Le sue mani grandi corrono veloci e disperate sulla mia schiena, disegnando dei cerchi sopra la mia maglia. Fra i nostri corpi non passa nemmeno un filo d'aria e mi aggrappo a qualsiasi cosa di lui pur di restare così.
Cammina per arrivare alla sua camera ma si ferma a qualche passo di distanza. La mia schiena appoggiata al muro, preme il bacino contro il mio e posso sentire quanto è duro per me. Le sue labbra vanno sul mio collo e tiro i suoi capelli mentre lo sento ringhiare contro la mia pelle.
Mi morde mi bacia e mi stringe.
Chiudo gli occhi quando le sue mani passano sulle mie cosce, le accarezza leggermente, delicato e silenzioso, il contrario di quello che siamo stati fino ad adesso.
Una sua mano arriva piano al mio inguine, toccando i jeans che coprono la mia pelle in fiamme e non ho mai desiderato tanto di indossare un vestito. Merda.
Le sue dita affusolate si arricciano sopra la mia intimità. Mi guarda, io lo guardo, i suoi occhi amplificano tutto. Ogni dettaglio.
"Harry" gemo.
"Ti prenderei proprio qui, contro questo muro" sussurra al mio orecchio. Lascia un bacio bagnato sotto la mia mascella prima di soffiarci sopra e lasciare il mio corpo in balia dei brividi.
Non riesco a controllare nemmeno una mia azione, una mia sensazione. Sono sotto il controllo di Harry come non lo sono mai stata.
"Harry" ansimo. Le sua labbra si chiudono sulla mia clavicola, procurando presto un'altra rosa d'amore sul mio copro. Le sue mani viaggiano sotto il tessuto della mia maglia e io sono li, con le mani avvolte nei suoi ricci, stretta a lui per la paura che tutto questo non sia vero.
Spingo il mio corpo in avanti, la mia testa nell'incavo del suo collo. "Ti prego, Harry. Ti prego portami di là" gli dico. Sussurro. I suoi muscoli contratti e la sua presa che aumenta su di me.
Riprende a camminare, dopo qualche passo siamo in camera sua. La porta chiusa alle nostre spalle e l'unica fonte di luce è quella della luna piena che si intravede chiaramente dalla grande finestra.
Le mani di Harry corrono sull'orlo della mia maglia, per poi passare ad esaminare ogni centimetro della mia pelle. I miei piedi toccano terra e prendo una mano di Harry, portandola al bottone dei miei jeans, li slaccia e me ne libero il più velocemente possibile. I suoi occhi si allargano nel modo che tanto amo, mentre guarda il mio corpo, lo studia, lo mangia.
L'aria nella stanza è già finita e noi dobbiamo ancora iniziare.
Sgancio la sua felpa e sfilo la sua maglia lanciandola da qualche parte nella stanza, senza curarmene minimamente. Traccio con l'indice ogni singolo tatuaggio di Harry, l'inchiostro nero sotto le mie dita mi incuriosisce sempre, come la prima volta. Lui mi guarda, si tira il labbro inferiore fra i denti e posa le sue mani sul mio fondoschiena, stringendolo e avvicinandomi a lui.
I nostri petti sono premuti così tanto da poterne formare quasi uno solo.
Le mani di Harry disegnano la riga della mia colonna vertebrale, appoggio la testa sul suo petto, incapace di reggere il suo sguardo. Le mie labbra bagnate e bramose viaggiano sulla sua pelle, fermandosi sul suo capezzolo destro per succhiarlo e morderlo quando lui slaccia il mio reggiseno che rimane intrappolato fra i nostri corpi. Harry fa un passo indietro, sfuggendo dal mio morso e facendo cadere l'unica barriera rimasta sui miei seni.
"Dio, Heisel" dice. La voce terribilmente roca, i suoi occhi quasi neri, i capelli scompigliati e il petto che trema.
Porca puttana.
Mi avvicino al letto, alzando l'indice facendogli segno di seguirmi. Lui ridacchia. Si siede sul bordo del letto ed io mi inginocchio davanti a lui.
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Gray 2
Fanfiction"Amo i solitari,i diversi,quelli che non incontri mai. Quelli persi,andati,spiritati,fottuti. Quelli con l'anima in fiamme" -Charles Bukowski.