Capitolo XIII

24 6 5
                                    

Aggiornerò sempre meno spesso, ma cercherò sempre di pubblicarne almeno uno ogni 3 giorni.

偶像练习生-偶像练习生-偶像练习生

«Buongiorno Zimo» disse sorridendo Qin Fen non appena vide il più piccolo sedersi sul tavolo della mensa.
«Si, si, giorno, credo, hmm...» borbottò Zimo mentre si teneva la testa con una mano.
«Buongiorno, dormito poco ?» disse trattenendo una risata Mubo sedendosi accanto a Qin Fen.
Non arrivò nessuna risposta se non un leggere russare e una testa che sbatteva sul tavolo, mentre Qin Fen gli spostava il cibo in avanti per evitare che si addormentasse su di esso.
Dalla botta Zimo si risvegliò completamente
«Buongiorno HanLaoShi ( soprannome di Mubo , Giorno DaTian-Ge ( soprannome di QinFen) che si dice ?» disse pieno di vitalità come se non si fosse quasi appisolato sul cibo se Qin Fen non glielo avesse spostato.
«Stiamo bene» disse trattenendo una risata Mubo.
«Hey ! Buongiorno » dissero gli altri trainee della AOCA.
Iniziarono a chiacchierare e ridere tranquillamente finché non sentirono delle mani sbattere con forza su un tavolo e Zeren uscire dalla mensa.
Zimo si alzò per vedere come stesse, ma Peiyao accanto a lui lo fermò scuotendo la testa
«Lasciamolo da solo, ci penseranno i suoi compagni a vedere come sta, non dobbiamo intrometterci in fatti che non ci riguardano»
«Ma...»
«Peiyao ha ragione» disse Mubo.
Sul tavolo e in tutta la mensa calò il silenzio, si sentivano solo le urla confuse di Zeren.

«Zeren sei qui ?» sussurrò Yanchen entrando nel bagno.
Lui non rispose, i singhiozzi lo fecero per lui.
Yanchen lo ritrovò seduto dentro uno dei bagni.
Chiuse la porta e si inginocchiò per arrivare alla sua altezza.
«Hey, hey, va tutto bene, vuoi dirmi cosa ti è preso ?» chiede dolcemente Yanchen accarezzandogli il braccio.
Lui non rispose, si intrufolò piano nel petto di Yanchen e lo abbracciò stretto ai fianchi.
«È..c-he...m-m-mi fa sempre soffrire vedere W-W-enjun mentre sorride e parla a Quanzhe, lui-lui non mi ha d-d-egnato di uno sguardo e-e p-p-pensare che lui c-credesse che noi d-due avessimo q-qu-alcosa m-mi fa sof-frire ecc-o, l-lui non si è mai ac-accorto di quello c-che provavo e-e»
«Shhhh, non sforzarti capisco » disse Yanchen accarezzandogli la schiena.
«S-sono so-solo un-uno st-upido»
«Non è vero, non ti sottovalutare, sei una persona intelligente e piena di talento, solo perché hai incontrato la persona sbagliata per te non è colpa tua, ci sono tantissime altre persone che tengono a te, non pensarci più »
Zeren urlò, urlò ancora più forte, tanto che dalla mensa tutti sentirono le sue urla.
Yanchen stava male, si sentiva morire dentro sia perché Zeren stava piangendo, sia perché sapeva che la causa delle sue lacrime era la causa che gli impediva di avere Zeren per sé.
«Oggi non è giornata-disse facendolo alzare in piedi-vieni con me, hai bisogno di riposo» gli mise le mani sulle guance e cercò di farlo smettere.
Lo prese per mano s lo condusse verso camera sua, non andò in quella di Zeren per non rischiare di incontrare Wenjun.
Entrarono, Yanchen fece sedere sul suo letto Zeren, gli tolse le scarpe, la felpa e lo fece sdraiare rimboccandogli le coperte.
Zeren lo guardò per tutto il tempo e gli angoli della sua bocca si sollevarono di poco non appena Yanchen gli baciò la fronte e chiuse le tende in modo che tutto fosse di nuovo buio.
Zeren sentì una mano stringere la sua e ricambiò la stretta debolmente.
Chiuse gli occhi e dopo poco si addormentò.
Yanchen aspettò che Zeren fosse del tutto incosciente prima di alzarsi e uscire.
Doveva parlare urgentemente con una persona.

ZhengQuan // Zhu Zhengting x Li Quanzhe [ON HOLD]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora