42. Mi sceglieresti?

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Clark

Finite le compere siamo tornati a casa mia e, dopo aver pranzato, abbiamo deciso di metterci subito all'opera per dare vita all'albero di Natale.
Dopo un'ora di lavoro, mio padre è andato a stendersi e così siamo rimasti solo io e Adrian.
"Avanti chiedi pure tutto ciò che vuoi" dico notando che il moro mi sta lanciando occhiate furtive già da un po'.
"Sono solo curioso"
Infila una pallina tra i rami mentre io ne prendo un'altra dallo scatolone.
"Riguardo a cosa?"
Quest'albero ha almeno diciassette anni, non è molto bello, ma è speciale per me.
"Riguardo a Elliott" borbotta.
"Il quale nome è Emmett" ridacchio.
È la seconda volta che lo chiama Elliott e non capisco se lo faccia apposta o si sbaglia realmente.
"Sì va bene, quello lì..."
"Qual è la tua curiosità, signor Baker?"
Gli lancio un'occhiata vedendolo impegnato con qualche decorazione.
"Oh nulla, solo che ha detto Ti ho pensata spesso in questi anni"
Sì è vero, l'ha detto.
"Quindi?"
Ammetto che rivedere Emmett mi ha fatto uno strano effetto, ma non ho dato molta importanza alle parole che mi ha detto.
Mi ha tradita e ha tradito la mia fiducia. Le sue parole risultano solo false alle mie orecchie.
"È un segnale, Clark"
"Un segnale di redenzione? È Natale per tutti Adrian" rido tra me e me.
Che possano accadere i miracoli di Natale è possibile.
"Lo hai letto il libro che ti ho regalato?"
"L'ho divorato in un solo giorno, ma questo cosa c'entra?"
"Nasten'ka alla fine si getta tra le braccia del suo amato e il sognatore ci rimane fregato"
"Bè, lo hai detto tu, lo amava"
Perché ha cambiato discorso?
"E se così non fosse? Quel ragazzo l'ha abbandonata per un anno, senza farle mai avere sue notizie. Poi è arrivato il sognatore e con lui Nasten'ka può davvero parlare di tutto ciò che le passa per la testa, può rivelare le profondità della sua anima e invece cosa fa? Si getta tra le braccia dell'altro"

Che si stia riferendo a...noi?
Impossibile. È Adrian il ragazzo in questione.

"Stai tralasciando un particolare" ribatto allora.
"Se il suo amato le avesse mentito, l'avesse tradita ripetutamente e lasciata spudoratamente allora, probabilmente, Nasten'ka l'avrebbe mandato a quel paese e avrebbe seriamente preferito il sognatore"
"Se l'amato fosse stato perfetto, impeccabile, il miglior ragazzo che si possa desiderare e non l'avesse mai privata di una sola attenzione facendola sentire speciale... E se il sognatore, invece, potesse anche solo potenzialmente essere un bastardo, stronzo e un manipolatore, consapevole di ciò che avevano trascorso assieme, Nasten'ka chi avrebbe scelto?"
Queste parole mi spiazzano.
Si sta chiaramente riferendo a noi, ma perché mai dovrebbe?
"Adrian..." sussurro "...Non lo so"

•••

"La cena è pronta!" Esclamo soddisfatta dirigendomi in sala da pranzo con la prima portata tra le mani.
Un bel tacchino arrosto ripieno e mashed potatoes.
Adrian mi ha aiutato a preparare tutto quanto, anche se poi, l'ho cacciato dalla cucina per poter concludere da sola.
Giunta a tavola, i due si sono già seduti con mio padre a capotavola e Adrian alla sua destra, lasciando così il posto di sinistra a me.
"Et voilà!" Dico appoggiando tutto sopra al tavolo succinto di una tovaglia rossa e una candela come centro tavola.
"Sembra delizioso" borbotta mio padre sorridente.
"La mia porzione sarà sicuramente avvelenata" scherza invece il moro facendo sì che una risatina fuoriesca dalle mie labbra.
"Ci avevo pensato, solo che poi mi sono ricordata che devo comportarmi bene altrimenti Babbo Natale non mi porterà nessun regalo"
Mi siedo anche io pronta ad assaggiare i piatti che ho preparato con attenzione.
"Tesoro è buonissimo" si complimenta mio padre ancora con la bocca piena.
"Confermo e sottoscrivo" si aggiunge Adrian.
"Mi era mancato il tuo tacchino il giorno del Ringraziamento"
"Aspetta di assaggiare la torta di zucca e il Christmas pudding allora" gli strizzo l'occhio.
"Oh e c'è anche l'eggnog!" Entusiasta afferra la bevanda per versarne un po' nel suo bicchiere.
"N-non esagerare con quello..."
L'eggnog è una bevanda alcolica ed è risaputo che mio padre non ha molto autocontrollo quando si tratta di bere.
"Non ti preoccupare tesoro, starò attento"

Cinnamon Junks (Endless story)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora