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*alla fine leggete lo spazio autrice, se non tutto almeno la parte sottolineata che è veramente importante*

-tu un passo avanti a me? Ti devo per caso ricordare con chi hai a che fare?- dice Joel pensando di intimorirmi.

-io so perfettamente chi sei e come sei. Piuttosto io mi farei delle domande su qualcun altro fossi in te- rispondo io.

-ma per favore. Non saresti mai in grado di uccidere una mosca, figuriamoci una persona- 

-chi ha parlato di uccidere?- inizio anche io il suo giochetto.

Joel fa un cenno con la testa e subito dopo la sua banda mi circonda. Faccio un sorriso come se sapessi che tutto ciò sarebbe successo.

-io lo sapevo. Sei troppo vigliacco per fare le cose da te-

-non stiamo facendo ancora nulla- dice in preparazione di qualcosa.

-risparmiamo tempo. Vai dritto al punto se ne hai il coraggio, anzi se loro ce l'hanno- dico indicando tutti i ragazzi attorno a me.

-che divertimento ci sarebbe se facessi tutto velocemente- 

-che divertimento ci sarebbe per te se rovinassi i tuoi piani?- mi guarda di traverso nella speranza di scoprire qualcosa ma ormai è troppo tardi perché capisca cosa h intenzione di fare.

-secondo me stai solo cercando di prendere tempo- si avvicina sempre di più.

-sia quasi mi dispiace che finisca così... - continua Joel, passando due dita fra i miei capelli.

-potevamo essere grandi insieme... - posa lentamente la mano sulla mia guancia.

-ma tu hai sempre pensato che le mie idee fossero troppo assurde, troppo personali...- la sua mano cade sulla mia spalla.

-non mi toccare!- lo afferro per il polso.

-se proprio dobbiamo finirla, facciamolo come abbiamo iniziata- lo guardo dritto negli occhi, ma ovviamente lui non prende sul serio dato che fa una battutina squallida sulla mia agilità. Mi dirigo verso la mia Lamborghini e gli dico:

-l'unica cosa che ci teneva univa e che ci ha divisi è la strada. Io direi che debba essere lei a decidere- 

Joel entra in macchina, ma prima di salirci vado da Cameron.

-sai cosa dovete fare- gli dico.

-stai attenta!- 

-tranquillo-  poso le mie mani sulla sua faccia e lo bacio.

-ti amo!- dice lui.

-ti amo!- dico anche io in risposta.

Torno dalla mia macchina e mi preparo.

-rendiamo le cose più interessanti- intervengo prima che diano il via.

-usciamo fuori dalla pista. Gareggiamo sulla strada di tutti i giorni, quella di cui abbiamo visto diverse facce- Joel mi giarda stranito ma accetta.

Aprono i cancelli della pista e dopodiché inizia che quella che dovrebbe essere la resa dei conti.

La strada è molto è molto scivolosa a causa della neve che si è ghiacciata, menomale che ho le catene sulle gomme della macchina sennò mi sarei già schiantata contro un albero.

In quasi una decina di minuti scendiamo la montagna e imbocchiamo le strade della piccola cittadina. La gente passeggia tranquillamente per le vie illuminate da lucine e decorazioni natalizie, ma appena sentono i motori delle auto si spostano tutti ai margini.

Da Odio Ad Amore || Cameron Dallas, Madison BeerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora