il tuo problema?- gli domando scontrosa.

-lo vuoi proprio sapere?- ma è arrabbiato?

- si- rispondo secca.

-sei tu-

Cosa? Io sarei il problema? Ma cosa ho fatto adesso? Cerco il suo sguardo ma lui guarda in basso.

-eh?- non sto capendo.

-eddai insomma, potevi impegnarti molto di più- dice lui.

-cosa vuol dire?- 

-che potevi fare molto di più per convincere la preside sul fatto che non eravamo stati noi- ma è serio?

-potevi farci risparmiare questa punizione come hai fatto altre volte- mi sta prendendo in giro?

-non ti si impegnata abbastanza, secondo me la volevi questa punizione per vendicarti- si, mi sta prendendo per il culo.

-vendicarmi di cosa?- sono scioccata, veramente.

-non lo so, ci sono così tante cose che ormai ho perso il conto. Sai da quand'è che mi dici che me la farai pagare?- non dico niente ma mi parte un tic, avete presente quando inizi a strizzare l'occhio e a guardare una persona come se fossi sul punto di ucciderla dalla rabbia, ecco!

Dopo un po' mi rendo conto che sta ridendo, era uno scherzo! Eh no, questa me la paga veramente. 

Incomincia a ridere rumorosamente a causa della mia espressione, così io prendo il secchio con l'acqua pulita dal carrello e la verso su di lui. 

Mi guarda con occhi infuocati, adesso sono io a ridere è così buffo.

Si avvicina piano piano a me, ma io non scappo, non ho paura! E poi paura di che? Non mi può fare niente, non lo farebbe mai!

Si ferma davanti a me, mi guarda negli occhi e...

-noooo, il solletico noooo! Dai Cameron smettila- dico ridendo e dimenandomi mentre le sue mani si fiondano su di me.

-mi hai bagnato? Adesso ne subisci le conseguenze!- dice continuandomi a fare il solletico.

Dopo un po' smette! Ha un sorriso stampato sul volto, un sorriso stupendo. 

Stranamente questa volta non cerco di convincermi che sia il contrario, non ha senso.

Decidiamo di lasciar stare tutto e ce ne andiamo via. 

Prima andiamo a cambiarci dato che eravamo in divisa e Cameron era fradicio. Dopo ciò ci dirigiamo nel cortile e ci sdraiamo su dei teli a guardare le forme delle nuvole e a mangiare caramelle.

-guarda quella sembra una papera!- esclama lui.

-si, proprio come te- dico ridendo mentre lui mi guarda male.

-e perché?- dice con aria da finto offeso.

-beh, perché prima sembravi una paperella che è annegata- rispondo ridendo ancora di più. Non prestando a ciò che ho detto inizia anche a lui a ridere.

Prendo una caramella, la lancio in aria e cerco di farla entrare nella bocca ma non ci riesco. Lui trattiene una risata, così gliene butto una addosso.

-grazie!- dice portandosi l'orsetto gommoso in bocca.

Trascorriamo il resto del pomeriggio così, mangiando dolcetti, litigando sulle forme delle nuvole e tirando caramelle in aria tentando di farle entrare dentro la bocca.

Da Odio Ad Amore || Cameron Dallas, Madison BeerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora