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Sono così felice che non mi sembra vero. Dall'incidente di Amanda non penso di essere mai stata così bene, mi sento come l'anima in pace. Dopo che ho perso la sensibilità alle gambe, non pensavo che avrei potuto tornare a camminare, ero sicura di non farcela, che avrei ceduto subito, ma al mio fianco avevo persone che mi hanno aiutato a passare quel periodo, persone che si sono interessate veramente a me. Mi sto rendendo conto che oltre a chi odia e farebbe di tutto per vederti soffrire, c'è anche chi per un tuo sorriso andrebbe in capo al mondo, che è disposto a cedere la sua felicità, tranquillità, chiamatela come volete, per te e non credo che avrei conosciuto gente così se i miei genitori non mi avessero rinchiusa in collegio.

I miei genitori, beh che dire di loro, sono delle persone così ottuse che vedono solo ciò che va bene a loro. Non dovrei parlare così, infondo se non fosse per loro io non sarei qui e non sarei quella che sono, ma ogni tanto mi domando come sarebbero potute andare le cose per un no detto al posto di un si, di un'azione fatta contro voglia. Adesso, magari, potrei essere una studentessa modello, che prende sempre voti ottimi e che rende i propri genitori fieri de se stessa, oppure potrei trovarmi sotto un ponte a spararmi delle siringhe nelle vene perché mi sono rovinata la vita, o altro ancora potrei essere una delle principessine della scuola, che prende in giro gli "sfigatelli" ed esce con il ragazzo più bello della scuola, beh forse l'ultima cosa si è avverata anche se non sono la star del collegio. Non so cosa siamo io e Cameron, è successo tutto così in di colpo, è stato uno schiaffo in faccia che mi ha mostrato alcuni sentimenti che rinnegavo, non posso dire che lo amo perché l'amore l'ho sempre associato ad un qualcosa fin troppo superiore a noi, che non riusciamo a controllare, che si sviluppa pian piano e che non è soltanto attrazione fisica, sembro incoerente perché effettivamente io e Cameron siamo attratti l'uno dall'altra, ma io so di provare altro solo che non so cosa sia di preciso. Ho avuto altri fidanzati e non sono mai stata così bene con loro, Cameron mi fa sentire amata anche se non stiamo insieme. Mi chiedo come non siamo andati d'accordo? Insomma, siamo simili in molte cose che ci legano ma, purtroppo, ci somigliamo anche nei lati peggiori di noi. Siamo entrambi fin troppo testardi per cedere, fin troppo orgogliosi per scusarci e ammettere di avere torto, forse fin troppo acidi per poter amare davvero.

Mi volto verso Cameron che sta guidando e gli sorrido, un sorriso sincero che, nella vita, ho avuto poche occasioni di fare. Afferra la mia mano e l'accarezza. Questo gesto mi stupisce, pensavo che l'avrebbe posata sulla mia coscia, che è un chiaro segno su cosa si vuole fare ma invece no. Non riesco a decifrare cosa voglia facendo così.

-che c'è?- domanda vedendomi pensierosa.

-no, niente- rispondo.

-sicura?- insiste lui.

-sicurissima- stringo la sua presa e vedo che sorride. Ah quel sorriso, mi fa impazzire. L'ho sempre detto che ha un sorriso stupendo, non l'ho mai negato, nemmeno quando lo odiavo, se mai l'ho odiato veramente. è così bello, i suoi occhi nocciola brillano nell'oscurità, mi sembra di essere veramente in un sogno forse nemmeno lì. Ho paura che qualcosa possa rovinare questa mia beata felicità, non sono abituata e fino a qualche tempo fa ero convinta che nel mio destino fosse scritto che io non debba mai gioire.

-siamo quasi arrivati- mi informa Cameron.

-okay, ma passa dal boschetto perché potremmo attirare l'attenzione passando per l'ingresso principale della pista, dato che lì ci sono auto solo quando ci sono gare legali- gli do qualche informazione per evitare problemi.

-ma non vuoi fare un'entrata ad effetto?- chiede.

-no. In genere non le faccio mai, soltanto quando dopo mesi passati al collegio, sono tornata a gareggiare e poi cos'è successo? Un casino, quindi meglio di no-

Passiamo in mezzo a degli alberi fitti e ci ritroviamo di fronte a dei ragazzi che sembrano dei poliziotti.

-merda!- esclama Cameron.

-calma- dico io abbassando il finestrino.

-cosa ci fate qua a quest'ora?- domanda uno degli "agenti".

-fateci passare- dico praticamente ordinandolo. Non sono veri poliziotti, ma solo dei ragazzi travestiti in caso quelli veri vengano a controllare.

-mh, e sentiamo chi è la ragazzina che ci sta dicendo di farvi passare- Cameron serra la mascella e mi dice di andare, ma gli dico di no. Apro la porta ed esco.

-non è possibile- dice uno che finora non aveva fiatato.

-tu sei viva?- dice l'altro dei tre ragazzi.

-si e adesso vedete di farci passare e la prossima volta vedete di procurarvi dei distintivi o cose varie, perché se arriva la vera polizia vi sgamano subito- dico incrociando le braccia.

-aspettate ragazzi, chi ci dice che è veramente Madison Beer- interviene il primo.

-cosa intendi con la vera Madison Beer?- domando confusa.

-dopo che Joel ha pugnalato Madison, ci hanno raccontato che lei è morta- spalanco gli occhi.

-quindi è impossibile che tu sia lei perché è morta- scandisce l'ultima parole.

-senti io non so chi vi abbia raccontato quelle cose, ma sono viva, sana e vegeta quindi vedi di aprire quelle porte- dico a denti stretti, sto incominciando ad innervosirmi.

-sennò cosa mi succederà?- mi giarda con arai di sfida. Perfetto, se l'è cercata lui. Gli do un calcio nelle parti basse facendolo fremere di dolore e lo afferro per i polsi, incrociandogli le braccia dietro la schiena. Cameron, che fino ad adesso se n'era rimasto dentro perché aveva capito che volevo cavarmela da sola, esce di scatto.

-che succede qua?- domanda confuso. Guarda i ragazzi travestiti da poliziotti tremare dalla paura, loro sarà meglio cambiarli perché non oso immaginare cosa faranno se arriveranno i veri vigili.

-Mad, lascialo- mi dice.

-sei fortunato perché ho cose più importanti da fare- lo lascio cadere per terra. Può sembrare strano che una ragazza possieda tutta questa forza, ma sin da quando avevo 6 anni ho praticato sport per la difesa e l'attacco. Prima di tutto ho fatto karate, poi judo, arti marziali miste, autodifesa e box.

-aprite il cancello- dico agli altri che ormai se la stanno facendo addosso. Rientriamo in macchina ed entriamo all'interno della pista, spero che non ci siano altri problemi.

Hey! Ecco qua il nuovo capitolo, spero che vi piaccia! Scusate per eventuali errori ortografici ma ormai non controllo più i capitoli perché sennò non ce la farei a postare in tempo. Che succederà secondo voi? Ci saranno molti inconvenienti oppure la gara procederà liscia come l'olio?

Da Odio Ad Amore || Cameron Dallas, Madison BeerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora