Un urlo si innalza nella piccola stanza rimbalzando sulle pareti e ritornando più volte alle mie orecchie. Ho un brivido. Da quando sono ritornato nel mio stato depotenziato i miei sensi, non più offuscati dal potere, sono molto più responsivi: un cambiamento che da solo vale la pena di mantenere questa forma, soprattutto adesso.
Indico a Zarbon sulla mappa uno dei pianeti tra cui mi ha chiesto di scegliere.
«Che ne dici di questo? Mi sembra decente.»
«Non è male, ma le consiglio di arrivarci ben fornito di uomini. A quanto pare i suoi abitanti sono capaci di mutare in una forma più pericolosa della loro attuale.»
«Mh.»
Annuisco. Mi ha narrato di aver studiato molto sul suo pianeta d'origine e in effetti dimostra una profonda conoscenza dell'Universo noto; un'ottima qualità, considerando che lo studio non è mai stato di mio interesse e ho sempre avuto qualcuno ad approfondire per me. Questo ragazzo si è dimostrato un ottimo acquisto su tutti i fronti.
«Ero in dubbio su quale fosse la prossima mossa da compiere» gli svelo. «Questi pianeti non mi offrono più nulla di interessante e temo che ci stiamo allontanando troppo. Credo sia ora di ritornare indietro e ampliare il Sistema Freezer attorno al perno principale.»
«Se posso, qual è il centro del Sistema, Lord Freezer?»
Indico sulla mappa spaziale quello che una volta si chiamava Netiko e che adesso è il pianeta Freezer numero uno. Lui sembra sorpreso.
«Netiko. Davvero una bella mossa e un ottimo pianeta su cui insediarsi.»
Un nuovo urlo, un nuovo brivido di piacere. Mi volto verso Dodoria, che si sta sgranchendo le dita prima di sferrare un ennesimo pugno dritto nello stomaco del traditore.
«Dodoria, queste urla mi sembrano un po' fiacche. Che ne pensi di aumentare un po' il ritmo?»
«Ci sto andando piano apposta. Non vorrei eliminarlo» si stringe nelle spalle, come a giustificarsi, ma dietro le sue parole si nasconde una malcelata superbia.
«E sarà meglio per te che tu non lo faccia, ma ricorda che abbiamo le vasche di rianimazione. Divertiti pure quanto vuoi con il suo corpo... l'importante è che il cuore batta.»
Distolgo lo sguardo e immagino come sia ridotto quel verme di Granium. L'ultima volta che i miei occhi lo hanno incontrato per sbaglio il suo volto era così tumefatto da renderlo irriconoscibile; adesso però non ho intenzione di dedicargli nemmeno un'occhiata. Non merita così tanta considerazione. L'unico motivo per cui l'ho fatto incatenare al muro in questa sala è per permettere a Dodoria di torturarlo davanti a me, così che abbia tutte le motivazioni per farlo urlare.
«Dicevamo, Zarbon.»
«Sì, Lord Freezer. Tornando su Netiko potrebbe insediarsi nel suo palazzo e lasciare che le truppe viaggino da sole. Adesso che i suoi uomini sono quasi diecimila ne potrebbe valere la pena.»
«Non so... in fondo potrebbe essere più divertente essere personalmente a capo delle mie spedizioni. Tuttavia credo sia il caso di fare un tentativo. Cosa abbiamo sulla via del ritorno?»
«Dipende dalla via che sceglie di intraprendere. Su quella che ha già percorso all'andata non ci sono pianeti che non le appartengano... tranne uno.»
Mi indica un pianeta molto piccolo che si trova tra due stelle. Mi appare subito inospitale e non credo di avere alcuna intenzione di metterci piede, del resto è la stessa motivazione per cui l'ho ignorato all'andata.
«Nome?»
«Diara, Lord Freezer. Gli abitanti sono ribelli e poco ospitali. Tempo fa provarono a conquistare Ortika con scarsi risultati e tentano ancora di impossessarsi, con disperazione, di qualsiasi corpo celeste a loro vicino. Le fonti narrano che al loro pianeta non resti molto da vivere a causa dei due soli che sono in continuo avvicinamento, stringendolo in una morsa mortale.»
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Freezer: Origins | DragonBall
FanfictionMolti anni prima della storia che tutti conosciamo Freezer era principe sul pianeta Cold numero uno, alla corte di suo padre. È da qui che inizia la sua ascesa grazie al suo immenso potere, alla sua ambizione e alla superbia che lo porterà a primegg...