Gray 2

Capitolo 15

ATTENZIONE:
GRAY: L'AMORE HA UNA SOLA DIREZIONE.
Ciao Ragazze, se volete leggere "Gray 1", il Prequel di questa storia (Gray 2) lo potete trovare dal Primo Giugno in tutte le librerie!!!! Uscirà, infatti, in forma cartacea, migliorata e perfezionata. Spero tanto che il libro vi piacerà!
Un bacio grande.
(Per qualsiasi informazione, potete scrivermi nei messaggi privati o sul mio account Instagram "xharryslaughstory")

CAPITOLO:

È la prima mattina, dopo troppo tempo, che apro gli occhi e non ho voglia di richiuderli.

Il braccio tatuato di Harry è appoggiato pesantemente sul mio stomaco, mi tiene stretta a lui come se fosse sveglio. Non posso muovervi e approfitto della situazione per guardarlo, è troppo tempo che non mi sveglio così.

Con lui al mio fianco, che mi stringe e mi tiene al sicuro. Troppo tempo.

"Harry" picchietto il suo naso con l'indice per cercare di svegliarlo ma lui emette solo uno strano verso. Mi sembra che niente sia successo, che noi siamo sempre stati insieme. L'America, la lontananza, il dolore, sembrano sparire ogni volta che lo guardo.

"Harry" ripeto. La voce un po' più forte e strizzo la sua guancia destra. Fa una smorfia con la bocca e gira la testa dall'altra parte. È peggio di un bambino.

Inizio a tirare leggermente i suoi riccioli mentre rido. Tiro sempre un po' più forte stando attenta a non fargli male e lo sento ridacchiare.

"Sono sveglio, sono sveglio" dice. Rimango immobile, quasi come ghiacciata dal suono della sua voce. Mi ero quasi dimenticata che alla mattina è più roca e stanca, bellissima. Amavo sentirlo parlare di mattina, anzi, amo.

"Vorrei andare a casa" gli dico. Si gira verso di me coprendo di nuovo il mio corpo con le sue braccia, Dio, come ho fatto tutto questo tempo senza lui?

"Certo, andiamo"

Si alza pigramente dal letto, io mi metto seduta e continuo a guardarlo mentre si ferma davanti allo specchio e sistema i suoi capelli. Si chiude la felpa e si strofina gli occhi. È così bello.

"Harry" dico. Scendo dal letto e trovo su una sedia i vestiti che indossavo la sera prima.

"Si?" Il suo sguardo ancora fisso sul suo riflesso.

"Mi sei mancato" dico.

Si gira verso di me, mi guarda come solo ed esclusivamente Lui è in grado di fare.

"Anche tu, come l'aria" dice.

Sorrido mentre porto le mie mani sull'orlo della camicia da notte da ospedale che mi hanno messo appena arrivata qua dentro. La sfilo lentamente non sentendomi completamente a mio agio sapendo che Harry mi sta guardando, osservando. È passato troppo tempo dall'ultima volta in cui mi sono spogliata di fronte a lui.

Abbasso lo sguardo sui miei piedi una volta che sono solo in biancheria. Sento i suoi passi avvicinarsi a me, lenti e sicuri.

Mi alza il mento con due dita e mi costringe a guardarlo. I suoi occhi più scuri e le sue mani cadono lente fino ai miei fianchi che si riscaldano subito sotto al suo tocco delicato e desideroso. Le sue mani grandi sulla mia pelle bianca e pulita.

Disegna dei cerchi con il pollice vicino all'ombelico e io appoggio la testa sul suo petto, quasi tremando. La pelle si copre di brividi e io vorrei solo baciarlo.

"Sei bellissima" sussurra. "La donna più bella che io abbia mai visto. E adesso vestiti, siamo in un ospedale" dice.

Io ridacchio e lui lascia un bacio sulla mia fronte.