Gray 2

Capitolo 21

"Cara Maya,

Martedì, il giorno dopo il concerto dei Coldplay, mi sono sentita stranamente felice. Sono sicura che ti sarebbe piaciuto pure a te. Era quella band che nostro padre metteva sempre quando andavamo in viaggio con la macchina..non so se ti ricordi, ma ti piacevano tantissimo. Cantavamo le loro canzoni e Leon ci prendeva in giro perché eravamo stonate. Te avevi la voce da bambina ed eri bellissima. Mi ricordo ancora tutto, Maya.

Tutto.

Sei sempre con me, non dimenticarlo mai.

Ti porto ovunque insieme a me.

Mercoledì e giovedì ti ho pensato seriamente ogni secondo e mi sembrava di averti accanto a me quando mi trovavo seduta al banco di scuola a fare quegli orribili esami. Il cervello stava impazzendo e io chiedevo solo una piccola tregua.

Sono stata davvero chiusa e acida questa settimana, ho fatto anche saltare l'appuntamento con Louis perché ero troppo preoccupata per lo studio. Ripassavo tutto, anche le cose che sapevo a memoria. Come faccio con le foto quando le guardo e le riguardo per ore e ore, osservando ogni dettaglio. Trovavo interessanti anche le virgole e i punti, se ci ripenso, so anche la pagina corrispondente ad ogni argomento. Sono un po' impazzita, no? Non so da dove venga tutta questa agitazione, credo solo di essere spaventata dal poter distruggere una delle ultime tappe di questo capitolo della mia vita. È una vera e propria chiusura, un'uscita di scena che non c'è ancora stata e che sto aspettando da troppo tempo. Finire il liceo, vivere una vera e propria estate, fare progetti.. Sarebbe il mio primo vero inizio, dopo Harry. Lui è stato un nuovo inizio, e sarà sempre il mio punto di partenza ma è lui stesso a dirmi che la vita prenderà ancora tante altre strade e che io devo essere pronta a percorrerle, una ad una.

Fatto sta, che per paura, tensione o chissà cos'altro, ogni mio pensiero è andato ai libri, tirandomi ogni tanto nell'oblio dei miei ricordi, ma è un circolo che ormai conosco troppo bene. Un gioco a cui so giocare meglio di chiunque, un gioco a cui posso vincere. Lo so. Non è più un grandissimo problema reprimere la parte nera della mia mente, piuttosto, riesco a fare un mescolone fra parte nera e parte bianca, ottenendo un grigio quasi perfetto. Un grigio che piano piano impara ad adattarsi alle situazioni, a me.

Ieri ho letto un po' e mi sono sentita benissimo. Mi piacciono i libri, più passa il tempo, più mi piacciono. Sono una perfetta distrazione, un modo per scappare da qualcosa di troppo soffocante nella vita di tutti i giorni.

Quindi ieri ho letto. Le pagine erano lisce e fini fra le mie dita, mi piaceva tantissimo come sensazione. Il mio cervello si è liberato da tutta la tensione e io mi sono sentita meglio.

Le professoresse a scuola mi hanno detto che credono in me. L'insegnante di Arte mi ha anche detto che per qualsiasi cosa, lei sarà sempre in quella scuola pronta a darmi il ben tornato. Mi sono affezionata a quella donna nel corso degli anni e mi dispiace pensare che non la rivedrò più.. Magari mai più. Non so se tornerò a trovarla, se tornerò in quella scuola.

Non l'ho mai detto a nessuno, non mi sono mai nemmeno permessa di scriverlo o di pensarlo, di ammetterlo..ma io vedo Mike ogni volta che cammino in quei corridoi. Vedo lui quando sono nell'aula di scienze.

Non è ancora facile, Maya. Sai? Vorrei tanto che lo fosse ma non lo è mai. Per quanto io ci provi, non riesce ad essere facile per me. E non voglio dirlo a nessuno, non voglio essere un peso, sembra che a tutti piaccia di più la Heisel tranquilla, felice, serena.

E quindi provo ad esserlo. Provo ad essere il massimo per tutti, mi piace vedere i miei amici felici, le persone a cui voglio bene felici di stare accanto a me.

Tu eri sempre felice di stare con me. La sera quando salivi le scale ti fermavi sempre davanti alla mia stanza e ogni tanto ti intrufolavi nel letto per dormire insieme a me. Non avevamo problemi, pensieri, avevamo tutto quello che delle persone possono desiderare. Mi tenevi sveglia fino a tardi perché eri una di quelle bimbe attive 24 h su 24. Ridevi sempre e mi provocavi solo per farti fare il solletico. Ti ricordi?