Capitolo 19

73.7K 2.4K 489
                                    

Prima di iniziare il capitolo vorrei dirvi che non mi vanno i messaggi qua su Wattpad, mi si sono bloccati di nuovo! Dopo provo a vedere se vanno, se non vi rispondo è per quello.

HARRY'S POV:

Strofina la testa contro il mio collo mentre il suo respiro torna ad essere normale. Vedo Rose in lontananza che si avvicina a noi piano piano. Sorride da un orecchio all'altro, so che è felicissima di essere qua e che non vedeva l'ora di vedere Heisel, ma so anche che adesso probabilmente è stanca e non vede l'ora di stare un po' a casa con mia madre.

Alcune volte mi chiedo come faccia. Mia madre, intendo. Mi chiedo come faccia a volermi così tanto bene e quanto poco tempo ci ho messo a prendermi il loro perdono. Quanto poco tempo ci è bastato per ricongiurci. Penso spesso a mio padre, a dove sia e se non si faccia totalmente schifo.. Brutto a dirsi, ma certe volte spero anche che sia morto.

Mi rendo conta di quanto sia forte mia mamma, di quanto amore prova verso me e Rose, l'unica ragione che la porta avanti ogni giorno. Sorride spesso e non mi rinfaccia mai niente, non mi rinfaccia mai di non esserci stato, di essere sparito e del mio errore di quella notte. Alcune volte vorrei lo facesse perchè mi sembra di rubare un'amore che non mi appartiene.

Rose è legata a me come se l'avessi vista crescere, quando invece non è così. La vedevo da lontano, alcune volte, uscire da scuola, con lo zainetto e le treccine.. E ripenso sempre a quel giorno nel parco, a come si è gettata fra le mie braccia, fidata di me. L'istinto di una bambina, l'innocenza. Il fatto che non avesse realmente idea di ciò che stava succedendo, ma l'ha fatto lo stesso.

Tutti quegli anni passati a non farne niente della mia vita se non stronzate e sopravvivenza, si sono annullati da quando ho di nuovo la mia famiglia. Heisel. Da quando la mattina mi sveglio e so che ci sono delle persone che hanno bisogno di me. Cazzo, si. È questo, è una delle cose più belle nella vita delle persone.

Non so come cazzo facevo prima a vivere solo per me stesso, un me stesso che a stento sopportavo.

Non so evidenziare i miglioramenti in me, ma so che ci sono stati, e so che inizio ad apprezzare, a capire la nuova versione di Harry. La nuova e vera versione di ciò che sono e avrei sempre voluto essere.

Poi abbasso lo sguardo, sulla ragazza fra le mie braccia. La ragione principale di ogni mia scelta, decisione, qualsiasi cosa.

E la guardo. La guardo tanto, a lungo.

E mi viene voglia di prenderla per mano e di portala via, di farle vedere quante cose belle ci sono e di ricordarle che lei è forte e che lei è meravigliosa. Che non ha bisogno di soffrire, che non deve vivere nel passato. La voglio qua e la voglio felice. Voglio il suo sorriso e le sue battute.

Basta con l'Heisel sofferente e distrutta. Non sono disposto a vedere la mia felicità sgretolarsi, allontanarsi, cadere ancora una volta. Non posso e non voglio.

La stringo un po' di più vicino a me. Lei avvolge le sue piccole braccia intorno al mio corpo.

È diventata un po' più magra, la porterò al Mc più spesso.

"Harry" mormora mentre lascia un bacio sul mio collo.

"Heis"

"Sto bene" mi dice.

Sto per dirle che ne possiamo parlare anche fino a domani, ma Rose arriva saltellando. Sorride.

"Harry, Harry" dice. Heisel si stacca da me e sorride a mia sorella. "Andiamo a casa?" Mi chiede.

"Certo!" Guardo l'ora, sono le sei di sera, mia madre sarà già a casa da circa mezz'ora.

Rose si gira verso Heisel che allarga le braccia e la prende in braccio. Le mie bellissime e meravigliose donne.

Gray 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora