Capitolo 7

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Pensa Heisel, pensa.

Le tre donne davanti a me fanno versi non descrivibili appena Harry entra dentro alla stanza. Al suo fianco una ragazza bionda, non molto alta e parecchio truccata. Non posso dire che sia brutta, ma sono accecata dalla gelosia e in questo momento la vedo come la ragazza più orribile e schifosa sulla faccia della Terra. Vorrei spaccarle la borsetta rossa a forza di colpi in testa. Testa ossigenata, per giunta. Mettiamola cosi, ha il biondo di Jamie Campbell Bower solo che quello della ragazza è chiaramente finto. Finto ed orribile. Santo cielo, non la sopporto. Mi viene l'orticaria solo a guardarla e vorrei farle perdere quei denti perfetti del cazzo che mette in mostra proprio adesso, mentre guarda Harry.

Il punto del bar in cui sono io è abbastanza in ombra dalla parte opposta da quella in cui si siedono lui e la ragazza. Siamo lontani in ogni senso, non siamo mai stati cosi. Vicini ma lontani. I nostri cuori a migliaia di km l'uno dall'altro. È una sofferenza senza paragoni, contando il fatto che vorrei averlo qua accanto a me.

Non lo nego, non lo nego per niente. Mi piacerebbe essere ancora la causa della sua felicità, poter cancellare i mille sbagli che abbiamo fatto entrambi.. Sederci insieme a questo bar, prendere un altro caffè e magari restare qua tutta la notte a parlare di libri e a prendere in giro le cameriere per come sono vestite, o per i loro capelli.

Se ora fossimo insieme, saremo tutti e due affascinanti dall'uomo che continua a leggere, la bottiglia di JD ancora sul tavolo, più vuota rispetto a prima e un sorriso amaro sulle labbra. Avremo già iniziato a fantasticare sulla sua vita e ad inventarci storie assurde su come sia finito qua. Ma non siamo insieme. Io sono qua, in un angolo del bar, con il mio bicchiere di sambuca vuoto, la mia monetine e il mio accendino. Harry è dove l'ingresso, il cappotto lungo e nero tocca a terra ora che è seduto. Indossa una maglia a righe nera e gialla, i jeans sono neri e i suoi stivaletti marroni hanno fatto il solito familiare e nostalgico rumore quando è entrato. Nessun fascicolo con lui.

Una bandana dello stesso colore dei jeans gli tiene fermi i capelli, più lunghi e disordinati dall'ultima volta che l'ho visto. I suoi occhi sembrano stanchi, ha un'accenno di occhiaie e le sue labbra sono sempre belle, come l'ultima volta. Sembra così cambiato e nello stesso tempo, rimasto uguale.

La ragazza di fronte a lui inizia a parlare ed io non riesco a capire se finge o l'ascolta per davvero. Io semplicemente non ho le forze per fare nulla, resto qua ferma e lo guardo, lo ammiro. Lo osservo anche fino a consumarmi gli occhi, non m'importa. Ho solo la certezza che mi è mancato più di tutto quanto, più di chiunque ed ora è a pochi metri da me. Non mi interessa se tutto ciò è sbagliato, se sono masochista e scorretta con me stessa, codarda, ora come ora, guardarlo è la cosa più bella del mondo. Mi sento a posto, in debito con nessuno. In pace con tutto il mondo.

Lui però non sorride e il mio stomaco si chiude qualche volta, non sapendo come reagire a tutto ciò. Ecco il punto, non so esattamente cosa provo. Lui è qua, io sono qua, il gioco del destino ha fatto in modo di farci trovare proprio qui e proprio sta sera, ed io non sono pronta.

Beth arriva al suo tavolo con un taccuino in mano, prende il loro ordine mentre si mangia Harry con gli occhi e poi torna al balcone dove le altre due l'aspettano con la bava che cola dai lati delle loro labbra pompate.

Mi faccio più piccola, sperando di poter scomparire senza essere vista, di poter annullarmi e potermi svegliare in camera mia, domani mattina, cancellando tutto questo. Trovando Leon con due cornetti al cioccolato che mi dice quanto sia felice di essere a Londra.

Il mio cuore non reggerà ancora a lungo, eppure resto ferma. Non mi sforzo nemmeno di pensare ad un modo per uscire di qua, per non farmi vedere o altro. Resto ferma, in silenzio. La monetina accanto all'accendino, l'accendino accanto alla monetina. Tutto resta fermo mentre il tempo scorre e sia Harry che la sua amica finiscono il primo bicchiere, a vederlo da qua, direi sia Rum, ma non ne sono troppo convinta. Harry regge poco il Rum, ogni volta che lo beve poi ha un mal di testa allucinante quindi spero non sia quello, sennò è davvero stupido. Già lo è per essere venuto qua con quella.

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