53. È la mia Clark

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La sveglia suona insistentemente lasciandomi solo la voglia di sprofondare nel materasso.
Non ho voglia di alzarmi.
È una settimana che la mia migliore amica mi odia.
Adrian sembra scomparso e ne sono felice.
Non mi aiuta averlo intorno.
Alec mi è stato molto vicino, sebbene i ragazzi dopo la rottura con Jackie si siano allontanati incredibilmente da noi.
Questa sera c'è una festa qui alla confraternita, tanto per cambiare.
Sono costretta a rintanarmi qua in camera o uscire dal campus, ma credo proprio che opterò per la prima.
Mi sento una persona orribile.
Ho detto e fatto cose che mai mi sarei aspettata potessero essere parte di me.
Non voglio essere così. Voglio essere una brava amica, una studentessa modello, un'ottima figlia.
Vorrei non aver detto ad Adrian che è solo uno stronzo, perché so che non lo è.
Mi ha ricattata perché voleva che uscissi con lui.
Mi ha portata allo sfinimento perché andassi a letto con lui.
Mi ha aperto il suo cuore, la sua vita ed io ho fatto lo stesso con lui.
Mi ha vista andare e venire, perdere la testa, piangere a dirotto, bere fino a non ricordare nulla, ma è rimasto.
Quella sera è andato da Phoebe perché pensava di poter attirare la mia attenzione, ma Dio, perché non ha pensato alle conseguenze?
Tutto ciò che ha fatto l'ha sempre fatto per me, eppure ogni volta finisce che stiamo entrambi peggio di prima.
Perché non ho dato retta alla testa finché ero in tempo?
A quest'ora Phoebe mi parlerebbe.
Ora come ora accetterei anche che mi rivolgesse la parola anche solo per parlare delle sue conquiste, pur sapendo che odio quando lo fa.
Ho bisogno che lei torni da me e da un lato è questo che mi fa comprendere il punto di vista di Adrian.
Anche io in questo momento sarei disposta a tutto pur di riaverla indietro...
Guardo il suo letto vuoto accanto al mio.
Ultimamente si sveglia molto presto per non incontrarmi la mattina e va a dormire tardi.
Mi sta evitando e questo mi fa terribilmente male.
Se solo potessi anche solo dirle che mi dispiace senza sentirmi un completo disastro e patetica.
"Sei sveglia?"
Non pensavo che Jackie fosse già in piedi, ma a quanto pare lo è.
"No" farfuglio girandomi sull'altro fianco per non guardarla.
"Okay, sei sveglia"
La sua voce sembra tranquilla seppur lei stia giustamente dalla parte di Phoebe.
"Ascoltami bene Clark" esordisce facendomi roteare gli occhi al cielo.
Non ho bisogno della sua ramanzina. Non alle nove del mattino.
"Non sto in alcun modo prendendo le tue difese, ma una cosa devo dirla"
Sono proprio curiosa, sebbene io voglia fingere che non me ne importa nulla.
"Non ti conosco bene, non quanto ho conosciuto Phoebe almeno, ma se c'è qualcosa che posso dire in merito a questa situazione è che sono sicura che qualsiasi cosa tu abbia fatto, non hai mai avuto intenzione di ferirla"
Ed è così diamine!
Non ho mai voluto farla soffrire. Ho tentato di non cascarci. Ho provato un'infinità di volte a capire quale fosse la strada per evitare che lei venisse ferita da me o da Adrian. Ho cercato di tenermi alla larga da lui quando ho iniziato a capire che qualcosa stava nascendo inesorabilmente.
Non so descriverlo, ma tengo ad Adrian più di quanto io possa dire e questo è sbagliato. Non posso fingere che non ci sia nessun sentimento, ma nemmeno palesarlo in un momento simile.
Se dovessi scegliere tra lui e Phoebe, la mia scelta ricadrebbe sempre e solo su di lei.
"Ogni volta che ho provato a consigliarle nuovi modi per conquistarlo, una parte di me sapeva che sarebbe stato vano. Sai perché? Perché è Adrian. Gioca coi sentimenti altrui e sembra incapace di provarne altrettanti suoi. Ti facevo più intelligente, non credevo ci potessi cascare. Non tu, Clark"
Serro i pugni sotto le lenzuola incapace di pensare ad altro che non siano insulti.
Perché Jackie? Eravamo partite col piede giusto.
Ti facevo diversa...
"Se tu lo conoscessi realmente sapresti che quello che hai detto è solo una grandissima cazzata" dico cercando di contenere la rabbia.
Non mi va giù che la gente possa giudicarlo conoscendo solo la corazza.
"Mi vuoi dire che lo conosci tu? Diciamocelo chiaramente Clark, perché dovresti essere tu la ragazza a far cambiare Adrian Baker? Speri che lui si inginocchi davanti a te palesando i suoi profondi sentimenti? Vuoi che ti dica di essere il principe azzurro che tutte vogliono?"
"Non voglio niente di tutto ciò. Non voglio che lui cambi perché va già bene così. Non voglio il principe azzurro, nè che lui si dichiari. Voglio solo che per una volta la gente la smetta di credere di conoscerlo bene. Tu non sai assolutamente nulla di lui!"
Sbotto alzandomi per potermene andare.
Voglio credere che tutto ciò che ha detto sia frutto di un raptus, che lei non pensi realmente quelle cose.
Ed è proprio nell'istante in cui faccio per aprire la porta che ho un'illuminazione.
So come farmi ascoltare da Phoebe.

Cinnamon Junks (Endless story)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora