Capitolo 2

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# Capitolo 2

HEISEL'S POV:

La porta si apre lentamente. Gli occhi marroni di Alice si spalancano e prima che possa anche solo dire una parola getta le braccia al mio collo e mi stringe forte a lei.

"Heisel" urla.

"Alice" la imito e ricambio il suo abbraccio. Si stacca lentamente e mi guarda attentamente, ogni mio dettaglio.

"Forza, entra" il sorriso è stampato sul suo volto e non sembra volerlo mollare. Vederla così felice mi riempie il cuore di gioia.

"Sei dimagrita tesoro, sei stata bene? Altre novità sull'America? Qualcosa che non mi hai raccontato per telefono?" Mi fa l'occhiolino e scoppiamo entrambe in una risata.

Mi siedo sul suo divano rosso in pelle, una davanti all'altra e lei abbassa il volume della televisione che probabilmente stava guardando.

"Si, sono stata bene.. Per quanto potessi" sorrido "Lo sai, questa esperienza mi è servita molto.. Però per la tua tristezza, nessuna news dall'America" ridacchio e lei pure.

"Ne farò a meno" mi dice "Prendo qualcosa da mangiare" si alza e va velocemente in cucina.

Mi guardo intorno mentre l'aspetto e noto che ha fatto delle piccole modifiche. Sul mobile dove la televisione c'è una foto con Liam, proprio accanto a quella con me. Ce ne è anche una coi ragazzi ma Harry non c'è.

"Ecco qua" dice distraendomi dalle fotografie.

Riprende il suo posto davanti a me e mi sorride mentre mangio una patatina.

"Dio, mi sei mancata tantissimo"

"Anche tu" la malinconia si fa spazio nella mia mente ed è inevitabile per me venire attraversata da mille ricordi diversi. Le sere in cui abbiamo dormito proprio su questo divano, ridendo e scherzando. Tutte le volte in cui invece lei è stata il mio angelo e si è preoccupata per me, per la mia salute. Tutte le volte che credevo di stare bene e invece era solo una sporca illusione creata dal mio cervello per alleviare lo strano martello che picchiava contro il mio cuore.

Le volte in cui mi sono ubriacata e lei mi ha dovuto riportare a casa. Lei mi ha tenuto la fronte e lei ha sprecato tantissime serate.

La lontananza mi ha fatto capire anche questo. Ho sempre dato per scontato il supporto di Alice, il suo amore nei miei confronti, quando invece non è per niente così. C'è pieno di persone che si fingono amiche e poi alla prima stronzata ti abbandonano, lei non l'ha mai fatto. Abbiamo avuto i nostri alti e bassi, ci sono state volte in cui non la capivo e lei non capiva me. Volte in cui l'avrei ammazzata e altre in cui non volevo nemmeno ascoltarla, ma non ci siamo mai e dico mai smesse di volere bene. Mai. Perchè nessuna persona alla fine, è stata anche solo un quarto di ciò che lei è per me. È stata la mia compagna di avventure, di vita, di dolori, di gioie e di sbronze. Crollo io, crolla lei. Crolla lei, crollo io.

Ci teniamo in piedi a vicenda da quasi tutta una vita.

"Mi hai fatto la sorpresa più bella del mondo" sorride e si allunga per prendere una lattina di birra che ha portato insieme alle patatine. La apre e inizia a berla mentre io la guardo felice. Sono sicura che i miei occhi brillino mentre guardo la mia migliore amica.

"Sentivo il bisogno di vederti" le dico "E di parlarti".

Appoggia la lattina sul tavolino in vetro davanti a noi e spegne definitivamente la televisione.

"Certo, di cosa vuoi parlarmi?" Mi chiede. Nel suo tono un velo di preoccupazione e mi si stringe il cuore a sapere che pensa sempre a me. Al fatto che io abbia bisogno del meglio.

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