Radunare i miei uomini è questione di pochi minuti: il tempo di convocare l'élite e ordinare che si presentino con le truppe nell'hangar numero tre.
Lì si trova la nave spaziale che ho scelto: la più grande e fastosa della flotta di mio padre. Un Imperatore merita una nave di lusso, ovviamente, e inoltre credo proprio che avrò bisogno di spazio per accogliere quello che diverrà l'esercito più potente dell'Universo. Tra l'altro è da anni che la osservo sapendo che sarebbe diventata mia... che mio padre ci tenga particolarmente o che fosse promessa a Cooler, non mi interessa. Da questo momento appartiene a me e all'esercito del Grande Freezer.
Arrivano tutti entro pochi minuti. Sono cinquecento guerrieri più i cinque dell'élite, tutti di diverse razze e provenienti dai vari pianeti del Sistema Cold. Di certo sono troppo pochi per poter essere un'effettiva minaccia, ma non avendo un mio pianeta da governare ho sempre dovuto accontentarmi di ciò che mi lasciava mio padre. Non ha senso avere un esercito se non lo si può usare. Da oggi in poi, però, non avrò più di questi problemi.
Li osservo in silenzio mentre si allineano di fronte a me, divisi nelle tre legioni di appartenenza, e chinano a uno a uno il capo al mio cospetto. L'élite mi si avvicina e Granium, il mio primo consigliere, mi si affianca. Attendo pazientemente che cali il silenzio; quando sono tutti in posizione mi sfrego le mani, compiacendomi della perfetta simmetria del loro schieramento.
Non sanno perché sono qui: li ho convocati d'urgenza senza rivelare nulla nemmeno all'élite. Devono essere davvero preoccupati...
«Miei cari, oggi è un grande giorno» esordisco. Mi prendo qualche secondo per osservare i loro visi, facendo scivolare lo sguardo su ognuno di loro. «Da oggi non siete più i miei uomini.»
Sconcerto. Confusione. Nessuno osa alzare lo sguardo e, forse, in molti già temono qualche mia strana mossa. Sanno che potrei disfarmi di loro con un solo dito, se lo volessi, e me ne compiaccio: è così che devono essere i sottoposti. Terrorizzati e fedeli.
Vorrei tenerli sulle spine ancora per un po', ma l'euforia è troppa e non posso fare a meno di continuare.
«Da oggi siete il mio esercito! L'esercito di Lord Freezer! Alzate pure la testa e gioitene, perché al mio fianco diventerete le truppe più temute dell'intero Universo!»
Dopo un attimo di sbandamento sembrano comprendere e sui loro visi si dipingono molte emozioni diverse che non mi interessa decifrare. Si alza un grido di giubilo. Non ero l'unico ad attendere questo momento: anche loro sapevano che sarebbe arrivato, lo aspettavano pazientemente da decenni allenandosi e potenziandosi per esser degni di formare l'esercito del principino. Oggi, però, il principe è diventato Lord, e il Lord diverrà presto Imperatore.
Non ci resta altro che andare.
«Sorbet, porta l'armata nell'astronave e smista i guerrieri nelle loro nuove stanze. Kyui, tu avvisa il pilota che siamo in partenza e assicurati che a bordo ci sia tutto. Partiremo tra mezz'ora in punto.»
«Agli ordini, Lord Freezer!»
Lord Freezer.
L'inebriante sensazione di potere che mi avvolge si insinua in ogni fibra del mio nuovo corpo. Lord Freezer, ciò che avevo sempre sognato di essere fin dal mio primo respiro su Arcos. Lord Freezer, come avevo sempre immaginato di sentirmi chiamare su tutti i pianeti che hanno ospitato la nostra fuga e che, in seguito, sono divenuti possesso di mio padre. Lord Freezer. La consapevolezza di avere nelle mie mani più potere di quanto ne abbia mai avuto diventa bruciante.
«Venti minuti, Kyui. Basteranno.»
* * *
La prima cosa che penso quando metto piede nell'astronave è che andrebbe abbassata la temperatura. L'interno è accogliente ma le pareti e le porte meccaniche sono interamente in metallo e la presenza di così tanti individui tutti assieme riscalda l'ambiente più di quanto io non gradisca.
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Freezer: Origins | DragonBall
FanfictionMolti anni prima della storia che tutti conosciamo Freezer era principe sul pianeta Cold numero uno, alla corte di suo padre. È da qui che inizia la sua ascesa grazie al suo immenso potere, alla sua ambizione e alla superbia che lo porterà a primegg...