CAPITOLO 14

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AIDEN MILLER

Esce dalla piccola stanza legandosi i capelli in una coda di cavallo alta. Scuoto la testa ancora meravigliato da quello che avevo visto due ore prima. Non appena ha finito di armeggiare con la sua chioma,mi sorride.
Un gesto che mi ha parecchio sorpreso da parte sua.
《Come sono andata?》 mi domanda inclinando il capo e facendo una smorfia che la fa apparire tenera.
《Sei stata mitica,Johnson》 dice mio padre spuntando alle mi spalle e sorridendo soddisfatto. Lo guardo confuso. Non era ad una cena di lavoro? Noto la sua camicia leggermente stropicciata e le maniche rotolare fino ai gomiti che lasciano coperte gli avambracci.
《Grazie,Jeff》
《Avrei dovuto presentartela prima,Aiden. Anche da piccola era sicura di sè,proprio come te》 dice schioccando un sorrisetto compiaciuto
《Da quanto la conosci?》
《Da quando avevo tredici anni》 dice Sydeny attorcigliandosi la maglietta tra le dita e mordendosi il labbro nervosamente,il suo sguardo guizza dappertutto ed evita appositamente di posarsi sul mio.
《Come?》 mi esce involontariamenre dalle mie labbra. Mio padre ridacchia passandosi una mano tra i capelli
《È una lunga storia,Aiden》dice la ragazza
《Beh,Sydney,potresti tornare anche domani sera》
Lei deglutisce
《Domani sono impegnata tutto il giorno,Jeff》
Si scambiano un'occhiata e lui,come se capisse,annuisce. Sydney afferra il suo borsone e raggiunge la sua amica fuori. Ci saluta con un sorriso.
《Vorrei proprio sentire questa lunga storia》dico appoggiandomi al tavolo di legno e incrociando le braccia al petto. D'un tratto mi sento nervoso e contraggo la mascella.
《Cos'è sei infastidito?》
《Chi è veramente lei,papà?》
《Non è il mio argomento preferito e sono sicuro non sarà nemmeno il tuo》
Assume la sua solita espressione simile a quella di quando parliamo della zia
《C'entra con me e la zia? Con quello che è accaduto?》
Lui abbassa lo sguardo e annuisce
《Lei c'era,Aiden,era presente e si trovava lì dentro》
Spalanco gli occhi.
I suoi scatti d'ira
I suoi sbalzi d'umore
Il suo essere scontrosa
Tutto si collega come i pezzi di un puzzle
Sydney Johnson è la ragazzina che era diventata pazza?

***

Busso e lei mi dice di entrare.
Quando mi vede mi saluta con un sorriso smagliante e mi abbraccia calorosamente
《Ciao,zia》 mi bacia sulla guancia
《Siediti,tesoro》 mi indica la solita poltroncina nera di pelle e io obbedisco.
《Allora ... a cosa devo questa tua visita?》
Io mi passo la lingua sulle labbra inumidendole
《Volevo parlarti di una persona ... una ragazza》
Lei mi guarda curiosa e appoggia la schiena alla poltrona
《Ed è carina?》
《Non voglio parlare di questo. Più che altro della sua ... storia》
La sua faccia fa smorfie diverse. Da curiosa,a spaventata e intensa.
《La sua storia? Ha bisogno di aiuto?》
Io alzo le spalle
《Non so. In realtà speravo me lo dicessi tu》
《Io? Non so di chi stai parlando,Aiden》
Mi dice irritata
《Di Sydney Johnson》
Lei spalanca gli occhi e si alza di scatto dalla sedia. Mette le mani sui fianchi e comincia a respirare affannosamente.
《Perché?》
Io la guardo perplesso
《Cosa?》
《Perché proprio di lei?》
《Papà mi ha detto che...》
《Non ascoltare tuo padre quando c'è in ballo il nostro argomento,Aiden》
Poi aggiunge:
《Come diavolo fai a conoscerla?》
Mi alzo parandomi di fronte a lei
《Viene al locale di papà e proprio ieri sera ha combattuto lei》
《Sydney? Frequenta il Jeff?》
Se scoprisse che anche suo figlio gareggia penso che mia zia finirà in carcere...
《Sembri essere in molte confidenza con lei,la conosci?》
Lei annuisce grattandosi il mento con la mano destra e tenendo l'altra salda sul fianco.
《Come fai a sapere chi è?》
《Chi non conosce un Johnson?》
Automaticamente la mia bocca si piega in un ghigno divertito. Qualcuno bussa alla porta e mia zia mi fa cenno di andare. Sbuffo e la saluto,uscendo dalla stanza. Faccio cenno al ragazzo che può entrare e lui abbassa lo sguardo.
Evito di dare pregiudizi ed esco dall'edificio definitivamente.
《Ciao,Andy》
Pesto il piede a Edward e gli do uno scappellotto.
《Finiscila di chiamarmi così,maledizione. Adesso sei abbastanza grande da saper dire il mio nome》
Dico ridendo. Lui ride anche,ma con una smorfia di dolore per il piede che incornicia il tutto.
《Cosa fai qui? Non dovresti essere in palestra?》
《Mi sono preso un giorno libero,dovevo fare delle commissioni》
Il suo sguardo da divertito passa a curioso. Oh no!
《Che genere di commissioni?》
Incrocia le braccia al petto e alza il mento.
《Che ti importa?》
Lui alza le spalle e ritorna il suo sorriso. Il solito curiosone! Gli do una pacca sulla spalla e lo saluto,dicendogli di presentarsi stasera al locale perchè lo farò gareggiare. Quando mi dirigo alla mia moto vedo il ragazzo che stava minacciando Adrian Johnson la scorsa volta.
《Che vuoi?》
Lui alza la testa e posa il telefono, che stava maneggiando,in tasca.
《Ti avverto ti sei scavato la fossa da solo,amico》
《Non sono tuo amico e io non mi sono scavato proprio niente.》
《Ti sei messo nei guai》
《Sono i guai che vengono da me》
Mi metto il casco rapidamente e salgo in sella partendo. Mentre un semaforo rosso mi costringe a fermare,non appena il mio sguardo si posa sulla macchina al mio fianco scoppio a ridere. Sydney alza gli occhi al cielo,ma ridendo.
《Mi segui?》
Le domando
《Ancora con questa storia?》
Sbotta irritata. Continuo a guardarla e pochi secondi dopo la vedo allontanarsi.
Solo quando qualcuno suona il clacson furiosamente noto che il semaforo è verde. Riparto. Cerco di ricordare se quella notte lei era presente e se mi ricordo della presenza di una bambina al mio fianco,ma la mia mente sembra offuscata e non riesco ad individuare nella mia memoria l'immagine di una bambina con i capelli lunghi come mi aveva detto papà una volta.

《Lei c'era,Aiden,era presente e si trovava lì dentro》

Come se fossi io il colpevole di ciò che era successo la voce di mio padre si fa,quasi in modo insistente,sentire nella mia testa. Quest'ultima comincia a pulsare e ringrazio il cielo di essere arrivato a casa perchè ho proprio voglia di distendermi.
A quanto pare il destino non è d'accordo e mi ritrovo mio fratello seduto sulle scale del portico di casa mia.
《Cosa fai qui,Austin?》
Lui alza lo sguardo
《Ti devo parlare》

***

#SpazioLaRagazzaFredda29

Ehilà,ragazzi!Come state? Spero mi perdoniate per l'assenza,ma sono partita per Napoli per una settimana e devo dire che tutti i napoletani sono stati molto gentili con me

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Ehilà,ragazzi!
Come state?
Spero mi perdoniate per l'assenza,ma sono partita per Napoli per una settimana e devo dire che tutti i napoletani sono stati molto gentili con me. Spero che tra i miei lettori ci sia qualche napoletano,se sì fatemelo sapere con un commento se vi va.
Spero il capitolo vi piaccia.
Ah,quasi dimenticavo. Volevo informarvi che sto scrivendo un libro,ma che pubblicherò una volta finito questo.
A presto!

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