UNO

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"Addio mondo crudele. Un giorno tornerò... e mi vendicherò" dico, con tono drammatico, mentre scendo le scale lentamente agitando le mani.

Scott mi lancia un'occhiata annoiata.

"Io! Reel Payn! Ho dato molto al mondo

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"Io! Reel Payn! Ho dato molto al mondo... ma il mondo non mi ha restituito il favore.." vado avanti nel mio teatrino. Mi piace il dramma, lo ammetto.

"Santo Dio, non stai mica andando in guerra" si lamenta il mio tutore, "vuoi muoverti a scendere quelle dannate scale? I ragazzi sono fuori che ti aspettano"

Gli lancio un'occhiataccia.

"Non osare interrompere il mio dramma" rispondo, "comunque, stavo dicendo... Oh mondo crudele! Io sarò forte e andrò incontro al mio destino..."

"Reel!" sbotta Scott.

"Che c'è?!"

"Adesso basta con questa sceneggiata, muoviti o salgo io a prenderti!"

"Uff, tu sei un uomo anti-divertimento" sbuffo.

Lui geme alzando gli occhi al cielo, e io rimango a guardarlo. Se non fosse per questo nano con gli occhiali da nerd io sarei sola al mondo adesso. Gli devo tutto, ma certe volte dovrebbe rilassarsi di più. Nonostante io gli voglia un bene enorme, non posso andare in mezzo a quei cosi puzzolenti e a quelle altre cose dal cervello gallinomorfo.

"Ops, forse ho dimenticato le mutande... sarà meglio che torni di nuovo a controllare"

"Non ti azzardare signorina!"

Scott ringhia e lo vedo rincorrermi su per le scale facendo due scalini alla volta. All'improvviso mi afferra e mi carica sulla schiena come un sacco di patate.

"Mollami! Potrei davvero aver dimenticato le mutande!"

"Beh, i tuoi nuovi compagni ne saranno felici"

"Vuoi farmi violentare?! Sei un patrigno crudele! Non ti preoccupi per la tua figlioccia?"

"L'ultimo che pensavi ci stesse provando con te è finito in ospedale con una scapola lussata, il naso sanguinante e un occhio nero. È per gli altri che mi preoccupo se mai"

"Dovevo difendermi! Quello mirava a violarmi!"

"Chiederti un fazzoletto e dirti che sei carina non è mirare a violarti, Reel, è fare conversazione" dice a fatica, portandomi di peso fuori di casa.

"Non si sa mai" dico, sfregandomi il mento, ancora a penzoloni.

Scott mi posa a terra e poi si mette due mani sui fianchi. Sembra molto più vecchio di quanto non sia. Avere trentacinque anni e dimostrarne quaranta non è molto carino.

"Promettimi che non farai niente di stupido"

"Dovresti cambiare occhiali, sembri strabico con questi addosso. Devi trovarti una donna, non puoi andare in giro trasandato"

"REEL PER L'AMOR DEL CIELO"

"Okay, okay..." sbuffo, entrando in macchina, "starò attenta".

"Mi raccomando"

"Lo sai che sono la migliore" dico, facendogli l'occhiolino e tirando su il vetro dell'auto, in modo che non si possa vedere all'interno.

New Jersey, sto arrivando.

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