Capitolo 60||Jacopo||

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Passeggiare al tramonto è una delle cose che faccio raramente però mi piace un sacco.

"Durante la mia assenza potresti promettermi una cosa?"

Vorrei rivedere Matilde con i suoi lunghi capelli che le coprono tutta la schiena.

"Si, cosa devo prometterti?"

"Di farti trovare con i capelli lunghi come al nostro primo incontro."

"Va bene.Mi mancano i miei capelli lunghi."

Mi avvicino a lei e le porto una ciocca di capelli dietro l'orecchio e poi mi avvicino per baciarla. Mentre la bacio sento vibrare il cellulare nella mia tasca. Uffa!

È Cara...

Decido di rispondere ma non dicendo "Pronto Cara?"

Vorrà ringraziarmi per ieri che l'ho riportata a casa dopo che è svenuta dopo essersi ubriacata.

"Pronto?"

"Pronto Jacopuccio!Ci tenevo a ringraziarti per ieri sera."

"Ho fatto solo ciò che mi sentivo di fare per un amico."

"Per un amico?Ma hai capito chi sono?"

"Si...ehm..."

"Monello!Comunque ho saputo che parti. Posso rivederti un ultima volta per salutarti?"

"Okay, vediamoci domani ,  alle 17:00."

"In Piazza Duomo?"

"Ehm..."

Cerco di pensare ad un posto isolato in modo che nessuno che conosco mi veda con lei.Mi dispiace per Matilde che è vicino a me e sto fingendo di parlare con qualcuno che non sia Cara , sono un pessimo fidanzato.

"Jacopo devi tornare a casa ha detto mamma!"grida Camilla da lontano.

"Si!"le rispondo.

Al telefono sento Cara gioire....Cavolo!

Mi passo una mano sul viso e Matilde mi guarda in modo strano.Cara riattacca ed io mi sento già pieno di ansia.Se incontrassi Crystal , Tommy o ancora peggio Ambra lo direbbero a Matilde che le ho mentito e io la riperderei nuovamente. Matilde da un occhiata al suo whatsup e spalanca gli occhi.

"Che succede?"

"Il mio insegnante di ballo è partito per le vacanze e verrà a sostituirlo un ragazzo di due anni più grande di noi...."

Dò un occhiata alla foto e sembra già un so figo, so bello so il ballerino il foto modello!

Matilde lo guarda come se fosse un barattolo di Nutella e la cosa mi fa venire la gelosia.

Arriva suo padre e lei mi saluta con un misero "Ciao" e non è da lei perché solitamente ci mettiamo un ora per salutarci non meno di un secondo....

"Jaco!"grida mia sorella.

"SI PUÒ SAPERE CHE C'È ADESSO?"

"MAMMA VUOLE CHE RIENTRI!"

"HO CAPITO , NON SONO SORDO , STUPIDA!"

"MAMMA , JACOPO MI HA DETTO STUPIDA!"

Corro dentro casa e mi ritrovo mio padre e mia madre davanti a me, agitati.

"Che c'è?"

"Sii educato con tua sorella!"

"Si papà."

"Bravo figliuolo."

"Vado in camera mia a prepararmi che dopo esco a cena fuori con Michele , Tommy e Filippo."

"Filippo?Quel ragazzo vestito così poco alla moda?"

"Mamma devi accettare il fatto che ognuno ha il suo stile."

"Comunque dobbiamo parlarti."

"Ditemi."

"Partiremo dopo domani per Parigi."

"Parigi?"

"Tua sorella deve fare un saggio a Parigi e dev'essere accompagnata."

"Ma così salterò la partita di calcio!"

"Jacopo sei minorenne e devi venire con noi senza discutere!"

"Ma dai!"

Mi dirigo in camera mia e inizio a prendere a pugni il mio sacco da box in camera per sfogare la rabbia.

"Jacopo..."

"Camilla devi bussare prima di entrare!"

"Scusami fratellone, c'era la porta aperta."

Mi giro a guardarla e sembra spaventata. I suoi occhioni verdi  mi trasmettono molta tristezza.

"Sono io che devo scusarmi tesoro."

Vado verso di lei e mi inginocchio con le braccia a mo di ali aperte per abbracciarla.

"Non me ne frega nulla della partita di calcio, giocherò un altra volta perché avrò un impegno più importante..."

"Quale impegno?"

"Andare a vedere la mia ballerina preferita danzare sul palco."

"Ti voglio bene Fratellone mio!"

"Anch'io te ne voglio, Camilla."

Sono nervoso per l'incontro di domani con Cara, spero di non combinare sciocchezze perché non vorrei rovinare tutto con Matilde.

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