I miei amici sono davanti a me, seduti in seconda fila dietro ai miei genitori, mia nonna e mio fratello. Hanno lasciato una sedia vuota accanto a Leon con un fiocco rosa, Maya.
Hanno tutti gli occhi arrossati, lucidi. Mia nonna piange.
Leon stringe nelle mani il tessuto dei suoi pantaloni eleganti.
Vedo Anne e Rose sedute più lontano, con gli occhi tanto dispiaciuti e i capelli sistemati nel migliore dei modi. Venute anche loro per dire Addio a qualcuno che è stato importante per delle persone a cui vogliono bene.
Appoggio sulla bara in legno liscio e scuro di mio nonno il libro di poesie di Charles Bukowski. Dannazione, so che ha detto che dovevo tenerlo io, ma non importa. È suo, deve stare con lui. Io terrò gli altri mille.
Tocca a me parlare, nessun altro lo fa. Solo io. Parlerò solo io al funerale di mio Nonno.
Vedo Harry accanto a Niall, che è sul punto di piangere ma non lo fa mai.
Io non riesco a piangere. Vedo tutte queste persone che lo hanno amato, che sono state importanti per lui. E vedo gli occhi innamorati di mia nonna, e per me lui è ancora qui.
Lo posso vedere appoggiato alla corteccia dell'albero che fa ombra su tutti noi. A guardarci e a sorridere, come per incoraggiarmi a parlare. Per farmi dire qualcosa a queste persone, a mia nonna.
Sembra quasi che il mio incarico sia rassicurare tutti che alla morte si sopravvive. E chi lo può sapere meglio di me?
Non ho scritto nessun foglio con parole bagnate dalle mie lacrime per questa occasione. Scrivere è intimo, privato, personale. Scriverò tanto a mio nonno, ma le persone leggeranno quando potranno davvero capire cos'è stato quel mese passato con lui. Quei trenta giorni che mi hanno allungato la vita. Che me l'hanno migliorata.
"Non ho scritto niente per questa occasione. Probabilmente avrei dovuto, ma quando guardavo il foglio le parole rimanevano intrappolate nella penna" dico. Tutti mi guardano.
Sanno tutti la nostra storia e posso leggere pena e compassione negli occhi di qualche stronzo.
Ed io ho imparato, col tempo, che la pena è il peggior sentimento da provare verso qualcuno, perché ti porta a sentirti superiore dell'altro.
"So che tutti voi sanno cos'è successo alla mia famiglia. Per anni non lo siamo nemmeno più stati, una famiglia.
Eravamo in tutti i luoghi del mondo tranne che a casa.
Mi ero scordata di mio Nonno" dico. "Ma sapete, le cose non possono andare male per sempre, e nemmeno tutto il tempo, anche se a volte può sembrare così"
Mia mamma sta piangendo. Leon sta piangendo. Mio padre sta piangendo.
"Io ho paura della morte. Ogni volta che tornavo qua a Manchester, sentivo solo la confusione e la paura di perdere qualcun altro per cui avrei dato la mia, di vita" dico. La gola mi fa male, ma il cuore gioca più forte del cervello. "Col tempo ho riscoperto la bellezza di avere una famiglia, e di avere una persona che ti ama e che ti da speranza" Harry mi fa un piccolo sorriso. La cravatta che gli ho legato intorno al collo è grigia. Lui riesce ad essere la luce anche qui.
"Oggi posso parlare di Maya senza piangere e posso anche dirvi che per quanto male possa fare, si va avanti. Si va avanti e il dolore diventa una cosa con cui si può convivere, quasi una dolce consolazione per non aver lasciato andare quella persona del tutto"
Mia nonna continua a toccare la fede nuziale con le labbra.
"E oggi posso parlarvi anche di mio Nonno.
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Gray 2
Fanfiction"Amo i solitari,i diversi,quelli che non incontri mai. Quelli persi,andati,spiritati,fottuti. Quelli con l'anima in fiamme" -Charles Bukowski.