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-aspetta! Ti devo dire una cosa- mi blocca Cameron prima di aprire la porta.

-che c'è?- domando confusa.

-stavo pensando... loro non sanno che riesci di nuovo a camminare e che insomma noi stiamo insieme- dice avvicinandomi a lui.

-noi stiamo insieme? Davvero?- chiedo per provocarlo un po'.

-tu che dici?- mi sorride maliziosamente.

-dico di dare tempo al tempo- faccio un ghigno.

-comunque a cosa vuoi arrivare?- continuo dato che non ho capito che intenzioni abbia.

-ho pensato che potremmo riferire le due novità quando tutti saranno arrivati, diciamo che potremmo fare una specie di sorpresa-

-mmh, va bene. Quindi adesso io dovrei ritornare su quella orribile sedia a rotelle?- annuisce mentre prende la carrozzella.

Cameron si dirige verso la porta e apre a Corbyn e Ashley.

-Cam!- lo salutano i fratelli.

-Corb, Ash- si abbracciano e dopodiché entrano in casa. Spingendo le ruote della sedia, certo di avvicinarmi a loro che vedendomi si sbrigano a raggiungermi. Da un lato mi dispiace mentire perché si preoccuperanno di non farmi faticare quando in realtà sto una meraviglia.

-Mad! Come stai?- chiede il ragazzo.

-bene, voi? Com'è Los Angeles?- provo a cambiare argomento.

-fosse per me, mi trasferirei subito là- afferma Ashley buttandosi sul divano e causandomi una risata divertita per la sua espressione.

Cameron e Corbyn vanno a scaricare le valigie che sono più di quanto mi sarei aspettata.

-ma cosa c'è qua dentro?- domandano i ragazzi che hanno dovuto sollevare un borsone insieme per quanto pesante è.

-fate piano! Lì ci sono i regali e alcuni sono molto fragili, si possono rompere e se succede peggio per voi- la bionda guarda i due poveretti con aria minacciosa.

Quando finiscono di portare tutto in casa, ci sediamo attorno al tavolo della cucina e facciamo colazione dato che sono le nove del mattino.

-allora, voi che ci raccontate? Cosa avete fatto durante questi giorni, soli in mezzo alle montagne e a tonnellate di neve?- Cameron mi guarda maliziosamente senza farsi notare dai nostri amici.

-bah, niente di che. Abbiamo ucciso il tempo congelando all'aperto e ingozzandoci di cioccolata-

-e ti lamenti?- dicono in coro i fratello.

-nono, ci siamo divertiti molto- tossisco quando sento ciò che ha detto.

-Mad, stai bene? C'è qualcosa che non va?- domanda Ashley preoccupata.

-si, tranquilla-

-cambiando argomento. Hai fatto qualche progresso?- domanda Corbyn.

-a dir la verità si. Un giorno ho come avuto una scossa per tutte le gambe e sono riuscita a muoverle leggermente, ma niente di più-

-sempre meglio di niente, almeno adesso abbiamo la certezza che non tutte le possibilità che tu torna a camminare siano andate perse- dice il biondino mentre beve un sorso della sua cioccolata calda.

Trascorriamo la giornata a chiacchierare e a mangiare, soprattutto mangiare.

***

Tre giorni sono trascorsi velocemente e adesso ci ritroviamo tutti seduti in salotto con indosso dei pigiama natalizi. Sarebbe una specie di riproduzione del giorno di Natale in cui apriamo i regali. Mi sento come tornata bambina.

Cameron mi guarda come per assicurarsi se sia il momento giusto per annunciare che stiamo insieme. Dopo averne "parlato" siamo giunti alla conclusione che siamo una coppia.

-ragazzi, avrei una cosa da dirvi!- provo ad attirare l'attenzione.

-non dirmi che sei incinta!- esclama Daniel.

-cosa? No! E poi chi sarebbe il padre?- dico.

-e io che ne so con chi scopi- cerca di giustificarsi.

-no, non è quello!-

-fiuu! Già sei sclerata di tuo, non immagino quando avrai un bambino- dice, passandosi una mano sulla fronte.

-cosa?- lo fulmino con lo sguardo.

-beh, devi ammetterlo che sei sclerata. Solo un po'! E anche lunatica- lo guardo con sguardo omicida.

-okay, scherzavo. Sei perfetta così come sei- alza le mani mentre io scoppio in una risata fragorosa.

-comunque, volete sapere cosa vi devo dire o per meglio dire far vedere- annuiscono confusi, così mi alzo dalla sedia a rotelle. Spalancano tutti gli occhi, increduli. Inizio a camminare e rimangono ancora più sbalorditi.

-c'è anche un'altra cosa!- interviene Cameron che si alza, avvicinandosi a me. Mi sorride, mette una mano dietro la mia schiena e mi bacia, davanti a tutti che incomincia ad applaudire.

-io lo sapevo!- urla Jack euforico come se avesse appena vinto alla lotteria.

-aspettate un attimo- interviene Kylie.

-da quand'è che state insieme?- continua lei.

-emh, da quando siamo venuti qua- risponde Cameron.

-ah, ora capisco!- dice con un sorrisetto malizioso.

Dopo aver scartato tutti i regali ci prepariamo per andare a sciare e dopo qualche ora riorniamo al calduccio.

-dobbiamo organizzarci per dormire!- dico prima che schiattino tutti sul divano.

-ci penso io!- Jack prende in mano la situazione.

-Jonah e Kylie, Zach e Ashley, tu e Cameron e uno fra me, Corbyn e Daniel dormirà sul divano mentre gli altri due si prendono una camera-

-no, dormo io sul divano! Dopotutto è stata una mia idea venire qua, è come se voi foste miei ospiti e non voglia che uno di voi dorma sul sofà-

-Madison, hai ricominciato a camminare da poco, non mi sembra il caso di farti dormire sul divano- cerca di convincermi lui.

-eh va bene-

Appena entro nella stanza, mi butto sull'enorme, soffice letto. Mi addormento poco dopo, tra le braccia di Cameron mentre mi accarezza i capelli.

HEY! Sono viva e sono tronata con un nuovo capitolo. Lo so che non è proprio il massimo, anzi. CI sentiamo nel prossimo capitolo e adesso penso di ritornare più attiva.
BYEEE!

Da Odio Ad Amore || Cameron Dallas, Madison BeerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora