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Sono pronta per iniziare. Ci sono un sacco di auto posizionate tutte al pronto di partenza. Arriva la ragazza che deve dare inizio alla corsa. Si sentono rumori prodotti dalle macchine.

Ma perché non sono tornata prima?

-siete pronti?- grida da ragazza, sventolando un bandiera.

-partite fra tre... due... uno...- ci lanciamo tutti sguardi di sfida.

-viaaaaaa!- urla, abbassando la bandiera.

Mi disperdo nel vuoto alla velocità della luce, mi sento così bene adesso, così libera. Per un momento tutti i pensieri svaniscono, tutti i gareggiatori svaniscono, svanisce tutto e rimaniamo solo io, l'auto e la strada.

Mi avvicino sempre di più al luogo per cui questo posto viene chiamato bocca dello squalo, riesco a vedere il ponte da lontano e quando ci salgo sento una fitta al cuore, ad un certo punto vedo che si sta alzando così accelero per riuscire a saltare. Riesco nel mio intento anche se non ho sentito la macchina sobbalzare, mi fermo e vedo che dietro di me delle macchine stanno cadendo in acqua, stanno morendo ancora altre persone.

Chiudo gli occhi, scuto la testa e vedo che era tutto frutto della mia mente, riparto velocemente e me ne vado da quel luogo, io non ho intenzione di rimanere qui un secondo in più. Voglio annullare anche la gara con i black ricers, io non ce la faccio a guidare qui, troverò un altro modo per restituire i soldi.

Completo il primo giro e non incomincio il secondo come si aspetterebbero tutti, solo quando mi fermo noto che una persona è riuscita a starmi dietro, ma in questo momento non m'interessa. Scendo dall'auto e mi dirigo all'interno del garage, chiudo la porta sbattendola e mi lascio cadere per terra.

-che sta succedendo?- chiede una voce alle mie spalle.

-cosa ci fai qui?- gli domando.

-cosa ci fai tu qui, piuttosto?-

-non sono affari tuoi- dico cercando di ricacciare indietro le lacrime, che stanno per uscire.

-Mad, stai bene?- chiede alzandomi il viso, tenendo la mano sotto il mio mento.

-mai stata meglio- e me ne vado.

Mi riprendo un attimo e decido di uscire di nuovo, non ho intenzione di dare nessuna spiegazione e credo proprio che non dovrò farlo:

-che ci fate qui?- domando furiosa.

-Madison, sei ritornata- dice accarezzandomi i capelli.

-non mi toccare!- gli ordino, stringendo la mia mano attorno al suo polso.

-sempre molto aggressiva, vedo. Il collegio non sta servendo- spalanco gli occhi.

-come fai a saperlo?- gli domando, è impossibile che sappia che sono in collegio, lo sanno solo apparte Nathan e Jacob.

-ho le mie fonti- risponde con un sorrisetto sulla faccia.

L'ho sempre odiato, anche quando eravamo tutti un unico gruppo. Vuole fare sempre tutto a modo suo, senza interessarsi minimamenti di ciò che pensano gli altri. Una delle cause per cui ci siamo divisi è lui e non so davvero come abbia fatto a convincere tutte quelle persone ad andare dalla sua parte.

-Joel non fare giochetti con me, sai quali potrebbero essere le conseguenze lo minaccio guardandolo dritta negli occhi.

-che sta succedendo qua?- domanda Jacob che è appena sceso dalla macchina.

-Jacob, da quanto tempo- Joel lo sta letteralmente prendendo in giro.

-cosa vuoi?- gli domanda Jacob, dandogli una spinta.

-stai calmo Bennett- Joel diventa serio.

Dico a Jacob di fermarsi prima di fare qualcosa di cui si pentirebbe anche se dopo ciò che ha fatto Joel si meriterebbe come minimo un naso rotto e braccia e gambe spezzate.

-cosa ci fai qui?- domanda a denti stretti.

-cosa ci fate voi qui, piuttosto? Questo è territorio dei ricers se non ricordo male oppure dobbiamo andare a chiederlo a qualcuno come Amanda, per esempio-

-brutto...- Jacob afferra Jeol per la maglia ma non finisce la frase perché una dozzina di macchine appaiono dietro Joel.

-non avrete mica pensato che sia venuto da solo, vero?- domanda ridendo.

Escono tutti dalle vetture e rimangono in piedi, dietro Joel.

-ora, se non volete che le cose si mettano male, vedete di andarvene- ci minaccia.

Vado davanti a Joel e inizio a parlare prima che lo faccia Jacob.

-senti, io non so chi ti creda di essere ma se tutti i gruppi fanno entrare tutti nei propri territori per gareggiare, potete, anzi, dovete farlo anche voi. Ti credi tanto superiore agli altri ma non lo sei, sei solo un illuso che per farsi notare tratta tutti di merda e ciò non ti rende forte. Il potere che pensi di possedere è solo nella tua mente. Ti ricordi l'anno scorso, durante una notte d'estate? Quella sera il ponte ha incominciato a sollevarsi e molte persone sono finite in mare mentre altre hanno sbattuto perché ormai la rampa era già tutta alzata e non sono riusciti a fermarsi perché andavano troppo veloci.. Ah è non è strano che quella sera siano esplose anche tre bombe proprio nelle strade principali che portano alla sede dei vari gruppi? Quella sera tutti, ma proprio tutti i presenti, hanno perso qualcuno: un amico, un parente, un conoscente, senza mai scoprire chi fosse il colpevole. Che dici, pensi che vogliano saperlo?-

-non lo farai?-

-oh si, invece- mi volto verso la folla che ci ha circondati.

-volete sapere una volte per tutte chi è o chi sono i colpevoli?- Joel fa un segno con la mano alla sua banda.

-fossi in voi io starei ferma perché anche a me non serve molto per far esplodere una bomba-

-me la pagherei Madison-

-vedremo-

-mi riferisco adesso soprattutto ai black ricers che elogiano così tanto il loro capo, voglio sapere proprio cosa vi ha detto per farvi stare dalla sua parte- nessuno parla, poi una ragazza infondo si fa forza.

-che avrebbe rivoluzionato le corse progettando nuove automobili e che se fossimo stati dalla sua parte avremmo ricevuto molti soldi. Molti erano d'accordo ma altri si chiedevano da dove avrebbe preso tutti quei soldi. Non ci ha mentito, ci ha raccontato la verità perché aveva detto da subito che avrebbe aperto un mercato di spaccio e di vendita di armi, dato che ormai eravamo tutti abituati abbiamo accettato- ascolto con attenzioni.

-volete sapere cos'ha fatto con quelle armi? Beh, le bombe che sono esplose non si trovavano per caso proprio in quelle vie e il ponte non si è alzato perché doveva passare qualche nave, no no. Quel giorno non si è proprio mossa la rampa e a causare tutto quel disastro è stato proprio Joel- molti rimangono sbalorditi mentre altri avevano dei dubbi su Joel quindi non erano molto stupiti.

Un secondo dopo aver detto ciò sento una fitta alla pancia che viene trafitta da un pugnale.

Heyyy! Che succederà secondo voi? Ho ansia pure io ahaha. Spero proprio che la storia vi piaccia, grazie e ci sentiamo al prossimo capitolo. Scusate per eventuali errori ortografici.

Da Odio Ad Amore || Cameron Dallas, Madison BeerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora