Prima di iniziare mi scuso per il ritardo del capitolo. Ne avevo già scritta una buona parte ma avendola scritta di notte, mi ero dimenticata di salvarla.. Il giorno dopo mi sono disperata per almeno due ore.
SE NON VI CARICA IL CAPITOLO TOGLIETE E RIMETTETE GRAY NELLA VOSTRA LIBRERIA O PROVATE A CANCELLARE E SCARICARE DI NUOVO L'APP.
HEISEL'S POV:
Harry si gira e mi guarda. Il suo sguardo brucia come fuoco su di me. Mi nascondo nel suo collo, quasi per riflesso mentre aspetto che prenda abbastanza sicurezza per raccontarmi tutto.
"La bionda, non è nessuno" dice. La voce lenta e calma, probabilmente in attesa di una mia reazione. Ma non dico nulla, in ogni caso, non posso arrabbiarmi con lui, non più. Non oggi, non in questo mese, non in questa vita. "È la sorella di una bambina che fa danza con Rose, mi ha chiesto più volte di uscire e non lo nego, ci ha provato spudoratamente, alla fine le ho dato l'okay per un drink.. Niente di più" mi spiega.
Aspetta, Rose fa danza? Da quando e dove? Troppe cose che non so. Troppe.
Mi stacco un po' da lui in modo da poterlo vedere mentre mi parla. Mi piace poter vedere le sue labbra muoversi e i suoi occhi versi spostarsi da una cosa all'altra.
"Rose?" Chiedo.
"Si, vive qui" strabuzzo gli occhi e lui fa un mezzo sorriso. "Okay, lasciami spiegare" mi dice, io annuisco e giuro a me stessa di non interromperlo nemmeno una volta, nemmeno con lo sguardo.
"I primi giorni in cui non c'eri più.. Erano un disastro. Non capivo assolutamente un cazzo, i ragazzi neppure, tu non c'eri e io mi sentivo un'idiota..il senso di colpa e le altre merdate hanno fatto il resto, per cui mi ritrovavo magari ubriaco alle due del pomeriggio, okay, non odiarmi dopo questo" mi dice. I suoi occhi guardano il mio volto in cerca di disprezzo o dissenso, ma non ne trovano traccia. Gli faccio un cenno per farlo continuare e lui sospira come un bambino. "Louis stava una merda ed io a ruota, anche peggio. Non ce la facevo più, era tutto soffocante.. Ho deciso di dover far qualcosa, come te avresti voluto, come mia sorella e mia mamma..si meritano"
"E..?"
"Sono andato da loro, in poco tempo le ho portate via e siamo riusciti a sistemarci in qualche modo qua, a Londra. Non potevo continuare a lasciarle in quella casa, solo loro due..in ogni caso, erano sole e non se lo meritavano. Sono entrambe più felici qua, davvero"
"È fantastico" mormoro. Lui fa di nuovo un mezzo sorriso e io non posso non pensare a quanto sia bello, sempre più bello.
"Una volta tornato, comunque, niente più sbronze.. Solo quel bar di merda in cui ci siamo visti, tutte le sere, a leggere e a bere qualcosa, da solo" precisa.
"Da solo?"
"Sempre"
"Perchè?"
"Ora io" dice. Il mio cuore perde un battito. "Su questo foglio voglio farti una promessa, che ti aspetterò sempre, anche se non dovessi tornare mai più"
Una sensazione mai provata, che mi è difficile buttar su carta, mi invade appena le parole lasciano la sua bocca rosa. Una lacrima scivola inevitabile dai miei occhi mentre lui usa ciò che ha scritto nella nostra lettera, la lettera.
"Mi hai aspettato?" Chiedo. Mi avvicino a lui e appoggio la testa sul suo petto, accarezza i miei capelli e io inalo il famigliare profumo dei suoi vestiti. Mi è mancato così tanto, Dio.
"Sempre" dice. "Ogni giorno, ogni minuto, ogni secondo..Te lo giuro"
"Io ho aspettato te"
Stringe la sua presa intorno al mio corpo, piccolo e debole in confronto al suo. Lascia un bacio fra i suoi capelli e io piango fra le sue braccia. Non posso evitarlo perché ora, in questo momento, mi è chiaro più che mai tutto ciò che ho perso, tutto ciò che non ho più.
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Gray 2
Fanfiction"Amo i solitari,i diversi,quelli che non incontri mai. Quelli persi,andati,spiritati,fottuti. Quelli con l'anima in fiamme" -Charles Bukowski.