Mi venne da ridere. Sapevo che Jin era stato via per un incarico insieme a Yoongi e Hoseok un po' di tempo prima, forse erano andati in Corea.
-Hanno avuto un incarico, è probabile che siano dovuti andare lì per quello- ipotizzai.
Il mio amico mi fece vedere l'esatto tragitto che aveva compiuto.
-Beh, allora sono dovuti andare in mezzo ad un bosco... dove non c'è nulla-.
Ingrandì l'immagine della mappa. -Sbagliavo... c'è una casa-.
-Una casa?- chiesi.
Guardando lo schermo vidi un tetto circondato da alberi.
Aveva ragione: era una casa in mezzo al nulla.
Cosa avrebbe dovuto farci lì?
In quel momento non che mi stessi preoccupando più di tanto, anche io molte volte ero finita in strani posti per i miei incarichi. Però quella roba mi puzzava e c'era un solo modo di scoprire di cosa si trattava.
Mi alzai dalla sedia.
-Eiji, vado in Corea- lo informai.***
Dopo essersi girato e rigirato nel letto, Jin si svegliò. Si mise seduto e si massaggiò la fronte, in seguito cercò il telefono per vedere che ore erano. Non trovandolo, continuò a cercarlo.
-Ma dove diavolo...- bisbigliò.
-Cerchi il telefono?- gli chiese una voce.
Alzando lo sguardo vide Jungkook fermo sulla porta con le braccia incrociate.
Jin non gli rispose.
-Potrei sapere dove si trova- aggiunse.
Lo guardò per un altro secondo e poi si girò, andandosene.
Jin sospirò: sapeva chiaramente che Jungkook voleva parlargli, ma non voleva farlo lì.
Gli altri stavano dormendo tranquillamente.
Si alzò e si diresse in soggiorno.
-Allora? Dov'è il mio telefono?- chiese.
Jungkook sorrise.
-Non preferisci sederti?-.
Jin sembrò scocciato.
-Senti, non è il momento per parlare, dimmi solo dov'è il mio telefono-.
-Ce l'ha Jo- disse Jungkook.
Jin alzò le sopracciglia.
-Jo? Perché avrebbe dovuto prenderlo?-.
-Magari per cercare qualcosa su di te. È possibile, non credi? Dato che ci stai nascondendo un paio di cose-.
-Che cosa dovrei nascondervi?- chiese.
Jungkook rise amaramente e poi si girò verso di Jin.
-Sto per farti una domanda, rispondi sinceramente- disse, avvicinandosi a lui.
-Perché sei andato in Corea da solo? Che cosa ci volevi fare?- chiese.***
-Perché vuoi andare in Corea?- mi chiese Eiji.
-Hai visto il computer? Quello che dice il computer è legge: se voglio scoprire qualcosa, devo andare in quella casa- risposi, indicando lo schermo.
-Ma non ci vediamo da anni! Non puoi aspettare almeno fino a mattina?- mi implorò.
Mi avvicinai e lo abbracciai. Sentii le sue speranze crescere...
Spera davvero che resterò con lui.
-No- dissi.
Gli apparve una faccia da cucciolo bastonato.
-Non essere triste: hai aspettato quattro anni, puoi aspettare ancora qualche giorno-.
Mi avviai verso la porta.
-Se ci succede qualcosa?- chiese.
Mi bloccai.
-Sì, insomma... hai capito-.
Aprii la porta e mi fermai un attimo.
Sorrisi tristemente e lo guardai, ma non dissi nulla.***
-Ti ho chiesto perché sei andato in Corea- ripetè Jungkook.
-Non sono affari tuoi- rispose Jin.
Jungkook si avvicinò.
-Non sono solo affari miei, ma di tutti noi. Io come te, siamo tutti implicati in questa faccenda-.
-Alcuni più di altri- disse Jin.
-Credi che sia stata colpa mia, non è vero?-.
Jin non rispose.
-Non sono stato io. Tu, allora? Perché non potresti essere stato tu?-.
-Perché io ho sempre cercato di proteggervi, tutti- rispose. -Ma questa volta non ci sono riuscito- ammise.
-Non sei riuscito a proteggere me-.
-Non riuscirò a proteggerti. Prima o poi tutti commettiamo sbagli, toccherà anche a te un giorno. Quando sbaglierai io non potrò aiutarti-.
-Non credi che io abbia già sbagliato?- chiese Jungkook.
Jin negò con la testa.
-Lo hai fatto per permettere a noi di essere felici. Non hai sbagliato-.
-E allora chi lo ha trovato?- chiese il compagno. -Nessuno avrebbe mai potuto trovarlo in quella casa. Solo io sapevo dove era-.
-Non eri l'unico a saperlo allora: qualcuno lo ha scoperto-.
A Jungkook venne in mente qualcosa.
-Tu sei andato in Corea- disse.
-Non sono stato io. Quel posto l'ho scoperto recentemente-.
-Come?-.
-Perché non sono l'unico che ci è andato quel giorno-.
-Mi hai seguito?-.
-Dovevo-.
Divenne tutto silenzioso.
Entrambi stavano pensando a qualcosa.
-Il giorno in cui Jo è sparita...- cominciò a dire Jin.
Jungkook alzò lo sguardo.
-Io l'ho visto mentre la inseguiva-.
-Perché non me lo hai detto?-.
-Aspetta. Si è fermato ad un certo punto. L'ho visto guardare il telefono e solo dopo muoversi di nuovo. Non agisce da solo, c'è qualcuno con lui che gli dice cosa fare-.
-Pensi che sia chi l'ha trovato?- chiese Jungkook.
-Non potrebbe essere nessun altro-.
-Come facevi ad essere lì?-.
-Nello stesso modo in cui ero lì anche quando tu sei arrivato: ho seguito chi lo controlla-.
Jin si girò e fece per andarsene, ma Jungkook glielo impedì.
-Chi lo controlla- disse, -è chi controlla noi. Sai chi è?-.
-No, non lo so-.
STAI LEGGENDO
Eighth/BTS ✔
Fanfiction"Tutti temiamo qualcosa del passato. Le mie paure hanno la forma di un ragazzo con la testa coperta da un cappuccio. Lui è il filo oscuro che lega la mia anima ad altre sette" Jo è una guardia del corpo. Dopo aver perso il suo incarico per lei s...