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Il tempo passa in fretta ma le mie condizioni rimangono le stesse. In questo momento sto parlando al telefono con Jacob per organizzare un piano per convincere i miei genitori a lasciarmi andare in vacanza con lui. In caso non accettassero, io andrò lo stesso; dirò loro che l'ho obbligato io e che Jacob non ha avuto scelta.

In questo periodo ho notato che sono circondata da delle persone meravigliose, a cui interessa di me. Io non sono una persone che ama trovarsi al centro dell'attenzione, anche se capita spesso a causa del mio carattere e al fatto che sono a capo di un'organizzazione di corse clandestine, infatti spesso chiedo agli altri come stanno, se stanno attraversando un brutto periodo e cose varie perché mi sembra il minimo interessarmi a loro mentre fanno tutto ciò per me. Adesso posso dire che ho veramente capito cosa significa amicizia, cosa significa avere degli amici su cui contare.

-hey spaghetto, come va oggi?- chiede Jack mentre irrompe nella mia stanza, letteralmente irrompe. Vi starete chiedendo perché mi chiami spaghetto, questa è una cosa nostra più che altro. Io lo chiamo sempre noodles perché i suoi capelli mi ricordano quella pietanza cinese e dato che lui non doveva essere da meno mi chiama spaghetto ma non per i miei capelli, che non sono lisci ma mossi, ma per le mie gambe, dice che sono dritte e sottili proprio come gli spaghetti. Ho tentato di farmi trovare un soprannome diverso ma le opzioni lasciano poco a desiderare.

-bene, diciamo. Tu?-

-male, ho appena mangiato dei noodles che probabilmente dovevano essere scaduti- dice toccandosi la pancia.

-quelli confezionati, che devi solo aggiungere dell'acqua e scaldarli?-

-si-

-da quanto tempo gli hai tenuti nascosti sotto i vestiti da lavare?-

-emh, dall'inizio dell'anno- risponde, grattandosi la nuca.

-cosa? è normale che ti senta male, tu hai un impero di calzini sporchi e puzzolenti quindi non ti lamentare se ora hai la sensazione di vomito-

-eh va bene- dice sbuffando, mentre la porta della mia stanza si apre.

-ciao Mad, ciao Jack. ecco che si presentano due occhioni azzurri e un sorriso adorabile.

-le ciambelle sono per me?- chiedo direttamente.

-erano per te- risponde.

-cosa? Perché? Ho fatto qualcosa? Mi scuso, mi dispiace per qualsiasi cosa abbia fatto. Ora posso avere le mie ciambelle?- Daniel scoppia a ridere a che ci posso fare se sono golosa.

-sei un caso perso- dice asciugandosi le lacrime.

-lo so- rispondo addentando una di quelle bontà con il buco, ricoperte di glassa rosa.

-lo sai che ti voglio bene, vero?!- dico sorridendogli a trentadue denti.

-e per forze, io sono l'unico che ti porta i dolci ahaha-

-lo so, grazieeee- faccio la voce da bambina.

-dato che oggi mi sento generosa, voglio condividerle con voi- Daniel e Jack si guardano tra di loro e poi i loro occhi cadono su di me.

-sei sicura di stare bene?- chiede Jack, posando una mano sulla mia fronte.

-mai stata meglio, beh in realtà si sono stata meglio ma comunque si sto bene e non c'è da scioccarsi così tanto se vi offro il mio cibo-

-tu, Madison Beer, mangiatrice di dolci mondiale, offri a me e a Daniel delle ciambelle? Non ci credo, ahaha-

-per una volta che provo ad essere gentile nessuno mi prende sul serio, se non le volete, nessuno vi obbliga a mangiarle-

-oh si che ne voglio una, io non ho detto niente. è Jack che non vuole crederci- dice Daniel, afferrando una ciambella-

-ma cosa? Io stavo solo dicendo che è strano dato che non hai mai condiviso il tuo cibo con nessuno, anzi, andavi a scroccare dagli altri- cerca di giustificarsi Jack.

-m la vuoi questa ciambella si o no? è così complicato rispondere? Così mi fai pentire della domanda che vo ho posto-

-oh no no no, non ti devi pentire. Grazie per la ciambella- e finalmente si deciso.

Passiamo il pomeriggio tra risate e scherzi e appena se ne vanno Jacob mi chiama.

*inizio chiamata*

-hey! Allora com'è andata?- domando entusiasta.

-Mad, ho una brutta notizia-

-cos'è successo?-

-mi hanno telefonato dal college e mi hanno detto che se non passerò almeno tre di cinque test, mi manderanno via-

-cosa? Ma perché? Tu vai bene a scuola-

-è quel che pensavo anche io, ma dato che quest'anno ho deciso di passarlo come volevo io, c'è insomma di imparare gli argomenti per conto mio, adesso voglio farmi degli esami per controllare come sta andando la cosa-

-ma come fai?-

-beh ogni due settimane arriva un insegnante che spiega e approfondisce alcune cose ma per il resto faccio tutto da solo. Per questo adesso non sono al college, ma quando avevo scelto di fare questa cosa nessuno aveva detto che ci darebbero stati degli esami-

-okay, ma questo cosa c'entra?

-io devo studiare durante le vacanze natalizie. Non posso permettermi di perdere il posto in quella scuola. Mi dispiace tanto-

-ma quindi come facciamo?-

-ci ho pensato a lungo e mi è venuto in mente che tu e i tuoi amici potreste andare in vacanza insieme, loro sanno quel che ti è successo-

-c'è solo un problema-

-quale?-

-molti di loro vanno in vacanza co la propria famiglia-

-tutti?-

-no, non penso-

-perfetto allora. Potete andare nella casa in montagna, se volete, oppure vi organizzo qualcos'altro-

-mh... okay- rispondo incerta.

-che c'è?-

-no, è che io volevo passare un po' di tempo con te, con mio fratello-

-anche io, ma davvero non ho scelta-

-okay, allora parlo con chi non va in vacanza e poi ti dico- e riattacco.

*fine chiamata*

Scrivo a tutti di venire in camera perché avevo una cosa da domandare. Scopro che tutti sono liberi durante la seconda settimana di vacanze, ma per la prima lo è solo Cameron. è vero che con il mio incidente ci siamo avvicinati molto, ma io e lui non possiamo rimanere soli per una settimana in una stessa casa.

Hey! In questo nuovo capitolo abbiamo conosciuto meglio altri due personaggi della storia, Jack e Daniel. Spero che vi piaccia! Mi scuso per eventuali errori ortografici. Scusate se non ho postato per tutta la settimana, ma sono stata stra impegnata con la scuola e non avevo un capitolo pronto per la pubblicazione. Grazie mille per il sostegno e ci sentiamo nel prossimo capitolo.

Da Odio Ad Amore || Cameron Dallas, Madison BeerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora