E se non fosse vero che gli "opposti si attraggono"?
Che ciò che appariamo è quello che siamo?
Che si cambia sempre quando tutto non è più lo stesso?
E se invece fosse vero che ci si rende veramente conto di amare una persona solo quando ci si trova...
Mettete come sottofondo "lovely di Billie Eilish ft. Khalid" io ho scritto il capitolo con questa canzoni di sottofondo e secondo me dà un effetto diverso da quello che si ottiene leggendolo sena lovely.
Infondo leggete lo spazio autrice è molto importante. Grazie!
Sono confusa, molto confusa... Ho bisogno di riflettere ma allo stesso tempo di liberare la mente. Mi sa che è giunta l'ora di tornare un po' ai vecchi tempi.
Appena finito di fare la doccia ritorno in camera, indosso la divisa e prima di uscire invio velocemente un messaggio a... lo scoprirete.
Quando entro in classe noto che è tutto pulito, di sicuro avranno pulito i bidelli che probabilmente non sapranno nulla della mia punizione e di Cameron.
Mi dirigo agli ultimi banchi, mi siedo vicino alla finestra e guardo fuori. È una giornata nuvolosa, il cielo è quasi nero e ogni tanto si illumina a causa dei fulmini. Ci avvertono che alcuni professori sono in gita e che altri hanno preso dei giorni di riposo; non ha alcun senso questa cosa, riposo da cosa? Si sentono stanchi già dopo qualche mese di scuola senza far nulla? E noi? Noi non siamo stanchi?
Vado in camera e mi cambio, quasi tutte le mie maglie sono sporche e quelle pulite non so nemmeno se si possono definire così per quanto sono corte. Mi viene in mente la t-shirt di Cameron con cui ho dormito e decido di mettere quella con dei pantaloncini corti che di solito uso per correre.
Esco e vado fuori, in giardino. In questo momento oltre ad esserci i lampi, inizia anche a gocciolare, ma non mi importa, voglio solo uscire, prendere aria, ma soprattutto rimanere da sola. Mi sento come il cielo, buia ma un attimo dopo illuminata, per poi tornare di nuovo cupa.
Sta piovendo a dirotto adesso, ma io sono ancora qui, seduta sull'erba a guadare una tempesta e a riflettere. Sono bagnata fradicia ma questo è l'ultimo dei miei problemi.
Smetto di pensare e mi rilasso, ascolto il suono della pioggia quando si schianta sul suolo e quello dei tuoni quando rimbombano. Sembra quasi che mi stia scivolando tutto il mondo addosso, che nulla abbia più senso, che io sia l'unica persona rimasta su questa terra e che sia diventata un tutt'uno con la natura.
Vorrei rimanere così per sempre; molti odiano la pioggia soprattutto se ci sono anche lampi e tuoni, ma a me invece piace, mi rappresenta perfettamente, mi calma ma allo stesso tempo mi da una forza tale che mi sembra di riuscir a fare tutto; lo so può sembrare strano, insomma, tutto ciò non dovrebbe portare tristezza? Non lo so, forse dovrebbe o forse no, forse semplicemente ognuno ha un pensiero diverso che non è né giusto né sbagliato.
-perché sei qui, tutta sola, durante un diluvio?- una voce roca, che ormai conosco troppo bene, rompe l'atmosfera rilassante che ero riuscita a creare.
-dovevo riflettere ma allo stesso tempo staccare la spina- rispondo senza voltarmi indietro per guardarlo.
-dovevi farlo per forza con la pioggia e i lampi?-
-si- rispondo fredda. Non dice nient'altro, probabilmente perché non sa cosa. Si siede di fianco a me e, anche lui, si mette a fissare il cielo.
-da quanto sei qui fuori?- domanda dopo degli attimini di silenzio che sembravano infiniti.
-non lo so... forse da poco o da troppo... da qualche decina di minuti o da qualche ora-
-sei bagnata fradicia, ti ammalerai-
-no-
-come no?-
-no- e dopo questo non parla più, non per qualche minuto, no, ma per ore ed ore, tutte quelle che ci sono volute per calmare il cielo e me. È stato seduto lì, di fianco a me, senza che gli interessasse qualcosa del tempo.
Quando ormai è passato tutto, Cameron si alza e penso che se ne stia andando, invece, mi prende in braccio a mo' di sposa, io appoggio la testa sul suo petto, e mi porta in camera sua.
Mi poggia delicatamente sul letto, si dirige verso l'armadio e prende un'asciugamano e una felpa nera. Si gira ed io rimango a fissarlo, non capisco il suo atteggiamento ma in questo momento non ho intenzione di fare domande di nessun tipo.
Tolgo i vestiti bagnati, passo sul mio corpo l'asciugamano e indosso la felpa che mi aveva dato. Ha il suo profumo!
Intanto, anche lui si cambia, quanto toglie la maglietta rimango a guardare i suoi addominali, sono perfetti e il fatto che sia bagnato lo rende incredibilmente sexy.
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Decido di non interrompere questi pensieri come ho fatto altre volte, non ha senso.
Si sistema e senza dire nulla mi fa sdraiare sul suo petto, mi copre con una coperta e mi accarezza la guancia finché non ci addormentiamo.
HI GUYSSS! Ecco qua il nuovo capitolo, ci tengo veramente tanto anche perché è abbastanza personale. Tutte quelle cose che prova Madison, i cielo, la pioggia, i lampi tutto ma proprio tutto è ciò che penso e provo ed è per questo che ci tengo. È un pensiero che mi sono sempre tenuta per me ma sentivo come un peso e avevo come bisogno di sfogarmi anche se non sembra uno sfogo questo capitolo (non preciso per che tipo si sfogo si tratta, neanche nella storia perché io non mi trovo nella situazione della protagonista ma ci stava da raccontare sia per la storia sia per me). Mi viene più facile esprimere certe cose attraverso la scrittura oppure raccontando ciò a qualcuno che non mi conosce e che pensa che mi stia inventando tutto per una storia (in senso buono). Per questo vi ringrazio in ogni capitolo e a volte dico che non so proprio come sdebitarmi perché in alcuni capitoli inserisco "cose mie" e vedendo tutte quelle visualizzazioni, boh, mi fa uno strano effetto sapere che tutte quelle persone sappiano, indirettamente, ciò che provo. Questo assolutamente non è un male anzi è un bene irripagabile. GRAZIE, INFINITAMENTE GRAZIE PER TUTTO! Mi scuso per eventuali errori ortografici.
