Capitolo 72||Jacopo||

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"Faranno un concorso per musicisti e come ricompensa ci sono 15.000€!"

(Quattro mesi dopo)

Lo zio è quasi guarito del tutto e ne sono felicissimo ma purtroppo non sono felice che io debba condividere questa gioia con una ragazza che non sia Matilde.

Delle mani mi attappano gli occhi e mi sorge un sorriso.

"Indovina chi sono!"

"Giulietta."

"Non chiamarmi Giulietta, lo sai che odio la storia di Romeo e Giulietta."

Giulietta è una ragazza mora con gli occhi verdi che mi è stata accanto dopo che Matilde mi ha lasciato.Non ho mai smesso di pensare a Matilde.

Mi dà un bacio a stampo.

"Che ne dici di andare nella mia stanza?"

"Scusa ma non mi va."

"Perché?"

Tra un mese dovrò lasciare la città e ritornerò a Milano. Tra pochi giorni ho l'esame e sto studiando duramente, però lo sto facendo per non pensare a come sarà il mio rientro e come sarà rivedere lei senza baciare le sue labbra e senza stringerla forte tra le mie braccia.

"Stai pensando a lei?"

Scuoto la testa e Giulia chiude il libro che stavo 'leggendo' che è stato proprio scritto da Matilde.

"Come puoi dimenticarti di lei se leggi i suoi libri?Butta questa roba nel cassonetto e vieni con me!"

"Hai ragione."

Quando si volta nascondo il libro in un vaso grande ancora vuoto.Non ho il coraggio di buttarlo.

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"Jacopo?"

"Papà."

"Cosa ti turba?"

"Pensavo a quanto è bello guardare le stelle a Roma."

"Pensavo che in Trentino ti piacesse guardarle."

"Ma anche qui sono belle."

"Beh, invece a me  piace guardare la città illuminata."

"È una bellissima città."

Mi dà una pacca sulla spalla e mi abbraccia.

"Come va con Giulia?"

"Mi sento un idiota."

"Perché?"

"Pensavo che la Giulia mi aiutasse a dimenticare ma...."

"Ma sei ancora troppo innamorato della  Matilde."

"Io voglio bene a Giulia ma non mi fa sentire dentro quello che mi fa sentire Matilde."

"Il primo amore non si scorda mai. Jacopo devi capire qual'è  la tua Cenerentola."

"Ma io l'ho già capito, papà."

"Allora chiarisci con Giulia e corri a riprenderti Matilde."

"Dopo gli esami?"

"Eh certo!"

"Però non voglio cercarla da sola ma con me verrà Raul."

La faccia di mio padre dice tutto.Raul si è rivelato un vero amico , non è cool ma gli amici non devono essere cool e nemmeno le fidanzate.

"Lo so che me ne ha fatte di tutte le salse però voglio dimenticare il passato."

"Figlio mio..."

Mi abbraccia ed io ricambio l'abbraccio. È da quando avevo undici anni che non ci davamo un abbraccio.

"Jacopo!"

"Mamma?"

"Luce dei miei occhi?"

"È arrivata una lettera da Filippo e dice che quando torneremo a Milano darà una festa e tu sei sulla lista degli  invitati."

Sorrido spontaneamente. I miei amici milanesi non si sono dimenticati di me.Le ragazze della scuola mi hanno mandato molti messaggi ma non ho risposto perché l'unico messaggio che voglio vedere è quello spedito da Matilde.

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