Dal momento in cui il contratto è stato firmato col sangue attendo Re Vegeta e la sua truppa con un'ansia forse maggiore di quella che provo al pensiero di distruggere la sua intera razza. Che sia perché lui mi ha mosso degli affronti diretti o solo perché, in effetti, sono anni che non vedevo l'ora di arrivare a questo momento, non so dirlo.
È trascorso poco più di un giorno e mezzo dalla mia partenza, tempo che ho passato a immaginare come uccidere il Re in modo che comprenda finalmente contro chi ha deciso di schierarsi. Zarbon, intanto, ha coordinato egregiamente tutte le operazioni all'interno della nave e adesso attende accanto a me il rientro di Dodoria, come previsto.
«Quando ha detto che arriverà?»
«Pochi attimi fa stava attraccando nell'hangar. Sarà qui a momenti.»
Mi rigiro il calice tra le dita e osservo lo spazio oltre le vetrate: in lontananza il profilo del pianeta rosso inizia a delinearsi tra gli sbuffi delle nebulose e gli strisci luminosi delle galassie lontane. Sto ancora guardando quando qualcosa colpisce il mio sguardo costringendomi a voltarlo.
La vedo con la coda dell'occhio e, di primo impatto, mi sembra una cometa. Solo quando si avvicina di più riesco a comprendere cosa sia: è un'Attack Ball, una delle mie piccole astronavi. In fondo siamo vicini al pianeta Vegeta: la sua presenza non mi sorprenderebbe neanche se non fosse per la sua direzione. Ho un'intuizione.
«Zarbon, ti risulta che qualcuno dovesse rientrare?»
Lui si chiede cosa intenda ma quando segue il mio sguardo capisce immediatamente.
«No, non era previsto alcun rientro» mi conferma. Proprio come credevo: questo può voler dire una sola cosa e anche lui lo sa bene. Sono certo che non abbia mai ringraziato così tanto la sorte per non essere capitato nel grasso corpo di Dodoria.
«Da dove arriva?»
«Da Mit, credo. È l'unico pianeta che si trova in questo quadrante.»
Spero per lui che questa sia l'unica formica che gli è sfuggita, perché nel caso in cui se ne fosse lasciate scappare altre queste sarebbero di certo già giunte su Vegeta e ciò non sarebbe conveniente né per me né per lui. Rovinerebbe la festa a sorpresa che ho organizzato con tanto impegno... questo potrebbe davvero farmi arrabbiare.
Sto ancora riflettendo su come punire Dodoria per la sua inadempienza quando la porta si apre e proprio lui ne fa capolino, baldanzoso per i suoi successi. Spero si sia goduto questa sensazione dato che lo sarà ancora per poco.
«Eccomi, sono arrivato» esordisce. Non gli rispondo, lascio che sia Zarbon a godersi il compito.
«Dodoria, hai commesso un errore» dice infatti senza perder tempo, avvicinandosi a lui.
«Di che stai parlando?»
«Su Mit ti sei fatto sfuggire un Saiyan. Hai fallito la missione.»
«È assurdo, li ho eliminati tutti!» tenta di giustificarsi, ma Zarbon gli indica le vetrate e l'Attack Ball che sta ancora sfrecciando lasciandosi dietro un'intensa scia lucente.
«E quello cosa sarebbe?»
Dodoria segue il suo sguardo e vede, chiaro e palese, il simbolo della sua disfatta dipingersi dinnanzi ai suoi occhi. Riesco quasi a percepire il suo terrore mentre si accorge di aver fallito proprio l'unico punto in cui doveva essere impeccabile.
«È riuscito a sopravvivere...» lo sento sussurrare. Si rivolge verso di me: non credo di averlo mai visto così consapevole della propria miserevole disfatta.
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Freezer: Origins | DragonBall
Fiksi PenggemarMolti anni prima della storia che tutti conosciamo Freezer era principe sul pianeta Cold numero uno, alla corte di suo padre. È da qui che inizia la sua ascesa grazie al suo immenso potere, alla sua ambizione e alla superbia che lo porterà a primegg...