Fisso immobile la porta e mi sento scaraventata indietro nel tempo, a quando Harry se ne andò lasciandomi fra vetri e cuori rotti.
Questa volta non è esattamente così.
I passi di Harry che prima risuonavano lenti attraverso la porta, adesso non ci sono più.
La mia mente corre veloce, velocissima, e capisco che adesso avrei due opzioni : andare a bere in qualche bar o correre dietro a quel maledetto ragazzo.
Corro verso la porta, aprendola velocemente e ritrovandomi presto nel piccolo corridoio.
Harry è in piedi, il suo dito appoggiato sul bottone dell'ascensore. Mi da le spalle ma so che ha sentito il mio arrivo. Sa che sono qua.
"Non fare così, maledizione" gli dico, anzi, quasi lo urlo.
Lui si gira verso di me, le braccia incrociate al petto. "Fare cosa?" I nervi a fior di pelle e so che lo sto portando al limite.
"Non è il momento per fare così, è vero, sei la persona migliore del mondo e stai facendo di tutto per me ma non puoi semplicemente andartene"
Sono così nervosa che potrei strapparmi tutti i capelli che ho in testa.
"Tu non puoi semplicemente stare zitta, tagliarmi fuori ancora una volta"
"Non lo sto facendo"
"Ah no?"
"Harry avevo solo bisogno di pensare, dannazione. Ti amo, ti amo e lo sai.. Non ti lascerei mai veramente fuori da tutto"
"Ma lo stai facendo, ancora. È esattamente quello che stai facendo" fa un passo verso di me, io ne faccio uno verso di lui.
Resto in silenzio sperando che dica qualcosa, qualsiasi cosa purché salvi la situazione.
Non esiste che lui prenda quell'ascensore e, maledizione, se ne vada a me! Io ho come una calamita che mi porta sempre da lui, ovunque.
So che sono terribile, incomprensibile, mezza matta, piena di problemi, ma Harry fa sembrare tutto questo niente. Mi fa sentire come se fossi la persona migliore di questo mondo e non mette mai in dubbio ciò che sono, ciò che posso fare. Harry mi ha ridato la speranza. La speranza per credere di poter fare qualsiasi cosa, la speranza che mi serviva per tornare veramente a vivere, o quasi.
È questo che mi ha fatto. Harry all'inizio sembrava la mia rovina, lui con la sua anima dannata e io con la mia, un disastro enorme. Il disastro più grande di tutti i tempi.
Ricordo quella volta che è andato a letto con Eter, io l'ho seguito e l'ho scoperto. Ricordo di come sono tornata a casa, priva di emozioni e con un macigno sul cure, di come l'ho perdonato subito solo per la troppa paura di perderlo, di restare senza di lui.
Non mi pento di quello che ho fatto, Harry era già diventato fin troppo importante per me e non gli avrei negato nessuna seconda possibilità. Mai l'avrei fatto.
Io sono una completa idiota, che pensa troppo e mi sento intrappolata fra le pareti della mia mente, ma per Harry farei qualsiasi cosa. Manderei al diavolo ogni mia paranoia, preoccupazione, ogni frammento del mio passato. Per Harry io sarei disposta a qualsiasi cosa, e lasciarlo andare non è fra queste.
Lui sta lottando per me in ogni modo possibile, dovrei lottare anche io per lui.
L'amore di Harry è la cosa più preziosa che ho nella mia vita e sono consapevole del fatto che mai nessun altro mi amerà come mi ama lui.
Resta in silenzio, il mente alzato, gli occhi arrabbiati e feriti. So che non apre bocca per paura di dire le cosa sbagliata o per dire la cosa fin troppo giusta. Vuole che sia io a rimettere a posto i pezzi. A spiegargli cosa succede.
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Gray 2
Fanfiction"Amo i solitari,i diversi,quelli che non incontri mai. Quelli persi,andati,spiritati,fottuti. Quelli con l'anima in fiamme" -Charles Bukowski.