Capitolo 59||Mati||

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Sta notte non sono riuscita a dormire con tutte quelle cose che sono successe ieri sera. Mi alzo con fatica dal letto e dopo essermi lavata e asciugata  prendo la biancheria intima, una maglietta celeste ,un pantalone nero e degli stivali e mi vesto.Ieri Ambra mi ha confessato di aversi ricordato che Matt c'entra con l'incidente che le ha fatto perdere la memoria e  però lei non vuole confessarlo alla polizia perché si è dimostrato sempre un amico ,ma non ostante lei sia la mia migliore amica il mio pensiero cade prima su Jacopo e il suo comportamento di ieri sera...Perché si è comportato così? Perché non mi ha dato spiegazioni sta mattina per messaggio o almeno un semplice "scusami per ieri , ero fuori di me"?

Gli scrivo io.

Messaggio a Jacopo: Ti sei calmato?

Messaggio da Jacopo: Non del tutto.Possiamo parlare da vicino?

Messaggio a Jacopo: Si, dimmi solo il luogo e l'ora.

Messaggio da Jacopo: Vediamoci davanti al bar , alle 9:00?

Messaggio a Jacopo: Ma dovrei saltare scuola!

Messaggio da Jacopo: Oh ma che ti importa? È un assenza non un intero mese di assenze che devi fare!

Spengo il telefono e vado a fare colazione in cucina. Mio fratello Adriano è già sveglio da ore e sta finendo la colazione.

"Buongiorno." dico con la voce nasale.

"Buongiorno...."

"Dov'è mamma?"

"È in camera."

Si porta la tazza di latte alla bocca e dopo aver sorseggiato un po' di latte spalanca gli occhi.

"Non vorrai chiederle di stare a casa ,vero?"

"Si, e non guardarmi male!"

"Giustamente io devo sgobbare e andare a scuola!"

"Fermi tutti!" grida mamma arrivando all'improvviso.

Ci mettiamo in freeze e mamma scoppia a ridere in improvvisamente...

"Oggi non si va a scuola, è festa!"

"Festa?"

"Ad Adriano già brillano gli occhi per la felicità."

"È il primo dell'anno!"

Adriano corre in camera sua per dirlo ai suoi follower di YouTube . Alzo gli occhi al cielo e scuoto la testa pensando a quanto siamo stati sciocchi a non averci pensato.

"Mamma..."

"Si?"

"Posso andare a prendere un caffè con Jacopo?"

"Oggi è tutto chiuso..."

"Anche i bar?"

"Si."

Corro di là a scriverlo a Jacopo e lui dopo un oretta buona risponde...

Messaggio da Jacopo: Vieni a casa mia perché devo assolutamente spiegarti la situazione.

Mi batte forte il cuore. Cerco mio padre per farmi accompagnare il prima possibile così non sarò più agitata, forse.

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Arrivata a casa Soli mi accomodo nella sala degli ospiti con sua madre che mi ha aperto la porta.

"Ti faccio portare un cappuccino caldo?"

"No, la ringrazio."

"Tesoro se hai bisogno chiedi pure, okay?"

"Okay."

Mentre aspetto Jacopo mi alzo dal divano in pelle rosa cipria e dò uno sguardo alle foto delle esibizioni in teatro di Camilla.

"Ama la danza classica più di ogni altra cosa al mondo." dice la voce di Jacopo dietro le mie spalle.

Mi volto e i miei occhi blu incontrano i suoi  occhi cristallini.

"Ciao."

"Sei venuta."

"Si."

Mi tira a se e mi avvolge con le sue braccia.Rimango senza fiato ogni volta che vivo momenti bellissimi in sua compagnia.
L'abbraccio si scioglie e ci sediamo sul divano rosa cipria.
Mi prende le mani e le accarezza.

"Mia madre mi ha comunicato che mio zio sta molto male e sta mattina mi ha comunicato anche che staremo via per nove mesi."

"Quando partirete?"

"A Settembre."

Mi si riempie il cuore di tristezza per lui.Dovremmo stare nove mesi senza vederci e al sol pensiero non mi sento i polmoni però è giusto che lui stia accanto a suo zio e anche se ci rivedremo quando avremo diciannove anni.
Mi accarezza il viso e la sua mano è così fredda da farmi rabbrividire in un secondo.

"Piccola..."

Non mi aveva mai chiamata in questo modo , anzi , nei miei sogni si ma adesso non è un sogno...

"Jacopo..."

"Ti va di passeggiare al tramonto?"

"Adesso?"

"Adesso no, è mezzo giorno!"

Si è fatto tardi ed io vorrei stare ancora qui con lui.

"Abbiamo ospiti!"esclama suo padre.

"Hahaha, no , io stavo per andare via."

"Perché non ti fermi a pranzo?"

Guardo Jacopo e poi riguardo il padre e i loro occhi dolci mi impediscono di rifiutare.

"Chiamo mia madre e le dico che rimango qui."

Jacopo sorride e anche suo padre che sembra felice ma anche un po' preoccupato. Mi allontano per chiamare mamma.Si avvicina al figlio e gli posa una mano sulla spalla , Jacopo ha le mani in tasca e lo sguardo basso.

"Le hai parlato?"

"Si , papà."

"E come l'ha presa?"

"È stata comprensiva ma si vede che non è contenta..."

"È normale, anche tu non sei contento ,giusto?"

"No, non sono contento."

Spero che la distanza non faccia volare via il nostro legame e che anche a distanza noi continueremo ad amarci.Nove mesi senza di lui non saranno difficili ma neanche facili perché lui è il mio pensiero fisso , lui è il mio ossigeno e soprattutto una parte del mio cuore.

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