34. Sei abbastanza

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"D'accordo allora" Sorrido amaramente. "Sembra che io debba uscire allo scoperto"

Adrian non accenna a nessuna espressione. Rimane semplicemente serio e attento. Aspetta che io cominci a parlare ed è quello che faccio.

"Non sono stata del tutto sincera quando ti ho detto che avevo raccontato di mia madre solo a te. Questo perché prima che arrivassi tu, a saperlo eravamo io e Emmett.
Lo avevo conosciuto da poco quando, una sera, mio padre tornò a casa ubriaco e lo misi a dormire.
Poco prima che me ne andassi lo sentii farfugliare qualcosa sul fatto che qualcuno lo avesse abbandonato.
Probabilmente quella fu la prima volta che ne compresi a pieno il significato, ma chissà quante altre volte deve averlo detto...
Un giorno, sperando di potermi togliere un peso dal cuore l'ho raccontato a Emmett.
Il mio segreto è rimasto custodito con lui, e di questo non lo biasimo, ma quando scoprii che mi aveva tradita litigammo pesantemente e Emmett mi disse "forse tua madre ti ha abbandonata per questo"
Non ricordo cosa sia questo, ricordo solo di aver preso quelle parole come se ce le avessi tatuate nelle ossa.
Passarono i giorni, le cose tra me e lui stavano andando sempre peggio, finché non mi lasciò per un'altra e allora cominciai seriamente a chiedermi cosa diamine non andasse in me, quale fosse il motivo per cui tutti sceglievano di abbandonarmi. Persino a mio padre non è mai importato troppo di me; non so nemmeno se lui mi voglia o meno, insomma, quando tua madre se ne va qualche domanda ti sorge. Magari mi ha lasciata ad un uomo che forse non mi ha mai nemmeno voluta ...
Il punto è che ero una debole, proprio come mi hai definita tu, ma alla massima potenza che la parola debole possa raggiungere.
Ho cominciato a mangiare sempre meno, a non voler più bene nè al mio corpo, nè a me stessa.
Gli adolescenti sono fragili, ed io ho ricevuto delle brutte batoste proprio in quel periodo.
Ero dimagrita incredibilmente, cosa che sembrava impossibile a chiunque, dato che non sono mai stata troppo in carne. Prestavo troppa attenzione a ciò che mangiavo, andavo a correre ogni giorno fino a che le gambe non mi abbandonavano e mi rifiutavo di indossare jeans aderenti o altro.
Non sono mai arrivata alla malattia, perché avevo Phoebe e Ely con me.
Si erano accorti che qualcosa non andava e si sono subito messi in allerta fin quando un giorno non capii che era arrivato il momento di smetterla. Mi stavo auto disintegrando e di quel passo sarei finita in un centro di recupero.
Volevo essere forte, e lo sono stata, ma ancora oggi porto i segni di quella mia pessima decisione. Ho paura che gli altri si accorgano delle mie ossa sporgenti, che ne facciano un problema. Ho paura di non piacere a causa del mio fisico e non mi piace che qualcuno mi possa vedere così, tanto meno fissarmi."

Cerco involontariamente di coprire il mio corpo con le mani, ma inaspettatamente, Adrian le afferra e le allontana.
Rimane a guardarmi negli occhi e leggo nel suo sguardo che mi ha capita.
La cosa che forse più mi piace di Adrian è proprio questo, capisce. Non ha bisogno di grandi gesti o parole, lui comprende e basta.
Non ha nemmeno bisogno di prepararsi discorsi complessi ed efficaci, gli basta qualche parola.

"Sono il tipo di ragazzo dal quale ti saresti voluta tenere alla larga perché sono lo stesso tipo di ragazzo che strumentalizza il corpo femminile" dice.
"Ma credimi quando ti dico che, qualsiasi cosa ti sia passata per la testa, devi ricordarti che sei abbastanza. E non lo devi essere per tua madre o per quel coglione del tuo ex, fregatene persino di tuo padre. Ascoltami Clark, sei assolutamente imperfetta ed è la cosa più terribile e allo stesso tempo meravigliosa che tu potessi diventare.
Le cose belle non sono mai perfette"

Sorrido amaramente prima di accorgermi che una lacrima mi sta rigando la guancia e che le mani di Adrian sono ancora strette attorno ai miei polsi.

Non saprei nemmeno come ringraziarlo senza cadere nel banale.
È sempre difficile tentare di non risultare già sentita e risentita.

Cinnamon Junks (Endless story)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora