Sono a casa di mia madre, entro dentro e trovo John sul divano non sto cosa sta facendo e non m'interessa.
<< Tu sei un pezzo di merda. Tu meriti il carcere. Tu hai ucciso quel signore quella sera al ristorante e hai trascinato mio marito a rubare li dentro. Tu hai rotto il cazzo sei cattivo. Tu non eri cosi. >>
<< Non ti permetto di parlarmi cosi. >>
<< Mi permetto e come perché tu fai schifo. Tu sei un mostro. Tu hai violentato Ambra, chissà quante altre volte l'hai fatto ed io non lo so. Vostro figlio è morto per colpa tua. Tu non meriti un cazzo. >>
<< Non ti permettere mai più. >> Urla.
<< Io tornerò da mio marito e saremo tutti e tre felici senza di te. Non ci fai paura, racconti solo cazzate. >> John si avvicina a me, mi tira uno schiaffo in pieno viso. << Sei un malato, vuoi uccidere anche mio figlio ora? Uccidimi. Voglio vedere se hai il coraggio di farlo. >> Sorrido. E' sorpreso da quello che gli ho appena detto. << Solo con le persone deboli, sei capace. >> Giro le spalle, mi sento tirare i capelli.
<< Puttana, tu non parlerai alla polizia. >>
<< Oh certo che lo farò. Zayn non merita di stare lì dentro per colpa tua. >> Mi tira un pugno in pieno viso, sento il sangue uscire dal mio labbro. Non farò niente perché so' che li fuori c'è la polizia. Sento Ambra urlare da fuori.
<< Chi cazzo hai portato con te? >>
La porta si apre, è la polizia.
<< E' in arresto. >> Evvai. Cosi si fa. Mamma, e Ambra vengono verso di me. Mi abbracciano.
<< Stai sanguinando. >> Dice mamma. Mio padre non c'è. Esco fuori. E' seduto su una panchina. Mi avvicino a lui mentre ho un po' di carta sul labbro che male.
<< Grazie papà. >> Mi guarda. Sorride. << Ti voglio bene. >> Ci abbracciamo.
[ ZAYN ]
<< Zayn Malik deve uscire. >> Dice l'agente.
<< Sta scherzando? >> Chiedo.
<< No. Vuole rimanere un altro mese qui o vuole tornare dalla sua famiglia? >> Sorrido, prendo il mio borsone, esco da quel posto orribile, non c'è nessuno. Guardo il marciapiede di fronte quello, dove mi trovo, c'è Speranza, la guardo mentre accarezza la sua pancia. Non ci posso credere. Attraversa la strada, ad abbracciarmi.
<< Malik. >> Mi stringe fortissimo. << Sono incinta. >> Una lacrima riga la mia guancia. La prendo in braccio.
<< Ti amo tanto. >> La bacio, la guardo bene, ha un livido vicino le labbra. << Chi è stato? >>
<< John, è li dentro al tuo posto. >> Sorride, mi bacia di nuovo. Suoi baci, le sue morbide labbra mi sono mancate.
John finalmente è li dentro, ho sentito anche dire che è stato picchiato da altri detenuti, se lo merita. Speranza ed io ora siamo tranquilli, manca poco alla nascita di nostra figlia. Ora si che posso dire, di essere felice. Felicissimo.
FINE