HEISEL'S POV:
"Famiglia Gray, chi parla?" Chiede Harry. Indossa una tuta grigia e delle vans nere, in netto contrasto con il suo solito abbigliamento. Ma sta benissimo vestito così.
Io e mia mamma lo guardiamo in attesa di una risposta dall'altro lato del telefono. Fa segno con la mano come se nessuno avesse detto niente.
La sua bocca si apre e stringe più forte il telefono. Vedo i suoi occhi svuotarsi di qualsiasi cosa ci potrebbe esser stata dentro.
Mia mamma si alza velocemente dalla sedia.
"Harry?" Le chiede.
"Scusami" Le allunga il telefono, lo vedo sparire in sala.
Mia madre inizia ad annaspare.
"Come? Quando? No! Arriviamo! No, Arriviamo! Si! No! Aspetta. Arriviamo! Dove? No no. Arrivo. Arrivo. Papà. Arrivo! Come?" Continua a dire.
Io ho già vissuto una scena del genere. Lo sento, sento il panico che si crea dentro una persona quando la realtà dei fatti ci viene sbattuta in faccia. Sento i brividi formarsi sulla mia pelle. Sento gli occhi pesanti, il cuore stretto in una morsa.
Eppure non riesco a fare niente. Non riesco a dire niente.
"Heis" Harry è tornato in cucina. Gli occhi ancora vuoti, il mio giacchetto nelle sue mani. Mia madre si sta legando i capelli in una coda veloce e scomposta.
Seguo Harry in silenzio, mia mamma corre verso la macchina.
"Che è successo?" Chiedo. Non so se avrei dovuto fare questa domanda, ma certe volte l'esser codardi non porta a niente.
"Siamo alla fine" sussurra mia mamma. Mi appoggio ad Harry, mi stringe forte fra le sue braccia.
Mia madre guida troppo veloce e il tragitto fra casa nostra e la clinica non è mai stato così lungo.
---
Se siamo alla fine, spero che almeno il suo viaggio sia stato bellissimo.
Siamo tutti dentro a questa stanza, e lui sorride da sotto i tubi.
Mia nonna è seduta sulla sedia, parla con mia mamma.
Mio papà stringe la mascella ogni secondo e finge di avere una grande conversazione con Harry, perché tutti e due troppo spaventati da ciò che può succedere.
Cammino lentamente verso di lui. La solita sedia di legno è ferma accanto al suo letto.
"Una piccola ricaduta, eh, Nonno?" Gli dico.
Lui fa un mezzo sorriso. Non riesce a girare la testa per guardarmi. "Già" la sua voce più roca che mai. "Dicono che siamo alla fine"
Quelle parole mi aprono un varco dentro all'anima, ma non riesco a sentire niente.
"È stato un bel viaggio?" Gli chiedo. La sua mano si stringe forte intorno alla mia.
"Un grande viaggio. L'ultimo mese uno dei più belli" mi dice.
"Mi dispiace non esserci stata sempre"
"Non è importate. Sei qui, ora"
"Sarò sempre qui"
"Lo so" sorride. "Ma troviamo anzi un'altro posto per continuare a vederci"
Sorrido. Ho la vista appannata e sto tremando, ma penso con tutte le forze ad un posto magico che sarà sempre il nostro posto.
"Sai cosa?" Mi dice. "Non avremo un posto. Avremo un libro. Ogni volta che leggerai un libro, segna la data nella prima pagina come faccio io, vivrò ogni giorno una pagina dei libri che leggi. Mi fido dei tuoi gusti"

STAI LEGGENDO
Gray 2
Fanfiction"Amo i solitari,i diversi,quelli che non incontri mai. Quelli persi,andati,spiritati,fottuti. Quelli con l'anima in fiamme" -Charles Bukowski.