Elizabeth mi invita ad entrare, una smorfia sulle sue labbra. Indossa il suo pigiama, i suoi capelli scuri sono tirati in una coda di cavallo. "Che c'è?" Scatta verso di me.
"Possiamo parlare?" Chiedo.
"Tu puoi parlare," dice brevemente, girandosi e ritornando dentro la sua camera. La seguo, chiudendo silenziosamente la porta dietro di me. Si accomoda sul suo letto e prende una lima per unghie, facendola passare sulla sommità di esse.
Da dove inizio? C'è molta tensione tra di noi in questo momento, posso praticamente percepirla nell'aria. Prendo un respiro.
"Elizabeth, cosa provavi esattamente per Jason?"
Lei alza lo sguardo, aggrottando la fronte. "Cosa provavo per lui?"
Annuisco, rimanendo davanti la porta.
"Lo amavo," dice lei semplicemente.
"C-come sapevi che era amore?"
Smette di limarsi le unghie e guarda verso di me. "Lo sapevo e basta." Stringe le labbra. "Questo è il motivo per cui è stato molto più doloroso accettare quello che mi hai fatto."
Chiudo i miei occhi. "Credi a quello che ti ha detto Jason?" Dico lentamente, riaprendo i miei occhi. "Su di me?"
"È ovvio, non credi?" Ritorna a limarsi le unghie.
Deglutisco.
"Jason non ti ha mai amata."
Elizabeth si blocca, alzando lentamente gli occhi verso di me. "Cosa hai appena detto?"
"Ho detto, Jason non ti ha mai amata."
Spalanca gli occhi. "Cosa ti fa pensare che tu abbia il fottuto diritto di dirmi questo?"
"Ho appena parlato con lui. L'ho incontrato alla caffetteria all'angolo."
"Cosa cazzo facevi in una caffetteria a parlare con lui?"
"Avevo bisogno di chiarire alcune cose." Le parole uscite dalla mia bocca non appartengono alla Rose Ordinaria, affatto.
"Chiarire? Cosa, avete scopato in un bagno o qualcosa del genere?"
Proprio così.
"Sai cosa, Elizabeth?" Stringo le mie mani in pugni. "Mi sono stancata di provarci. Mi sono stancata di provare a riparare il nostro cattivo rapporto, quando tutto quello che fai è insultarmi. Sono stanca di essere accusata di qualcosa che non ho fatto, okay? Non l'ho fatto. Non sono stata a letto con Jason, non ho scopato con lui nel bagno di una caffetteria, e sono sicura come la morte che lui non ti amasse per niente. E sai perché? Perché lui è un fottuto pezzo di merda, Elizabeth, e tu sei troppo buona per lui. Quindi vai avanti, chiamami ancora puttana, diavolo, chiamami altre venti volte puttana perché domani me ne vado e quando sarò partita, non continuerò ad essere depressa a causa del tuo odio nei miei confronti."
Incrocio le mie braccia al petto mentre Elizabeth rimane a bocca aperta, la sua lima per unghie cade sul suo grembo. Mi sento così bene per averlo finalmente detto, per aver finalmente dato una sorta di fine a ciò che era accaduto in passato, anche se non è finita come avevo programmato.
"C'è qualcos'altro che vorresti aggiungere?" Le chiedo.
Deglutisce, guardandosi il grembo.
"Come pensavo."
Giro sui miei tacchi ed esco fuori dalla sua camera, dirigendomi invece verso la mia. Mi cambio nel mio pigiama e mi infilo nel letto.
Mi ritrovo ancora una volta a pensare ad Harry. Aveva accennato un paio di volte di avere anche lui una sorella--che aspetto ha? Quanti anni di differenza hanno? Ha detto che non la vede da tre anni--perché? Lui ha detto che è la ragione per cui aveva scoperto la morte di sua madre dopo sei giorni. Anche tra di loro scorre cattivo sangue?
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hidden [h.s.] (italian translation) *EDITED VERSION*
Fanfiction"Era come la luna--una parte di lui era sempre nascosta." A Rose non piace Harry, e ad Harry non piace Rose. Ma forse, la minaccia incombente di una mente spietata e una corporazione aziendale segreta, o una scorta di Snickers, riuscirà a cambiare c...