QUATTRO

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Entro, sta volta nell'aula giusta, e mi ritrovo in una stanza di media grandezza, con banchi ed esseri senzienti al suo interno. Ad accogliermi trovo un grande uomo panzuto, con la pelata e gli occhiali. Deve essere il professore se non sbaglio. Sembra che abbia inglobato un pianeta.
Dietro di me, Mason fa il suo ingresso.

"Buongiorno. Lei deve essere la studentessa nuova... Eleonore Parker, giusto?" dice, con un accento buffo.

Non ridere. Non ridere. Non ridere.

Annuisco, mordendomi il labbro. Non voglio farmi buttare fuori già il primo giorno.

"D'accordo, si accomodi lì. Bennet lei si muova a sedersi, non é nuovo" mi dice, indicandomi un banco vuoto di fianco ad un ragazzo piuttosto strano, rivolgendosi poi a Mason.

Mi dirigo verso il banco e appoggio la mia roba. Spero che il mio vicino non sia in vena di socializzare, perché non ho proprio voglia.

"Bei capelli, che hai fatto? Ti sei lavata i capelli con l'amoniaca?" ridacchia una voce femminile dietro di me. Io mi volto, annoiata, e vedo che la risatina proviene da una ragazza dai capelli neri, le labbra gonfie e con la faccia piena di trucco.

"No, mi sono venuti così dopo aver visto Satana. A forza di sgozzare capretti di notte alla fine sono riuscita ad incontrarlo" dico, seria.

La ragazza mi rivolge uno sguardo inorridito. Se questi hooligans pensano che mi importi qualcosa di fare bella figura hanno capito malissimo. Sorrido malevolmente vedendo la sua faccia e scoppio in una risatina.

"Okay, adesso basta ragazzi! Iniziamo la lezione"

Il vecchio panzone comincia blaterare cose sulla chimica, che io ascolto con scarso interesse. Per la maggior parte sono tutte cose che so già, mentre alcune sono addirittura sbagliate. Dio mio, dovrebbero controllare i professori prima di assumerli, altrimenti rischiano di creare dei mostri ignoranti a forza di sparare stronzate.
Per fortuna la lezione finisce in fretta e io posso fiondarmi fuori dalla porta in men che non si dica. Devo cercare anche il mio armadietto, tra l'altro. Lo trovo senza fatica, ma quando inserisco la combinazione purtroppo l'armadietto non si degna di aprirsi. Accidenti a questi cosi. Mi do un occhiata in giro: sembra che nessuno mi stia guardando. Do una gomitata all'armadietto e quello si apre senza troppi sforzi. Anche un bambino potrebbe sfondarli senza problemi.

"Woah, come ci sei riuscita?!" mi osserva un ragazzo, stupito.

Cazzo, mi ha visto.

"Oh beh, nella mia vecchia scuola avevo un armadietto con lo stesso problema. Col tempo si impara" dico, cercando di sembrare credibile.
Per fortuna sembra che il belloccio se la sia bevuta.

"Sei nuova vero? Anche perché sarebbe stato strano non averti mai notata con quei capelli" mi dice un suo amico che non avevo notato.

"Hai qualche problema coi miei capelli?" chiedo seccata, sollevando un sopracciglio.

"No, non era una critica. Sono molto particolari" mi risponde, sfoderando un sorriso.

Devo ammettere che entrambi sono ragazzi molto belli. Sembrano i classici fighetti della scuola alla Zack Efron. Si, ho visto tutti e tre gli High Scool Musical. Sono piu' sentimentale di quanto non sembri.

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A WHITE HAIR SECRETDove le storie prendono vita. Scoprilo ora