Nel capitolo precedente c'era scritto "Sta morendo" non 'sto', quindi non è Heisel. Nei capitoli 21 e 22 Heisel ne parla tanto del fatto che suo nonno stia male, sia nella lettera a Maya che con Louis.
fiveHeroes_ ha postato l'intervista che mi ha fatto due giorni fa, se non sbaglio. È stata carinissima e gentilissima e se vi interessa, passate a leggerla :)
Mi scuso per il ritardo del capitolo ma sono stata impegnatissima. Il 'fine estate' è sempre tremendo.
Canzoni per il capitolo:
Gone Too Soon- Simple Plan.
Fix you - Coldplay.
HEISEL'S POV:
Harry mi continua a stringere, le sue labbra premute sulla mia fronte. Lo sento aggrapparsi a me, come se potessi scivolare via, mi tiene stretta a lui come se fossi le cosa più preziosa del mondo.
Una delle cose che ho sempre amato di lui credo sia proprio questa. Mi fa sempre sentire importante, quando mi abbraccia mi sento al sicuro. Come se niente potessi farmi più male, ferirmi.
"Entriamo" sussurra.
I nostri passi sono silenziosi e piccoli mentre entriamo nel mio appartamento. Sento freddo ma sono semplicemente troppo felice del fatto che stia entrando con me, che non stia andando via.
Mi siedo in cucina, la sedia sembra improvvisamente scomoda mentre guardo Harry aprire i cassetti e preparare qualcosa che ancora non identifico.
"Caffellatte" mi dice, come se mi avesse letto nella mente. "Ricordi quando avevi parlato con i tuoi genitori, una delle prime volte?"
Annuisco.
"Ti avevo fatto del caffellatte con biscotti per farti tranquillizzare, aveva funzionato" mi dice. Lo amo un po' di più, ancora.
Mi guarda con la coda dell'occhio mentre mi stringo nei miei vestiti e cerco di farmi il più piccola possibile sulla sedia. Quando si siede di fronte a me porta con se una tazza profumata e calda.
"Grazie" sorrido. Lui annuisce e appoggia i gomiti sul tavolo, aspettando.
Finisco il mio caffellatte mentre Harry continua a guardarmi, attento ad ogni mio movimento. Amo come le sue labbra siano semiaperte e i suoi riccioli scompigliati.
"Quando ero in America ho sentito spesso i miei genitori..ci siamo avvicinati davvero tanto" gli dico. "È stato bello, quando parliamo non c'è più la tensione che c'è sempre stata. E sai cosa?"
"Dimmi"
"Mi mancano"
I suoi occhi verdi si aprono e uno strano si apre sul suo viso.
"Io.." Dico, ma una lacrima interrompe le mie parole. "Io, io non so perché devo sempre fare così. Io odio fare così, rovinare sempre ogni cosa, mandare all'aria tutti i piani..ma sembra più forte di me. Non riesco a controllare questa cosa, mi dispiace fare così"
Harry si alza, si sposta e si inginocchia davanti a me. Prende i miei polsi nelle sue mani, bloccandomi dal coprirmi il viso. I suoi pollici asciugano le lacrime sul mio viso e mi sento in colpa per tutte le volte che è stato costretto a farlo.
"È tutto okay"
"Non è vero, non lo è. Questa doveva essere un'estate perfetta, eravamo così felici, Harry"
La sua mano grande accarezza la mia guancia, sposta il peso sulla punta dei suoi piedi, sembra un padre che consola il figlio, ancora una volta.
"Lo saremo. Lo siamo, possiamo essere felici in ogni momento"
STAI LEGGENDO
Gray 2
Fanfiction"Amo i solitari,i diversi,quelli che non incontri mai. Quelli persi,andati,spiritati,fottuti. Quelli con l'anima in fiamme" -Charles Bukowski.