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-baciami!- dico, quasi ordinandolo.

-non aspettavo altro- e le distanze si azzerano. Dentro le nostre bocche incomincia una danza e non so per quale strano motivo io volessi baciare Cameron, ma mi piace, troppo. Il modo in cui con una mano mi abbraccia e con l'altra mi accarezza i capelli, mi fa impazzire. Certo che ci sa fare.

Siamo sul gelido pavimento del soggiorno in pieno inverno con 0℃, ma nel tutto fa un caldo che sembra di stare dentro una fornace. Mi solleva ed io incrocio le gambe attorno alla sua vita, mi porta in camera da letto e mi sbatte contro il muro.

-tu hai un pessimo effetto su di me- dice sfilandomi velocemente la maglietta.

-ah si?- domando sensualmente per poi baciarlo di nuovo.

-aaaah, mi farai impazzire- dice come se si stesse trattenendo dal fare qualcosa.

-tu mi rendi vulnerabile- mi butta sul letto, bloccandomi le braccia.

-pure tu Dallas- e lo trascino sul materasso. Quello che abbiamo fatto lo lascio alla vostra immaginazione, ma è stata proprio una notte piena di passione.

*il giorno dopo*

Mi sveglio con la testa appoggiata sul petto nudo di Cameron, in mezzo al letto con coperte piene di piume su di noi.

-Buon Natale- mi augura quando nota che sono sveglia.

-Buon Natale- ricambio e lui mette il broncio.

-cosa c'è?- chiedo.

-mi saluti così?- domanda.

-e cosa avrei dovuto fare?- continuo.

-emh, baciarmi magari?!- dice ovvio lui.

-davvero?-

-si-

-ma noi non stiamo insieme- cerco di farlo arrabbiare perché è così sexy quando serra la mascella e mostra le vene del collo.

-nemmeno questa notte eravamo fidanzati- touché.

-e se ieri sera fosse stato uno sbaglio?- domando sedendomi.

-e se tu volessi farmi arrabbiare?- chiede mettendosi davanti a me.

-emh, non saprei- rispondo mordendomi il labro mentre guardo la sua bocca.

-fai la cattiva eh?!- dice facendomi sdraiare d nuovo.

-davvero?-

-ohssy- e si fionda sulle mie labbra. Mi sa che ci sta prendendo gusto, anzi che si stiamo prendendo la mano perché siamo andati oltre ad un semplice bacio.

Ci facciamo una doccia e decidiamo di mangiare perché le nostre pance ormai ci stanno implorando di mettere qualcosa sotto i denti.

-cosa cucini?- chiede Cameron, entrando in cucina, prendendomi per fianchi e facendomi girare verso di lui.

-pancake- dico sporcandogli il naso con l'impasto.

-ooh questa me la paghi, il mio bellissimo naso non si tocca- dice, facendo il finto arrabbiato.

-calma gli ormoni Dallas- dico.

-non ce la faccio, mi ecciti troppo- questa non me l'aspettavo.

-e poi sarei io quella che fa la cattiva- sbotto.

-ovvio-

-lasciami cucinare e forse, e dico forse, sarai ricompensato- cerco di trovare un compromesso perché veramente la mia pancia ormai si staccherà dal mio corpo e andrà a cercarsi del cibo da sola.

Da Odio Ad Amore || Cameron Dallas, Madison BeerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora