60. Ti odio

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Se i miei piani non vengono scombussolati, manca pochissimo alla fine. Da un momento a l'altro potreste ritrovarvi l'epilogo :)

Adrian

Sono arrivato all'appartamento e Daryl era già uscito.
In compenso, in camera mia, seduta sul mio letto a torturarsi le dita nel suo solito gesto, c'era Clark.
L'avevo vista poco prima, ma la consapevolezza che lei sia venuta a casa mia a cercarmi ha fatto sì che questa volta il mio sguardo fosse diverso.
Sono minuti ormai che la guardo inebetito senza saper bene cosa dire.
Lei si alza in piedi prendendo un respiro profondo e allora decido di aprire bocca.
"Sono stato un coglione"
"Sì, lo sei stato."
"Sono sempre stato un coglione"
"Ed io l'ho sempre detto"
"Ed io non l'ho mai capito"
"Come hai potuto tradire Victoria?"
Cosa?
Tradire Victoria?
Ma che sta dicendo?
"Io? Tradire Victoria? Come faccio a tradirla se non siamo mai stati nemmeno insieme?" Aggrotto la fronte.
Davvero crede che io stia tradendo una ragazza che non è la mia ragazza?
Clark sblocca prontamente il telefono mostrandomi lo schermo.
È la nostra chat, ma non corrisponde esattamente a quella che ho nel mio telefono.
Qui c'è una foto di Victoria mezza nuda sul mio letto e un messaggio allegato.

Smettila di scrivere al mio ragazzo. Ora è troppo impegnato.

Non posso credere che l'abbia fatto sul serio.
Davvero è in grado di arrivare a tanto?
Dio quanto è meschina...

"Clark, ascolta. Ci dev'essere stato un errore" tento di dire.
"Un errore? Dici che la tua ragazza si è confusa? Magari intendeva mandare lo stesso messaggio a Tara? O Kirsten? O Marie? Devo andare avanti?"
Da quando sono andato a New York Clark ha sempre creduto che io avessi una ragazza?
Ma come le passa per la testa?
"Niente di tutto ciò! Quando sono andato a New York Victoria è venuta da me e mi ha chiesto di fare una passeggiata. Io ho accettato, ma poco ha iniziato a diluviare e così l'ho invitata ad asciugarsi a casa mia. Deve aver scattato quella foto mentre ero in camera di Isabel a prenderle dei vestiti asciutti"
Tutto fila perfettamente.
Victoria ha fatto di tutto pur di allontanarmi da Clark, ma non glie la darò vinta.
"Devi credermi Clark" tento di dire, ma lei alza gli occhi al cielo.
"D'accordo. Resta il fatto che sei un coglione"
Borbotta.
Rimango sbalordito dalla sua testardaggine e allora prendo la parola e decido di dirle esattamente cosa penso.
"Sai che c'è Clark? Odio il tuo essere una moralista del cazzo, noiosa e cinica.
Odio quando più ció che mangi è piccolo, più modi cerchi per farlo apparire grande per cui tenti di dare morsi piccoli, o mangiarlo lentamente o parlare, o semplicemente guardare il telefono spesso per perdere tempo.
Odio quando mostri le tette a sconosciuti e quando mi descrivi come se fossi la persona più orribile del mondo.
Odio quando mangi quintali di gelato guardando dei pessimi film Disney come se avessi cinque anni, per poi avere il mal di pancia e trattarmi male piuttosto che ammettere che avevo ragione. Odio quando accetti le sigarette dagli sconosciuti, tanto più se lo fai da ubriaca perchè vorrei che le chiedessi a me, anzi, vorrei che tu non le chieda e basta. Vorrei che continuassi a ripetermi all'infinito che il fumo fa male, piuttosto che vederti con una sigaretta in mano e, a proposito, odio quando dici che dovrebbero mettere la mia foto sui pacchetti così che la gente smetta temendo di diventare come me.
Odio quando copri il tuo corpo, perchè a me piace guardarti. Mi piace davvero.
Odio doverti venir a prendere ai tuoi appuntamenti fallimentari e odio ascoltare delle canzoni orribili alla radio solo per non cominciare a farti urlare.
Odio quando mischi le patatine con la cioccolata.
Odio non litigare per troppo tempo con te, perchè è terribilmente strano e noioso.
Odio quando mi provochi di proposito o quando mi fai incazzare.
Odio quando fai di testa tua, cioè sempre.
Odio quando ti abbatti per un voto eccellente, ma che non è il massimo.
Odio quando parli di me come se mi conoscessi meglio di chiunque altro, perchè so che hai sempre ragione. Ti odio perchè credi di sapere tutto su tutti, quando in realtà non sai nemmeno chi tu sia realmente.
Odio quando fingi che non ti piaccia, mi da fastidio che tu non lo ammetta perché io non mi faccio problemi a dirti che tu invece mi piaci da pazzi.
Odio doverti presentare alla mia famiglia o ai soci di mio padre, perchè tu non dovresti entrare nel mio mondo di merda.
Odio essere così, Clark, ma ormai non posso farci niente.
Odio il modo in cui sono quando ci sei tu, e odio il fatto di sentirmi così solo con te.
Odio quello che ho fatto, lo ammetto, ma non me ne pento, cazzo.
Odio aver sfruttato la tua migliore amica per avvicinarmi a te, ma non mi pento nemmeno di questo.
Mi pento solo di non essere riuscito a capirlo prima.
Odio doverti dire tutte queste cose, ma non vedo altra soluzione per non lasciarti andare perchè sì Clark, odio lasciarti andare"
Sputo tutto d'un fiato.
Tra me e lei si crea un silenzio strano.
Le ho appena detto che la odio.
Cosa dovrebbe rispondere?

Cinnamon Junks (Endless story)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora