CAPITOLO 12 (ANDRE JAMES)

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ANDRE JAMES

《Continua così,Andre. Sei stato grande》
Si congratula con me Jeff
《Grazie,Jeff.》
Gli sorrido e lui mi da una pacca sulla spalla.
Prendo il mio borsone e continuo a passarmi un asciugamano sul collo sudato.
Esco dalla baracca di legno. Il mio respiro è ancora affannoso e ci sono persone che se ne vanno. Saluto velocemente i miei amici che stavano fumando e faccio strada verso la mia macchina. Controllo il cellulare ma niente! Dove diavolo è finita? Alzo gli occhi al cielo. È tipico di mia sorella sparire.
Un rumore e un lamento mi costringono a fermarmi. Mi volto verso destra,ma niente. Guarda a sinistra,ma non vedo nessuno.
Ma cos'era? Mi giro per vedere se c'è qualcuno alle mie spalle e vedo una ragazza seduta sul marciapiede che singhiozza e si asciuga le lacrime con i palmi. Mi avvicino cautamente. Mi schiarisco la gola per attirare la sua attenzione e lei si alza di scatto e si volta verso di me.
Chloe mi guarda sorpresa e deglutisce.
《Ehi,tutto bene?》
Chiedo preoccupato. Lei sembra sul punto di scoppiare di nuovo a piangere,ma si trattiene e annuisce invitandomi a lasciar perdere con un gesto della mano.
《Sì》
Sussurra
《Mh... a me non sembra. Ti serve aiuto?》
Questa volta scuote la testa e abbassa lo sguardo. Sentendola di nuovo singhiozzare estraggo dalla mia tasca un pacco di fazzoletti e gliene porgo uno.
《Grazie》
Si risiede sul marciapiede dandomi le spalle.
《Non mi sembra il caso che tu rimanga qua. Potresti incontrare gente non gradevole.》
Lei ridacchia tristemente e gira il busto,di nuovo,verso di me.
《Sto bene,James. Puoi andare》
Mi dice dolcemente. Le sorrido.
《Puoi chiamarmi Andre. E no,non me ne vado mai quando una donzella sta male》
Lei ride asciugandosi gli occhi con il fazzoletto
《Una donzella?》
Io annuisco ridendo di gusto
《Vuoi un passaggio? Ho la macchina lì》
Indico il mio pick-up nero e lei annuisce.
Le porgo una mano per aiutarla ad alzarsi e l'accetta più che volentieri.
《Dove abiti?》
Le domando una volta saliti sulla macchina. Lei si rabbuia e scuote la testa
《Non voglio andare a casa》
Sussurra
《Ti porto da Sydney?》
《È da suo zia Bethany a Manhattan》
《Ehm... vuoi venire da me?》
Lei si irrigidisce e spalanca gli occhi.
《Beh... io -》
《Nessun disturbo. Abito da solo e un pò di compagnia non guasta》
Metto in moto e lei non dice niente per tutto il tragitto. Anche se muoio dalla voglia di chiederle il perché del suo stato,non lo farò. Questione di rispetto.
《Eccoci》
Scendo velocemente dal pick-up e le vado ad aprire la portiera senza darle il tempo di farlo. Lei ridacchia sorpresa. La richiudo e pesco le chiavi di casa.
《Puoi sederti sul divano》
Lo indico e vado verso la cucina.
Riempio un bicchiere d'acqua e vado verso di lei e glielo porgo.
《Grazie,Andre》
Le faccio l'occhiolino e mi siedo accanto a lei.  D'un tratto nel suo polso destro noto dei lividi e salgo con lo sguardo su tutto il suo braccio,li vedo anche lì.
《Cosa hai fatto?》
Chiedo curioso di sapere la risposta.
Posa il bicchiere vuoto sul bracciolo del divano e si abbassa la manica della felpa.
《Nulla di che》
Dice sorridendo per smaltire la tensione. Ma non riesco a ricambiare e rimango serio.
Alzo un sopracciglio e comincio a muovere la gamba. Come ogni volta che mi innervosisco.
《Sydney lo sa?》
《Te l'ho detto lei è a Manhattan e quando ritornerà questi spariranno》
Dice indicandosi il braccio.
《Chi te li ha fatti?》
Dico alzandomi dal divano e incrociando le braccia al petto,mi paro davanti a lei.
《Non ti importa》
Dice irritata e alzandosi a sua volta dal divano. Vedo che si sta dirigendo verso la porta  e io la fermo per il braccio "non ferito".
《Mi hanno detto che sono un fenomeno ad aiutare le persone. Beh vorrei aiutarti》
Dico sarcasticamente e dolcemente. Lei alza gli occhi al cielo e si libera dalla mia presa.
《Nessuno vuole aiutarmi,Andre.》
《Io sì》
Le dico sinceramente. Oltre ad essere bella non è una gallina. Ed è una combinazione perfetta. I suoi capelli castano scuro arrivano fino alla vita e lei se li scosta infastidita.
《Cosa ti importa?》
《Non amo molto le persone che toccano le ragazze. Mia madre mi ha sempre cresciuto con l'idea che voi siete come fiori e si sa che ,se non lo tocchi con delicatezza,rischia di rompersi.》
Lei deglutisce a ciò che ho detto e sospira.
《Me la cavo da sola. Te lo ripeto,James: sto bene》
Esce definitivamente da casa e io impreco.

***

Faccio una smorfia di dolore per la schiena intorpidita e mi alzo poggiando i piedi caldi sul pavimento freddo.
Mi strofino gli occhi e appena mi giro noto mia sorella distesa al mio fianco.
Alzo gli occhi al cielo e le do una pacca sul sedere. Lei scoppia a ridere. Sapevo che fingeva di dormire.
《Si può sapere dov'eri finita?》
Lei mi guarda scostandosi delle ciocche di capelli e schioccando uno di quei sorrisetti che odio.
《Ero con Nate》
Esco dalla stanza prima che inizi una delle solite discussioni.
《La mamma lo sa che sei qui?》
《Sì》
Mi urla da camera mia e mi raggiunge in cucina.
《Cosa facevi con quel tizio,Courtney?》
Le domando nervosamente prendendo la padella per farmi delle uova strapazzate.
《Non è andata come credi》
Sbatto una mano sul ripiano
《Ah no?》
Urlo. Ha solo quattordici anni,maledizione!
Lei sospira. Sento che si sta mettendo le scarpe e un attimo dopo la porta di casa sbatte. Serro la mascella e continuo a farmi colazione. È sempre così tra noi.
Non ho chiuso occhio stanotte. Ho pensato a Chloe e in mente mi sono balenate tante ipotesi su come si era ridotta il braccio.
Non mi sembrava nessuna ragionevole.
Stasera ho un altro ennesimo combattimento e spero di vederla.
Domani dovrà combattere Sydney e sono curiosa di vedere quella ragazza in azione.
Rido solo al pensiero. Aiden mi ha detto che se la cava piuttosto bene,ma sono sempre stato un ragazzo che se non vede non crede. Afferro il piatto con le mie uova e vado in salotto per accendere la televisione,ma proprio in quel momento suonano al campanello.
Sarà quel coglione di Derek. Non appena vado ad aprire mi ritrovo proprio lui.
Gli faccio cenno di entrare e lui mi da una pacca amichevole sulla spalla.
《Come va,amico?》
Appena mi guarda in viso fa una smorfia di disgusto
《Ti sei guardato allo specchio?》
Mi domanda. Gli faccio il dito medio e lui ridacchia.
《Non ho dormito molto》
《Già,l'ho notato. Cosa è successo?》
《Mia sorella》
Mento e lui lo capisce subito. Non a caso è uno dei miei migliori amici.
《La verità》
Mi ammonisce e io sospiro e gli racconto tutto.

***

#SpazioLaRagazzaFredda29

Ehilà,ragazzi!Ho voluto mettere questa parte per divertimento e anche perché mi piacciono molto loro due insieme

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Ehilà,ragazzi!
Ho voluto mettere questa parte per divertimento e anche perché mi piacciono molto loro due insieme.
Quindi ho deciso di fare un POV anche di Andre,che sono sicura vi stia simpatico quanto sta simpatico a me.
Spero vi sia piaciuto.
A presto!
P.s
#589 in #storiedamore

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