Baltimora era soltanto un lontano ricordo per i miei genitori, un dolce ricordo da chiudere nel cassetto e ricordarlo solo nei momenti di vecchiaia.
Sin da bambina prima di addormentarmi mia mamma mi raccontava sempre la stessa favola, una fiaba piena di amore e passione e quando i miei occhi si chiudevano dolcemente sognavo anch'io di trovare lui unico uomo che poteva completarmi come era successo a mia madre. La storia d'amore dei miei genitori è qualcosa di unico, si sono innamorati subito, a prima vista, come se fossero stati creati solo per quello scopo e anche se non fu facile restare insieme e credere in quell'amore avvolte sbagliato ed altre totalmente perfetto loro dopo ventitre anni sono ancora qui insieme. Hanno avuto così tanti bastoni tra le ruote, porte chiuse con urla, addii con le lacrime agli occhi, ma niente fu più forte della stupida promessa che li legò per sempre. Adesso più guardo i miei genitori che giocano, si abbracciano con le rughe che marcano i loro visi e mi rendo conto che i miei occhi non hanno mai visto un amore così bello e puro. Dopo due anni di vita di mio fratello Brayn i miei genitori hanno deciso di trasferirsi qui a Santa Monica in California dove due anni prima trascorsero la loro luna di miele.Ed eccomi qui il giorno della mia nascita.
"<<Amore mi si sono rotte le acque>> gli dice mia madre a mio padre mentre è in bagno in piedi con le gambe un po' aperte e la testa china verso il suo ventre a guardare il liquido amniotico che scende verso il pavimento.
<<Amore! Amore eccomi!>> le dice mio padre a mia madre mentre corre verso di lei e con la mano si appoggia alla mostra della porta.
<<Non stare lì impalato! Fai qualcosa!>> le dice mia madre a mio padre con il tono sconvolto.
<<Amore cosa vuoi che faccia?!>> gli risponde mio padre con il viso impaurito.
<<Andiamo in ospedale! Sveglia! Sto per partorire!>> gli risponde mia madre con il tono alterato.
<<Si, si vieni che ti aiuto!>> gli risponde mio padre repentino, ma appena lui si avvicina a lei inizia ad urlare <<Ah! Ah! Ah!>>
I miei genitori salgono in macchina e tra urla e panico arrivano in ospedale.
La mia famiglia è già lì che aspetta mia madre e la mia nascita.
Le porte della clinica si aprono e mia zia Jacklyn si avvicina a mia madre per aiutarla a sedersi sopra la sedia a rotelle, le prende la mano e dalla bocca di mia zia esce un urlo di dolore.
<<Chanel che modi!>> le dice mia zia.
<<Io sto per partorire!>> le risponde mia madre in cagnesco.
Poco dopo si avvicinano a lei le altre mie zie.
<<Tesoro sei tutta sudata!>> le dice zia Daphne a mia madre.
<<Dai tesoro due spinte ed esce subito!>> le dice zia Giselle.
<<Giselle non angosciare Chanel il tempo che ci vuole>> le risponde zia Lucy.
<<Ragazze lasciamo Chanel in mano al dottore ne sa più di noi>> le risponde zia Eva.
<<Più di noi!? Ma che dici abbiamo tutte partorito e ne sappiamo più noi di ogni dottore!>> le dice zia Beverly.
<<Basta! Dovete stare zitte! Ogni volta sempre la stessa storia con voi!>> urla mia madre esasperata mentre tutte si guardano e scoppiano a ridere."
Anche dopo anni erano rimaste le stesse di un tempo sempre pronte a dire la loro, ma unite più che mai dividendosi tra lavoro, mariti e figli.
In tutti questi anni non era nato solo mio fratello Brayn e Dominique, ma si erano aggiunti alla famiglia nuovi amori e nuovi bambini."<<È una femminuccia!>> la voce del dottore richiama gli occhi di mia madre e mio padre che si girano verso di me e scoppiano a piangere.
Il dottore si avvicina ai miei genitori e mi porge tra le braccia stanche di mia madre.
<<Che nome volete darle?>> chiede il dottore ai miei genitori.
Entrambi si guardano e si sorridono, la loro voce si mescola e sussurrano lo stesso nome <<Natalie.>>"Avevo omesso un particolare fondamentale non solo i miei genitori si erano trasferiti qui a Santa Monica, ma tutti si perché la mia famiglia non era come tutte le altre, noi siamo unici nel nostro gene con legami non di sangue con zii acquisiti ed amici con i quali siamo cresciuti come fratelli e con alcuni come gemelli perché abbiamo la stessa età.
Adesso che i nostri genitori erano diventati adulti era arrivato il nostro tempo di crescere e di sperimentare nuove avventure e nuovi amori che forse ci distruggeranno o ci faranno maturare perché l'amore non è sempre quello descritto nelle fiabe con il finale "vissero per sempre felici e contenti", ci sono amori che sono solo in grado di lacerarti per sempre, ma mentre lì vivi ti senti totalmente felice.
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SIAMO TUTTO E POI NIENTE *REVISIONE #SAGA DI CHE STUPIDA PROMESSA!
ChickLitTERZO VOLUME DELLA SAGA "CHE STUPIDA PROMESSA!" Una sfida: bere più birra a testa in giù con le gambe in sù, la vittoria un bacio sulle labbra di lei "Natalie" la ragazza proibita che nessuno si può avvicinare, i sfidanti "Ray" e "Martin". Quando le...