Looooove u all.
E adesso cerco di rispondere ai messaggi, ma mi si blocca come sempre.
Ci starebbe una parolaccia, ma voglio fare l'educata.
Capitolo 26
Dopo circa cinque minuti passati a filmare le loro battutine stupide, decido di appoggiare la telecamera sul balcone e andare a dargli una mano.
"Probabilmente moriremo tutti avvelenati dopo questa cena" dico. Mio padre ride ed Harry anche. Sono carinissimi mentre si lanciano occhiatine e pensano alla risposta più tagliente da darmi.
"David, le posso assicurare che il novantotto per cento delle volte, sono io che cucino" dice Harry, mescolando il sugo. Gli do una piccola gomitata sul fianco e lui si finge addolorato. Idiota.
"Sarai una pessima donna di casa" dice mio padre.
"Ehi, sono una grandiosa donna di casa"
"Per niente" dice Harry. Ridacchio mentre appoggio la testa sulla sua spalla. Mi guarda dall'alto, regalandomi un sorriso.
"Aspettate" la voce di mio padre più acuta del solito mentre mi indica con il mestolo. Le soppracciglia inarcate. "Vivete insieme?"
Non so davvero descrivere la sua espressione in questo momento. Sembra sorpreso e confuso, curioso.
La mia risata risuona nella stanza e Harry sorride, scuotendo la testa.
Non ho mai preso in considerazione l'idea di vivere con Harry. Forse sarebbe un passo troppo azzardato, oppure no.
Prima che io partissi per l'America vivevamo praticamente insieme. O lui era sempre da me, o io da lui. Ma non è come vivere insieme.
Dividere la casa con una persona vul dire condividere ogni cosa, ogni momento. Una riduzione degli spazi sia per me, che per lui.
Da un lato, però, mi piacerebbe svegliarmi ogni mattina con Harry al mio fianco, tornare a casa e trovare lui già ad aspettarmi o cucinare qualcosa io per lui dopo una giornata in cui si è stancato parecchio.
Non so come questo sia successo.
Come questi pensieri siano entrati nella mia mente, in un passato non troppo lontano, rabbrividivo al solo pensiero di dover condividere qualcosa con qualcuno, e ora mi ritrovo a voler dividere tutto con Harry, perfino me stessa.
"No" dico. "Magari, prima o poi" sorrido.
Posso vedere le guance di Harry tingersi di rosso e mio padre che ridacchia mentre ci guarda. Sono sicuro che si sta divertendo a vederci entrambi in imbarazzo.
"Cosa mi sto perdendo?"
La voce di mia madre risuona nella grande cucina. Quando entra, un sorriso leggero e felice è dipinto sul suo volto. Un sorriso che non vedevo da tanto tempo. Sono felice di assistere alla rinascita di questa donna.
Io l'ho sempre saputo che in realtà, è forte e meravigliosa, ma ho avuto sempre troppo poco tempo per notarlo, o per farglielo notare. O almeno così credevo.
Ma sono sicura che mio padre l'ha amata e onorata in tutti questi anni. Sono sicura che anche quando lei non sorrideva, non dormiva e non cucinava, le continuava a dire quanto fosse bella e quanto fosse brava. Ne sono sicura perché mio padre ha fatto tanti sbagli, ha una mente un po' chiusa, sa essere terribilmente esigente, ma ama mia madre con ogni fibra del suo corpo.
E si vede anche adesso, proprio ora. Mentre siamo in questa cucina e lei sorride, ci guarda, si avvicina e mi abbraccia. Abbraccia pure Harry. E mio padre, lui non smette mai di guardarla. I suoi occhi già felici da prima, ora sembrano poter scoppiare dall'allegria, ed è bellissimo.
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Gray 2
Fanfiction"Amo i solitari,i diversi,quelli che non incontri mai. Quelli persi,andati,spiritati,fottuti. Quelli con l'anima in fiamme" -Charles Bukowski.