TRENTAQUATTRO

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"A Eleonore e Nathan!"

Alan urla come se non ci fosse un domani, e io gli faccio segno di abbassare la voce per non svegliare tutto il vicinato.

Alla fine abbiamo dovuto posticipare i festeggiamenti di ben cinque giorni a causa di una verifica o di interrogazioni varie, ma ora eccoci qui.
Solleviamo i bicchieri e brindiamo a questa assurda relazione che è venuta a crearsi in questi giorni. Per ora devo dire che è andato tutto bene, e tra uno sbaciucchiamento e l'altro devo dire che potrei anche abituarmi a questa situazione. È tutto così... Normale.
Per stasera ho chiesto a Scott di poter rimanere a casa da sola con i quattro fulminati, e in pratica l'ho quasi obbligato ad uscire. Per una volta me lo perdonerà.

Abbiamo appena finito di mangiare una pizza gigantesca formato famiglia e Alan è già sulla buona strada per l'ubriachezza molesta.

"Sono un po' triste però"

Sollevo un sopracciglio.

"Perché?"

"Beh perché il primato lo volevo io. Non mi sono mai fatto una coi capelli bianchi"

Afferro una patatina avanzata dalla cena e gliela lancio addosso, colpendolo in faccia. Alan scoppia a ridere e per poco non perde l'equilibrio e non cade dalla sedia.

"Eddai, avremmo potuto fare tanti piccoli Alan insieme"

"Ma taci ogni tanto?" chiedo ridendo.

"Se mio fratello ti sentisse probabilmente ti strozzerebbe" osserva Mason.

"Ehi, io sono il suo consigliere amoroso, vengo pagato per questo" lo zittisce Alan.

"No, non è vero" interviene Ben, perculandolo.

Alan sospira sonoramente e grazie alla sua smorfia scoppiamo tutti in fragorose risate.

"Se mai vorrò dei piccoli Alan te lo farò sapere" dico, scherzando.

"Vedete? Questa sì che è solidarietà tra amici!" urla lui, rimproverando gli altri tre.

"Ehi, perché non rendiamo la serata un po' più piccante?" se ne esce Wade.

Ho già paura.

"Cioe?"

"Giochiamo ad obbligo o verità"

Tutti ci guardiamo l'un l'altro per decidere cosa fare e devo dire che a me non dispiace l'idea a meno che non debba fare cose oscene o scorrette.

Ci mettiamo sul divano e decidiamo di usare la versione tecnologica del gioco, che Wade ha prontamente scaricato dall'app store.

"Pronti?"

Annuiamo tutti, e lui tocca lo schermo. Primo giocatore: Mason.

"Obbligo o verità?"

"Verità"

La domanda compare e tutti speriamo che non sia qualcosa riguardante la sua ex.

"Il bacio più schifoso mai dato?"

"Mmh.. Credo quello a Nelly Parsons alle medie. Aveva l'apparecchio e avevo saliva ovunque in pratica"

Ew. Abbastanza vomitevole.

Altro giro, altra corsa: sta volta ad uscire è Ben.

"Obbligo"

Mmh, abbiamo dei segreti eh?

"Bacia la persona alla tua destra"

Ben si gira e sfiga vuole che abbia di fianco proprio Alan. Il maniaco lo guarda con fare ammiccante e Ben chiede insistentemente di cambiare obbligo.

"Ah, quante scuse, non sei mica fidanzato tu!"

Alan gli afferra la faccia e gli schiocca un bacio veloce. I due escono dalla prova distrutti e con delle facce abbastanza schifate.

Il concorrente successivo è proprio Alan.

"Verità, non li reggo un altro obbligo, sono troppo poco ubriaco"

"Di che colore indossi le mutande?"

"Blu" dice semplicemente lui.

Se le domande sono tutte così buon per me. Finalmente arriva il mio turno e scelgo verità, in modo da non incasinarmi troppo la vita.

"L'ultimo posto in cui hai fatto zozzerie al di là del bacio"

Faccio per aprire la bocca, ma dopo averci ragionato rimango senza dire nulla.

"Beh El ha detto che non è mai uscita con un ragazzo, quindi non dovrebbe..." Mason parte convinto, per poi voltarsi e non trovare la conferma che cercava nella mia espressione.

"El?"

"Ehm.. In verità ci sarebbe una cosa..."

"Tu e Nathan avete fatto cosacce e io non ne sapevo niente?! Racconta immediatamente" tuona Alan.

"M-ma, ma quando?!" chiede Mason, con gli occhi sgranati.

"Non so se volete davvero sapere i dettagli, ANDIAMO AVANTI" ordino, imbarazzatissima.

"Oh no, tu adesso parli" mi ferma Alan.

"Già, è giusto farci sapere" annuisce Ben.

"Ma non è nulla di così serio..."

"La verginità è una cosa molto seria invece! Al di là di quella c'è un mondo di cose fighissime!" puntualizza il maniaco.

"Alan, non metterle pressione" lo rimprovera Mason.

"Ehi, fermi, non ho mica perso la verginità"

E anche se fosse non è una cosa così tragica mi verrebbe da aggiungere.

"Quindi preliminari. Che genere?"

"Ragazzi, Eddai, basta!" tuona Mason, in mia difesa.
Grazie al cielo.

"Tu zitto!"

Alan afferra un cuscino e comincia a cartellare Mason di colpi. Lui fa lo stesso e in quattro e quattro otto parte una guerra furiosa,che fa sì che il gioco venga messo da parte.

Dopotutto, anche se un po' stupidi, sono dei bravi amici.

A WHITE HAIR SECRETDove le storie prendono vita. Scoprilo ora